Luke non aveva mai fatto niente di impulsivo. Mai.
Era sempre stato una di quelle persone che pensano sempre mille volte prima di fare una determinata cosa, per paura delle conseguenze.
Anche quando doveva semplicemente chiedere un'informazione, si ripeteva mentalmente la frase, prestando attenzione anche ai più piccoli particolari.
C'era stata una volta, però.
Una volta molto importante, in cui Luke aveva lasciato che il cervello si spegnesse. Perchè era una questione importante.Quando si era dichiarato a Michael.
Quello era stato l'unico caso in cui, anche se conosceva la risposta, le conseguenze e i rischi, aveva deciso di dare spazio all'impulso.
Una questione di vita o morte.
Non sapeva se piangere o ridere a quel pensiero.
Era proprio ciò a cui erano arrivati lui e il rosso: vita o morte?
Era da allora che una frase gli era rimasta impressa nella mente. Era diventata la domanda che si ripeteva sempre quando vedeva Michael troppo troppo lontano.
"Mi stai tenendo alla larga per vivere. Ma che vita è mai questa se non posso nemmeno sfiorarti?"
Il destino era stato crudele con loro, peggio di Romeo e Giulietta.
Loro almeno avevano avuto l'opportunità di sfiorarsi, toccarsi.
Loro, invece, non potevano.Era passato un mese, ma per il biondo il tempo sembrava essere congelato.
"Mi trasferisco"
Uno sparo...
"Vado in America"
...Con il silenziatore.
La madre di Michael aveva saputo che a New York c'era una clinica molto rinomata per problemi di allergia grave, c'erano perfino stati casi come quelli del rosso... Anche se nessuno era stato capace di guarire.
Ma Karen conservava ancora una speranza. Le rimaneva solo quello.
Il figlio non se la sentiva di dirle di no, seppure sapesse che non ne sarebbe mai uscito, che sarebbe rimasto allergico per il resto della sua vita.
"Te ne vai...?"
Luke era distrutto.
Solo in quel momento si rendeva conto di quanto era stato stupido.
Si lamentava di non poter toccare il ragazzo di cui era innamorato ma aveva sottovalutato il solo vederlo.Ora non avrebbe potuto avere nemmeno quello.
"Magari trovano una cura"
La sua risata finta gli fece ancora più male.
Voleva gridargli di rimanere, che non sarebbe cambiato niente tra una clinica australiana e una americana ma non ne aveva la forza.Lentamente, si stavano disgregando, l'uno nelle mani dell'altro e tutto ciò che stava rimanendo era l'eco di quel giorno.
"Ci sono molte cose che la tua allergia riesce a tenere lontane. Ma non me. Non il fatto che ti ami"
Quel giorno ormai molto, troppo, lontano.
Era da un sacco di tempo che non aggiornavo questa storia ma è davvero molto pesante per me
Cioè, non aggiornare, ma essere nel mood giusto per scriverla
Devo mettere la mia playlist super sad e trovare l'ispirazione e io ci tengo parecchio a questa trama
Quindi non voglio scrivere capitoli a caso giusto per, voglio proprio entrare nel cuore di Luke e Michael
E spero davvero che questo vi arrivi
OKAY È TUTTO
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𝐀𝐥𝐥𝐞𝐫𝐠𝐢𝐜 || 𝑴𝒖𝒌𝒆
FanfictionIl biondo gli era sempre sembrato terribilmente fragile, qualcosa sul punto di rompersi. Se solo avesse saputo che sarebbe stato lui quello che si sarebbe rotto. Inevitabilmente. Cosa avrebbe dato per un suo abbraccio, per tornare a sfiorarlo come p...