73.

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-"Ciao, voi chi siete?" Sento dire da una voce femminile.
Dopo quella domanda mi immobilizzo sul posto.

-"Secondo te?" Chiede Kwang da imbecille, decido di girarmi e in quel momento vedo Greta: la figlia più grande. Anche lei mi riconosce e sorride.

-"Entrate pure" dice e Kwang mi guarda ma io entro in casa superandolo
-"Mamma!~" La chiama e devo dire che mi sento un po' strana.

Dal piano superiore scende lei. Mia madre, o la donna che ci ha fatto fare più di mezza giornata in aereo per vederla dopo due anni che ci ha lasciati. Mi sento ancora più strana di prima, vorrei tanto correre da lei e abbracciarla ma ho ancora un minimo di dignità e orgoglio.

-"Y-yun, Kwang" dice lei spalancando gli occhi ed ha un'espressione tra lo stupore e la felicità.
Vedo Kwang che alza la mano in segno di saluto e fa cenno con la testa, in quel momento abbasso la testa imbarazzata mentre Greta fa una leggera risatina.

-"Come state?" Ci chiede avvicinandosi

-"Secondo te?" Chiedo facendogli finalmente sentire la mia voce
Lei mi guarda e abbassa la testa annuendo. Poi la rialza e ci abbraccia.
Sento che mio cuore e il mio cervello tra poco si staccheranno dal loro posto per prendersi a mazzate. Ma ora quello che voglio davvero è accettare il suo abbraccio.

Si stacca dopo un po' e dopo averci sussurrato, ancora una volta, mi dispiace ci fa segno di seguirla. Ci porta in sala e chiama gli altri membri della famiglia per farceli conoscere.

-"Piacere Marco" Dice l'uomo non sapendo se inchinarsi o porgerci la mano, cosi mi inchino non volendo nemmeno toccarlo.

-"Io sono Greta" Dice la ragazza che ci ha aperto la porta inchinandosi mentre sorride.
Beata lei.
-"E lei è Sofia." Continua lei prendendo dal passeggino la piccola bambina di due anni. Sorrido guardandolo e i miei occhi si riempiono di amore e gioia. Mi avvicino a lei e le sorrido.

-"Ciao piccola" Dico piano e le prendo una manina che avvolge sul mio indice. Una scena che davvero mi colpisce e che non mi fa smettere di sorridere. La stessa cosa fa Kwang e poi ritorniamo al nostro posto.

-"Quanto tempo starete qui?" Ci chiede nostra madre

-" Quattro giorni. Appena torniamo a Busan Kwang dovrà ripartire per Seoul." Dico

-"Oh, ti hanno accettato?" Chiede lei e Kwang annuisce
-"E tu Yun?" Continua

-"Io nulla, dovrei avere una certificazione master per badante e psicologa" Dico sarcastica ma lei sa bene di cosa parlo.

-"Per favore.."Dice lei

-"Non ho nessuna novitá da raccontarti, non ho avuto la possibilità di crearmi un sogno o un obbiettivo da raggiungere. Sono stata troppo impegnata. Quindi non ho notizie." Dico senza pensare.

-"Non mi sembra il comportamento adatto da assumere ora,signorina. Dovresti capire come si sente ora tua madre." Si intromette l'uomo ed ecco che interviene Kwang

-"Prima di tutto non penso sia un argomento in cui tu ti possa permettere di intrometterti dato che non sei minimamente nella posizione di farlo. Seconda cosa è la verità. Mi ha lasciato seguire il mio sogno senza pensare a lei, l'unica cosa che ha fatto è stato aiutare suo padre a ristabilirsi. Mi dispiace non aver potuto far nulla per portarli con me o almeno per dare il mio. Ma è stato davvero dura per lei aggiustare errori fatti da altre persone. " Dice cercando di rimanere calmo.
-"Siamo venuti qui il giorno dopo aver letto la lettera, ci siamo sentiti una merda e davvero imbarazzati per la madre che abbiamo ma nonostante tutto Yun ha voluto venire qui. Per vederti, per vedervi, vedere come stai, come stanno le tue figlie e come vivi.
Dovreste solo portarle rispetto per quello che ha fatto." Conclude Kwang

Loro abbassano la testa e dopo un po' io parlo.
-"In questi quattro giorni andremo in giro, non staremo qui con voi. Sarà come una vacanza che finalmente posso concedermi. Ho visto quello che dovevo e volevo vedere oggi." Dico e mi alzo.
-"Detto questo, spero che almeno voi siate felici. Continuate ad esserlo, siete una bella famiglia. Noi andiamo." Dico e mi inchino, Kwang fa la stessa cosa ma prima di girarci per andar via Greta inizia a parlare.

-"E quindi che siete venuti a fare qui? Avete visto vostra madre, avete visto noi, ci avete fatto una merda sfogando tutti i vostri pensieri di due anni qui e ora potete andarvene?" Dice alzandosi.
-"Forse non avete capito che anche qui abbiamo i nostri problemi, nostra madre continua a non dormire la notte preoccupata per voi e per i sensi di colpa." Continua e a quel punto mi giro e mi avvicino a lei

-"Se solo si fosse preoccupata davvero, la Da Eun che conosco, non si sarebbe fatta problemi a prendere un aereo per Busan e nonostante i problemi, sensi di colpa e figure di merda.. avrebbe bussato alla porta di casa nostra dicendoci:  "come state? Sono stata una cretina e mi dispiace. Sono desolata." Di certo non sarebbe scappata. Di certo non avrebbe eliminato ogni contatto con noi. E forse in quel momento e in quel modo avrebbe potuto farsi perdonare, perché è sempre nostra madre e perché ci ha mostrato di essere davvero desolata." Concludo e senza neanche vedere le loro facce io e Kwang usciamo di casa.

Spazio autrice

Mi scuso per gli errori e se forse è un po' arronzato but spero lo apprezziate lo stesso :)) love you.

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