Jared e Jensen erano usciti dalla locanda. La carrozza li aspettava lì davanti, ma i due sovrani dissero al cocchiere che preferivano fare una passeggiata.
"Ma è buio, vostra Altezza." Disse il cocchiere, riferito a Jensen.
"Necessitiamo di passeggiare tra di noi. Una passeggiata romantica." Specificò Jared con tono eloquente.
Il cocchiere imbarazzato, si scusò e andò via senza di loro.
Jensen rise a quella scena, prese il viso del suo amato e lo baciò all'improvviso.
" Come mi è mancata la tua audacia e il tuo spirito, Jared. La tua eleganza, il tuo senso dell'umorismo." Disse Jensen allegro.
"A me sono mancati i tuoi baci e sentirmi dire che mi ami, sentirmi dire che ti amo." Disse Jared, tenendo le mani di Jensen sulle sue spalle e coprendole con le sue.
" Passiamo per il laghetto, mio amato." Disse Jensen.
Jared e Jensen costeggiarono il laghetto. Tutte le coppie innamorate, passavano di lì per baciarsi davanti all'acqua cristallina.
" Scendiamo." Propose Jared.
"Cosa? Sei impazzito? Possono vederci e poi è autunno!" disse Jensen ridendo nervosamente.
" Non dirmi che sei troppo vecchio per queste cose e poi l'acqua è ancora caldissima." Rise Jared, scavalcando il parapetto.
"Jared, Jared, torna qui, cavolo!" ma lo seguì comunque.
Nel buio della notte, incespicò e stava per cadere a terra, quando capì di essere volato proprio tra le sue braccia.
"Off." Disse confuso.
"Ti ho preso, Jensen. Io ti prenderò sempre." Disse poi.
Un altro bacio. Dolce. Lento. Passionale. Romantico.
"Dobbiamo recuperare il tempo perduto." Disse Jensen.
"Sì." Disse Jared, respirandogli sulle labbra e prendendogli le mani.
Jensen d'improvviso tremava.
"Stai tremando." Gli disse Jared.
"Anche tu." Disse Jensen.
Si spogliarono piano, in maniera sensuale e poi fecero il bagno nel laghetto.
E non solo quello!
Avevano molto da recuperare!!!
Dopo aver fatto l'amore, rimasero distesi sull'erba, abbracciandosi per non sentire l'aria fredda della notte.
"Non ho pensato che non avevamo gli asciugamani." Si scusò Jared.
"Se mi ammalo, ti toccherà tenermi al caldo per molti giorni e molte notti." Disse Jensen, in tono malizioso.
"Mmm...credo che dovrò proprio scontare la mia pena, in fondo è colpa mia, non ho pensato agli asciugamani." Disse Jared.
"Non importa." Disse Jensen, d'un tratto serio. "Questo momento lo valeva. Lo valeva davvero." Disse Jensen, ora serio.
"Lo so. Sono d'accordo." Convenne Jared, anch'esso serio. Si rimise sdraiato al fianco di Jensen, intrecciando ancora una volta la mano nella sua.
" Penso a Sheppard...sai, Jared, secondo me abbiamo fatto qualcosa di bello." Disse Jensen, fissando il cielo stellato.
Jared non rispose, si limitò a riflettere sulle sue parole.
"Intendo, di molto bello." Enfatizzò Jensen convinto.
Jared si voltò verso Jensen a guardarlo.
"Sono felice che tu abbia scelto di perdonarlo, Jensen. Non sai quanto questo significhi per me. Quanto questo significhi per noi."
"Ti sbagli, Jared. Io lo so. È per questo che l'ho fatto, ma non l'ho fatto solo per noi, ma per tutti. Tutte le persone sfortunate e tristi, che hanno la sfortuna di vivere senza amore. Quando ti ho chiesto di sposarmi, ci facemmo una promessa noi due. La ricordi?"
"Come potrei dimenticare? Ci promettemmo di vivere e insegnare al nostro popolo con lo stesso sentimento totalizzante che provavamo l'uno per l'altro. Con amore."
"Ci dicemmo che il nostro compito sarebbe stato di proteggere le persone, non di punirle." Disse Jensen, accarezzandogli la guancia con una mano.
"Tu sei l'uomo più buono che io abbia mai conosciuto, Jensen...come potevo non innamorarmi di te?"
"Eppure, è la tua dolcezza e il tuo amore, che fanno di me l'uomo che sono. Io senza di te non sono niente."
"Non dire così."
"È la verità. Noi due, Jared." Disse, prendendogli ancora la mano e stringendogliela. "Siamo due metà della stessa mela."
Jared lo guardò adorante, sorridendo.
" Ma, molte persone, non hanno la nostra stessa fortuna...la fortuna di avere accanto la propria anima gemella, che li rende felici e impedisce loro di scivolare nell'abisso. È compito nostro, come regnanti, illuminare le persone con questa grande verità. La verità che l'amore può tutto e che può sconfiggere l'odio."
Jared cominciò a piangere.
"E io sono felice di divulgarla insieme a te. Per sempre."
Detto questo si sporse sopra Jensen e lo baciò di nuovo, sotto le stelle.
*
L'indomani, Jared e Jensen si prepararono per andare nelle segrete per un incontro con i detenuti.
"Jensen, se non te la senti, posso farlo anche da solo." Disse Jared, prima di scendere la scalinata.
" Non dire sciocchezze, dobbiamo andare insieme, perché dobbiamo dare un messaggio di amore. Che messaggio darei, se ti lasciassi da solo in questo momento? E poi..." disse Jensen, rinsaldando la presa nella sua mano " insieme siamo più forti." Disse.
"Va bene, ma voglio avvisarti. Può darsi che molti non capiscano il messaggio che vogliamo mandare, molti ci accuseranno di ipocrisia e...."
"Non importa." Lo sorprese Jensen. "Non bisogna mai vergognarsi quando si sta esprimendo la verità. Se ti vergogni della tua verità, le persone intorno a te lo percepiranno e saranno ancora più convinti della loro ragione. Andare avanti, affermando con orgoglio la propria verità, senza vergognarsi dei propri pensieri, è il passo più importante che si possa fare per convincere qualcosa di qualcuno. D'altronde, come si può pretendere di convincere qualcuno di qualcosa, abbassando lo sguardo quando se ne parla? Essi penseranno che tu stesso te ne vergogni. Non bisogna mai vergognarsi. Non importa quanto deridino i tuoi pensieri."
Jared strinse più forte la sua mano ed entrarono insieme.
Non cambiò ovviamente nulla. I detenuti erano pieni di odio per il fatto di essere chiusi in quelle celle e un po' di gentilezza e di dialogo non poteva ovviamente servire per cambiare delle menti, ma quello che era importante, erano i piccoli passi.
Quando uscirono dalle segrete, a Jensen girava un po' la testa.
"Mi dispiace, Jared, io..." si giustificò.
"Schhh. Non dispiacerti. Abbiamo fatto del nostro meglio, ma le offese erano preventivate. Non prendiamole come uno scoraggiamento, ma un incitamento a fare del nostro meglio. Passo dopo passo."
"Tu pensi davvero che cambierà qualcosa? Non siamo degli DEI."
"Esatto. Siamo degli esseri umani. Questa è la nostra più grande debolezza e la nostra più grande forza. Dimostrando forza noi, daremo forza agli altri. La nostra forza sta nel fare forza, a chi ha bisogno di forza." Disse Jared.
Jensen gli sorrise e tornarono insieme su al castello.
Note dell'autrice:
Spero tanto vi sia piaciuta la parte romantica sotto le stelle <3333
E ci tenevo anche a fare la parte dove i j2 andassero a trovare i prigionieri :))
Perchè faccio queste cose? In realtà la mia è una riflessione sul nostro ego, in un certo senso. Tanti di noi, potrebbero essere più buoni e fare più del bene, ma molti si lasciano scoraggiare dalle umiliazioni, dalle offese, dal nostro orgoglio ferito... se non badassimo così tanto a queste cose, otterremmo molto di più xd
ma purtroppo le persone vivono di consensi! xd
Vabbè, con queste perle, vi lascio. Al prossimo capitolo, dove tornerà Sheppard :))
STAI LEGGENDO
Un amore Reale
FanfictionLa storia di Jared e Jensen è come una favola romantica. Jensen, principe, si innamora del giovane Jared, il fratello della sua promessa sposa. Quando le cose cominciano ad andare male però, il cuore di Jensen comincia a soffrire e si ritrova a pors...