Capitolo quattro: corso di canto

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Delilah

Finalmente suona la campanella che ci comunica la fine della terza ora. Kyle mi ha detto di andare nell'aula 26 così esco velocemente dalla classe e vado a cercare quell'aula. Apro la porta lentamente ed entro. Inarco le sopracciglia e mi guardo intorno. Circa sette studenti sono in fila, davanti al professore, mentre lui fa qualche domanda e scrive le loro risposte su un blocchetto.

Poso lo zaino su una sedia e mi metto in fila, proprio dietro Kyle. <Non so cos'hai fatto ma io ti ammazzo.> sussurro con nonchalance.

<Ci divertiremo, Lyl.> risponde lui, rivolgendomi un sorriso divertito. Non ne dubito. Continuo ad aspettare in fila e non so per quale assurdo motivo mi viene in mente Drake.

Lo vedevo sempre nei corridoi con Shawn ma non pensavo fossero migliori amici. Lui ha perso il suo migliore amico, io ho perso mio fratello e i miei hanno perso loro figlio. Non ho mai trovato nessuno con cui parlare di Shawn dopo la sua morte, nessuno che mi capisse, e di sicuro non ne parlavo con i miei. È più di un anno che voglio sfogarmi su questa cosa e potrei appena aver trovato la persona giusta. Probabilmente anche lui vorrà parlarne. Insomma, se io perdessi Viola e suo fratello -inesistente, tra l'altro- mi chiedesse di parlare io ci starei.

Ho deciso, a mensa parlerò con lui.

Quando arriva il mio turno mi ritrovo davanti gli occhi del professore che mi scrutano con curiosità. <Signorina Cooper, sono... sorpreso.> ammette l'insegnante di musica. Oh beh, un po' di musica farà bene. Scrollo le spalle e lui abbassa la testa sul suo blocchetto. <Sa suonare qualche strumento non ad aria?> chiede. Aggrotto le sopracciglia.
<Perché ad aria no?>
<Come fa a cantare se suona uno strumento ad aria?> mi guarda come se fossi cretina. Beh, non ha tutti i torti.

E io ammazzo Kyle. Mi giro lentamente verso di lui e noto che sta ridacchiando. Fottiti.

<Oh, si.. effettivamente..> mi gratto la nuca imbarazzata. <Suono il piano, comunque.> sorrido timidamente.

<Oh, perfetto! Ci mancava proprio il piano!> esclama, soddisfatto. Mi fa un altro paio di domande, del tipo: "da quanto suoni?" e "hai mai preso lezioni di canto?", e poi vado a sedermi accanto a Kyle. Gli schiocco un'occhiata omicida e lui mi prende la mano.

Eh no, non puoi. Io dovrei essere arrabbiata, maledizione! Non puoi fare il dolce coccolone.

<Prendete gli strumenti che sapete suonare e sedetevi, inizieremo con delle vostre dimostrazioni di ciò che sapete fare, chiaro?> chiede il professore alla classe e noi annuiamo.

Tutti si posizionano con gli strumenti e si guardano intorno, per vedere se qualcuno parla. Dopo qualche istante di silenzio Kyle alza la mano, sorridendo come un bambino. D'istinto sorrido pure io, non so perché, ma il suo sorriso ha influenza anche su di me.

<Prego signor Harris.> lo sprona il professore.

Kyle si bagna il labbro e poi lo mordicchia, si passa le mani tra i capelli e alza lievemente lo sguardo su di me. Ricambio il suo sguardo, drizzando leggermente le spalle per vederlo da oltre il piano.

Gli sorrido per dargli sicurezza e lui inizia. È molto bravo a suonare la chitarra, e questo lo so, ma quando inizia a cantare mi congelo sul posto.

<Hey there, Delilah
What's it like in New York city?
I'm a thousand miles away
But, girl, tonight you look so pretty
Yes, you do
Times Square can't shine as bright as you
I swear, it's true
Hey there, Delilah
Don't you worry about the distance
I'm right there if you get lonely
Give this song another listen
Close your eyes
Listen to my voice, it's my disguise
I'm by your side..>

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