Luke
Guardo Delilah correre via. Non provo a fermarla, so che non servirebbe a nulla. Conosco da sempre questa ragazza, la conosco meglio di chiunque altro, come conoscevo Shawn. Mi ricordo la prima volta che li ho incontrati, io e Shawn avevamo circa sette anni e Delilah sei. Era il primo giorno di scuola, ero nuovo, io e la mia famiglia ci eravamo appena trasferiti da Sidney. In classe ho fatto subito amicizia con Shawn e da quel giorno ero praticamente sempre a casa loro.
Ho sempre trattato Delilah come la mia sorellina più piccola, ho sempre cercato di proteggerla come meglio potevo e lo stesso, ovviamente, faceva Shawn. Quando mi hanno portato via, dopo la morte di Shawn, non ho pensato a me, ma a lei. Era rimasta sola, suo fratello era appena morto e la causa era stata il suo migliore amico, o almeno questo era quello che pensava lei. Tutti facciamo sbagli, no? Solo che a questo mio sbaglio non posso rimediare...
Quindici mesi di lavori socialmente utili sono stati un inferno per me, ma nulla paragonato al vederla correre via da me, come se fossi un mostro. So che ai suoi occhi lo sono. Ai suoi occhi sono molte cose, e forse non c'è ne nemmeno una bella.
Sposto lo sguardo e i miei occhi si posano su Drake e Kyle, che mi fissano. Il primo stringe i pugni e il secondo mi guarda con odio, ha la mascella contratta. Probabilmente entrambi vorrebbero uccidermi ora, ma probabilmente non è il posto più adatto. So che dentro di loro sanno che non è colpa mia, la rabbia li acceca.
Sto per aprire bocca, per cercare di spiegare a questi due che non possono prendersela solo con me, ma sento una voce stridula e due braccia che si attaccano al mio. <Oddio, Luke! Sei tornato! Mi sei mancato così tanto!> urla Amanda. Se c'era una cosa che non mi era mancata sicuramente era lei.
Cerco di scrollarmela di dosso ma lei aumenta la presa, guardandomi con quella faccia da cucciolo abbandonato misto ad una vipera. Non so come faccia. Ma va beh, non è importante.
Vedo Kyle guardarmi inorridito, come se l'avessi chiamata io questa sottospecie di sanguisuga, poi si gira e va nella direzione in cui è scappata Delilah. Gli occhi di molte persone sono ancora puntati su di noi, e questa è una cosa che mi da tremendamente fastidio. <Problemi?> urlo guardandomi intorno. Mi viene quasi da ridere, tutti scuotono la testa, riprendendo a fare quello che stavano facendo. Non penso abbiano paura di me. O almeno... spero.
Quando finalmente Amanda mi si stacca di dosso seguo Kyle, fino ad arrivare davanti alla porta del bagno delle ragazze. Lo vedo dentro, accanto a Delilah. Sono entrambi seduti a terra, con le spalle al muro. Lei ha la testa sulla sua spalla e tira su col naso. Gesù, dimmi che non sta piangendo.
Mi sporgo un altro po, cercando di vedere e sentire meglio senza farmi notare. <Sta ferma Lyl, devi metterci l'acqua fredda altrimenti poi si gonfia.> sento sussurrare Kyle.
<P..portami a casa, Kyle... ti...ti prego.> singhiozza Delilah. Mi si spezza il cuore a sentirla così, soprattutto perché so che è colpa mia.
<Lyl non possiamo, resisti per altre tre ore?>
<Kyle ti prego... lui è qua, è tornato. Tutti i progressi che ho fatto in questo anno se ne sono andati a fanculo. E la cosa brutta è che odio come la gente lo guarda, come se fosse una brutta persona quando sono io la prima ad averlo incolpato per la morte di Shawn.>
<Lo so Lyl, anche io sono arrabbiato con lui. Ma non penso di essere arrabbiato perché ha venduto quella roba a tuo fratello, insomma, è come se incolpassi il venditore di un negozio per aver venduto delle lamette ad un ragazzo che le ha poi usate per tagliarsi le vene. Probabilmente sono arrabbiato con lui per il modo in cui ti sta facendo sentire ora. Ti sei sentita sola per tanto, io ho cercato di aiutarti come meglio ho potuto ma so anche io che, per quanto importante io sia, non riempirò mai il vuoto che loro ti hanno lasciato qui..> sussurra Kyle indicando il petto di Delilah con l'indice.
La vedo annuire e non so se questa cosa mi fa sentire meglio o peggio. Sono arrabbiati, si, ma lo sono per questa situazione. Non possono prendersela con "l'accaduto" poiché non è una persona su cui sfogare la rabbia e devono trovare qualcuno a cui affibbiare la colpa. E ehi, quella persona sono io.
<Pensa anche a come si possa sentire lui, Lyl. Sono mesi che non vede nessuno di noi, sono mesi che non vede altro che persone con cui non ha nessun tipo di legame. Tu hai perso un fratello Lyl, è vero, ma lui ha perso tutto.>
Per circa cinque minuti non sento più niente, come se il mondo si fosse fermato dopo la sua spiegazione. Ed è vero. Nessuno è mai venuto a trovarmi, ne i miei amici ne i miei genitori. Penso che fossero tutti troppo delusi da me anche solo per chiedermi come stessi. O forse non gli interessava nemmeno.
<Sono una persona di merda, Kyle.>
<Va tutto bene, Lyl. Ti eri lasciata risucchiare nel buio, è normale dopo la perdita di una persona così importante. Ne usciremo, okey? Te lo prometto piccola.> sussurra Kyle baciandole la nuca.
Entro o non entro? Entro o non entro? Forse è meglio di no... oh, al diavolo!
<Mi dispiace se non sono riuscito a starti vicino... > mi esce così piano, magari non l'hanno nemmeno sentito.
Sento Delilah scattare in piedi. Oh, l'ha sentito.
Mi si piazza davanti e fissa i suoi occhi nei miei. Sono rossi e gonfi, il labbro inferiore le trema leggermente. Dietro di lei Kyle le mette una mano sulla spalla, stringendola leggermente. Lei sposta di poco il viso, per guardarlo da dietro la sua spalla e si asciuga le lacrime con il dorso della mano.<Perdonami Dely-Lely...> sussurro mordendomi il labbro. La chiamavo sempre così quando eravamo piccoli. Ogni volta mi urlava contro, dicendomi che lo odiava. Ma ne valeva la pena, perché ogni volta che la chiamavo così poi aveva un sorriso stampato sul volto per minuti interi, anche mentre diceva di odiarlo.
Ho sempre cercato di farla ridere, anche quando ero giù. Agli occhi di tutti probabilmente ero quello sempre scherzoso, che sorrideva sempre e non sta mai male. Ma so che lei vede molto oltre a questo. Non si ferma all'apparenza, lei scava a fondo. Ti entra fin dentro alle ossa, ti fa venire i brividi. Scombussola tutto al tuo interno per poi metterlo a posto ed uscire da dentro di te in una frazione di secondi che ti lascia spiazzato.
Lei è sempre stata brava a sistemare il mio casino, e lo faceva senza nemmeno rendersene conto. È come se ci fosse un senzatetto che sta morendo di fame e ad un certo punto appare una contadina che, passando per puro caso di li, lascia cadere un cesto colmo di cibo.
Ecco, io sono quel senzatetto e lei è la contadina. L'unica differenza è che lei è sempre passata per quella strada e ha sempre lasciato cadere un cesto di cibo. E lo faceva nel momento più difficile della giornata, nel momento in cui la fame si faceva più forte tanto da farti pensare che saresti svenuto a momenti. E lei non solo ti dava il cibo, ma ti lasciava anche acqua, calore e amore.
Le appoggio due dita sotto il mento, i suoi occhi sono nuovamente puntati su di me mentre il suo labbro si incurva leggermente verso l'alto. Le accarezzo dolcemente lo zigomo sinistro con il pollice e lei chiude gli occhi.
Già, non è cambiata di una virgola. È comunque bellissima nonostante il trucco sbavato, i capelli leggermente spettinati sulla nuca, gli occhi gonfi e rossi e l'espressione addolorata in volto.
<So che non è colpa tua, ma era più facile pensarla così piuttosto che lasciare che questa cosa..> inizia a gesticolare <..qualunque cosa sia, svolazzasse in giro, alla ricerca di un effettivo colpevole, non so se mi spiego..> sussurra con la voce spezzata e io gliene sono così grato, il suo silenzio stava diventando assordante.
<Hai tutto il diritto di essere arrabbiata, Lyl... Ma io non riesco a stare qua, a far niente, senza provare a sistemare le cose...> spiego.
<Si.. so come sei fatto.> sorride tristemente.
<Lo sai meglio di chiunque altro...> ammetto.
Mini capitolooo, Luke è così cuteee
Xoxo
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From the first time i saw you
ChickLitArriverà un momento nella vostra vita in cui perderete la strada. Vi sembrerà di esservi persi in questo grande casino che è la vita, ed è proprio quello che è successo a Delilah Cooper. La morte del fratello Shawn peggiorerà solo il malessere con c...