Cap 10. Parlando con Sheppard - prima parte

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  Jared aveva dovuto insistere un po', affinchè riuscisse a convincere Jensen, ad andare con lui a parlare con il conte Sheppard. Il conte Sheppard non aveva lasciato il regno. Sostava temporaneamente in una locanda in attesa di nuovi ordini, ma chiaramente tutta quella situazione lo aveva reso ancora piuttosto scosso. Jared alla fine riuscì a convincere Jensen e si diressero alla locanda. Bussarono poi alla sua camera.


"Voi." Disse Sheppard, sorpreso, quando andò ad aprire.

"Noi. Per essere uno che è appena stato graziato, sembrate ancora molto un recluso." Notò Jared con un sorriso.

Il conte si incupì e Jared capì che non aveva capito il suo tentativo di sdrammatizzare.

"Prima regola del galateo: si ride sempre alle battute del re, anche se si trovano inappropriate." Disse Jensen, con un sorriso.

"Tutto questo...non ha nessun senso."

"Cosa?" chiese Jensen.

"Questo. Voi. Io. Noi. È troppo surreale questa scena! Voi che fate finta di...andare d'accordo con me, dopo quello che ho fatto. "

"Ci stai accusando di essere dei bugiardi, Sheppard?" lo sfidò Jensen.

"Esattamente." Disse Sheppard.

"Jensen..." disse Jared, pregandolo.

"Il verbo è la salvezza, la parola è perdizione! Il dono della parola e' stato fatto all'umanita'
perche' ci capissimo tra noi, Sheppard, non per confonderci...
Quanto sarebbe stato piu' facile se invece di diffondere storie che dividevano i popoli in questo mondo,

avessimo imparato a parlare il linguaggio del cuore,

comprendendo che tutti stiamo cercando le stesse risposte. "


Quelle parole erano state pronunciate da Jensen. Sheppard ne rimase stupefatto e colpito.

" Questo è...queste parole sono talmente intrise di sentimento che andrebbero dipinte in un quadro antico nel vostro palazzo e rese pubbliche, affinchè tutti possano vederle." Disse Sheppard, per poi mettersi una mano sulla bocca, non riuscendo a credere a quello che aveva appena detto.

Jensen sorrise soddisfatto.

" Sono parole di un vecchio signore esperto di medicina e alchimia antica. Una persona molto intelligente. Un filosofo. Si chiama Nostradamus. Credo lo farò venire a vivere a castello. Mai mi sono sentito tanto illuminato come quando udì quelle parole. Forse è secondo solo al mio amore per Jared." Disse Jensen.

Sheppard abbassò lo sguardo. Jensen e Jared lo riconobbero. Era il sentimento della vergogna e del rimorso.











Note dell'autrice:  In realtà le parole di Nostradamus, sono state invece pronunciate veramente da Sergio Bambaran, scrittore, ma non chiedetemi in che circostanza, perchè è già un miracolo che ho trovato questa fonte ahhha credevo addirittura fosse originaria di un fumetto di dylan dog xd  

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