Capitolo 08

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Il tempo sembra essersi fermato a questo istante. Io e lui sul tetto della scuola che pensiamo al passato.

- Ricordo benissimo quella notte Hannah. Ci penso in continuazione. Mi da il tormento -

Mi giro a guardarlo. Non sono pronta a sentire la sua versione di quella notte.
Non posso perdonare a me stessa il fatto di non averla fermata. Non posso pensare al fatto che l'ultimo ricordo che lei ha avuto di me è stata la nostra litigata. Mi odio. Mi odio da morire.

- Non sono pronta Matteo. Non voglio sapere quello che lei ti ha detto su di me. Mi odia. Mi odio. Questo non posso cambiarlo. Non ho avuto l'occasione di farmi perdonare. Non potrò mai perdonarlo a me stessa -

Mi sorride e posa una mano sulla mia. Una scarica si diffonde per tutto il mio corpo.

- Ti sbagli. Quando è venuta da me quella notte, era distrutta Hannah. Si sentiva in colpa per come ti aveva trattata, perché tu in fondo stavi solo cercando di aiutarla. Lei ti voleva bene Hannah. Non avrebbe mai potuto portarti rancore. Dopo aver parlato un po, lei mi ha chiesto di accompagnarla a casa, ma prima voleva passare al bar a bere qualcosa di forte. Tu non sai come si è svolto l'incidente vero? Non sei tornata quell'estate per il processo. -

Cosa? Lui era li? I miei genitori non mi hanno mai detto niente riguardo quel giorno. Io non volevo sapere più del necessario. Mi dissero solo che andò bene.

- No. Non potevo affrontare anche quello. -

Matteo mi guarda aspettando il mio consenso per continuare a raccontare la storia. Io acconsento con un sorriso e lui prosegue.

- Quella strada era in pessime condizioni da mesi ormai. Piena di buche, con l'asfalto scorticato. Un lato era addirittura franato, ma nessuno fece niente. Dovettero aspettare che qualcuno morisse per iniziare i lavori. Io non avevo bevuto Hannah, stavo bene. Stavamo entrambi bene. Il viaggio era abbastanza silenzioso, entrambi immersi nei nostri pensieri. Fino a quando non l'ho sentita urlare. La strada si trasformò in una voragine immensa. Quella strada scorticata aveva appena franato sotto di noi. Ho perso il controllo della macchina, non sono riuscito a frenare in tempo. Ci siamo schiantati. Sentivo le urla dei passanti. Urla. Solo urla. Poi il vuoto. -

Il mio pianto risuona nell'aria. Dio quanto fa male.

- Quando mi sono svegliato il mio primo pensiero è stato lei. Quando mi hanno dato la notizia volevo sprofondare Hannah. Stavo di merda, piangevo, urlavo. Volevo sparire. E così ho fatto. So quello che la gente ha detto di me. Che sono andato via per non affrontare le conseguenze. Ma non è così Hannah. Credimi. Quando sono tornato a Roma quell'estate, tutti gli occhi erano puntati su di me. I tuoi genitori mi hanno abbracciato sai? Non mi hanno mai fatto sentire colpevole. Anche se io penso di esserlo e so che anche per te è così. Gli addetti ai lavori sono stati quelli a pagarne le conseguenze. Quella strada doveva essere sistemata da tempo e si sono sempre rifiutati di farlo. Non si sono neanche presi la briga di chiuderla quella maledetta strada. Hanno risarcito me e voi. Basta. Finita li. -

I suoi occhi sono pieni di odio.

- Finita li? FINITA LI? Non finirà mai per me, mai. Perché con i loro soldi del cazzo non colmo il mio dolore. La persona più importante della mia vita non c'è più Matteo. È morta. È MORTA CAZZO! Non immagini neanche quanto io mi senta sola. Ho un gruppo di amici meravigliosi, ma continuo a sentirmi sola. Non riesco a togliermela dalla testa. Vivo con il suo ricordo. Mi sta attaccata, mi scorre nel sangue. Non riesco ad andare avanti. Sono bloccata nel passato e lo sarò per sempre -

Matteo non ci pensa due volte e mi abbraccia. Non lo respingo, perché voglio che percepisca ogni singola parte del mio dolore.

- Sono bloccato a quel fottuto giorno da due anni. Ho messo la testa apposto. Sono una persona nuova, mi dedico alla mia musica. Ma lei non mi lascia andare Hannah. -

Perché mi manchi così tanto? Perché ci manchi così tanto?
Lasciaci andare. Ti prego Nicole.

- Proviamoci insieme. Sono disposta a mettere da parte il mio odio nei tuoi confronti. Odio già abbastanza me stessa per odiare anche te. Che mi dici? Ricominciamo? -

Matteo mi guarda e sorride. Mi porge la mano e io la stringo forte.

- Ricominciamo. Io sono Matteo. Sono arrivato in questa scuola da poco. Tu sei? -

Inizio a ridere e lui con me. Ha bisogno di essere salvato. Non siamo riusciti a salvare Nicole. Però lui ha salvato me.

- Hey ciao. Io sono Hannah. Mi fa davvero piacere conoscerti. Sai ho notato già qualcosa in te -

Mi fissa.

- Davvero? Che cosa? -

- Hai bisogno di essere salvato. Il passato ti mangerà vivo. Tu hai salvato me da te, standomi lontano. Ora sono io che salverò te da te stesso. Il te stesso di tanto tempo fa. Solo così possiamo andare avanti con le nostre vite. Sei cambiato davvero Matteo. Posso leggerlo nei tuoi occhi. Hai una luce dietro i tuoi occhi. Non lasciare che qualcuno te la porti via. -

Mi abbraccia e qualche lacrima scende dai suoi occhi.

- Sei sempre stata un diamante grezzo Anderson. Non hai paura di essermi amica. Non hai paura di sbagliare? -

Mi considera ancora così preziosa dopo tanto tempo. È incredibile.

- Io non ho paura di niente. Ho commesso così tanti errori in passato che non mi spaventa più niente. Ma questa volta non mi sto sbagliando. Sei di nuovo nella mia vita. Che tu ci creda o no, mi fa piacere -

Si. È così. Sono sincera.  Voglio davvero ricominciare con lui.

- Sei sempre la stessa. Non cambiare mai Hannah. Ti prego non farlo. Il mondo ha bisogno di te così come sei. Io ho bisogno di te così come sei. -

Abbiamo deciso di condividere i nostri demoni. Combatti i tuoi demoni dicevano. Ci proverò. Per me. Per lei. Per lui. Per la mia famiglia. Per ricominciare.

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