Cosa Siamo? - 1

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"Cosa cazzo siamo io e te?"
È la domanda che mi sono posta di più nell'ultimo periodo.
Sto bene con te. Lo sai.
Stai bene con me. Lo so.
Mi interessi. Lo sai.
Ti interesso. Lo so.
Abbiamo troppa paura di capire alcune cose. Abbiamo paura di poterci rendere conto di volere sempre di più, di volerci sempre di più.
Io ho paura. Lo sai.
Tu hai paura. Lo so.
Quando si tiene davvero ad una persona non si hanno dubbi sul da farsi, non si ha paura di sbagliare perché si è troppo decisi che la scelta presa è quella giusta.
Si poteva rischiare. Lo sai e lo so.
Non hai avuto quel coraggio.
Non è una colpa.
Non ti ho mai detto "ti amo" o "mi sono innamorata di te", so che ci hai fatto caso.
Io credo che sia un'affermazione troppo grande per essere dichiarata così su due piedi; ho bisogno di tempo e di certezze.
Le dimostrazioni di affetto sincero spontanee sono sempre le più belle.
Io non so mentire; non so dire "ti amo" se non lo sento davvero, non so promettere nulla se non sono sicura di mantenere la parola, non so interrompere un rapporto se dentro di me c'è ancora qualcosa.
Io non interromperei mai i rapporti con te. Lo sai.
Invidio le persone che hanno in testa qualcuno e riescono a dire "ti amo" a qualcun altro ma allo stesso tempo provo tristezza.
È triste fingere di amare.
È triste sapere di non essere amati.
È ancor più triste non sapere di non esserlo.
Io mi sarei potuta innamorare di te. Lo sai.
Ci sono alcuni tuoi comportamenti che proprio non capisco, che non approvo.
Odio le situazioni a metà nonostante per me non sia tutto o bianco o nero.
"Perché allora non hai accettato di fermare tutto?"
Perché la voglia di provarci, la voglia di rischiare di stare male, la voglia di provare la sensazione appagante di un "ne è valsa la pena!", batteva tutto.
Io non so mentire e tu ne sei la prova.
Ormai è un "chissà cosa sarebbe successo se..." ma ce ne siamo fatti una ragione.
Sappiamo entrambi cosa ci è sfuggito dalle mani senza aver fatto nulla per trattenerlo.
Io ho tentato di trattenerlo per un po' ma dall'altra parte la presa era già stata mollata.
Non è una colpa, è una delusione.
L'ennesima certo, non è quello il problema; sapevo e so che di delusioni ne avrò altre, come tutti del resto, solo che tu non dovevi diventarlo. Volevo lasciarti lì, tra il ricordo e il sogno.
Volevo lasciarti come una cosa bella senza conseguenze negative. Volevo lasciarti come una cosa bella da morire.
Ma non volevo lasciarti, quello mai.
Acqua passata. Avevo capito tutto senza troppi problemi ma mi sono voluta raccontare altro.
Sei comunque una cosa bella per me ma con effetti collaterali.

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