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*POV SAM*

Non so quanto tempo sia passato. Non ne ho idea ma a dirla tutta non mi interessa granchè.

Io diventerò l'Alpha di questo Branco di lupi neri ed eliminerò per sempre quello che mi ha fatta soffrire, il branco di mio padre. Sarò io a distruggerlo.

Uccidere è diventato facile per me, non credevo di esserne capace e invece ho fatto fuori degli orsi, dei cinghiali, parecchi conigli, addirittura altri lupi, il Branco Sud del Regno di mio padre è quello meno difeso, le celle sotterranee di Ian contengono molti componenti di quel Branco. Ian ogni fine settimana mi lascia parlare con loro, mi fa scegliere chi uccidere e mi lascia porre fine alla miserabile vita di quel qualcuno deciso.

Qui ho molta più libertà di quando stavo con la mia famiglia. Sto molto meglio.

Ormai non penso più nemmeno a Rey. Mi manca, certo, ma non così tanto come prima. E poi è meglio così, prima o poi ci ritroveremo faccia a faccia in una guerra, io sterminerò tutto il mio vecchio Regno, lei compresa. E poi anche se ora provassi a raggiungerla lei sarebbe la prima a inviarmi uno squadrone addosso per eliminarmi.

Ian dice che se anche succedesse riuscirei a mettere fuori combattimento l'intera squadra. Devo ammetterlo, ora sono molto più forte di prima e ne sono molto orgogliosa.

Ricordo quando Ian aveva detto che dovevo diventare una macchina da guerra, senza sentimenti. Credo che abbia cambiato idea, ora continua invece a spronarmi con ricordi di quando ero piccola, lo fa per aumentare il mio odio verso il mio vecchio Branco. E ci è riuscito.

Ha deciso di lasciarmi via libera, posso andare dove mi pare quando mi pare, persino di notte. Non ho più quelle fastidiose sbarre alle finestre, la chiave della mia camera la ho solo io, posso andare al mare quando mi pare, andare nel bosco quando mi pare. L' unica regola vera e propria che ho è: "Non mettere piede in città".

Ian è stato chiaro, non sono mai stata in città, per questo se ci andassi mi sentirei male, il mio istinto da lupo libero non reggerebbe, finirei per perdere il controllo. Però mi ha fatto una promessa, da piccole io e Rey avevamo il sogno di andare a studiare in una scuola in città, con persone umane, Ian ha detto che me lo lascerà fare, ed è per questo che appena tornerà dalla sua caccia mattutina mi accompagnerà in città, mi aiuterà a sopportare il peso di trovarsi in un luogo contaminato dallo smog cittadino, dove gli alberi crescono nel cemento e l' erba si trova solo nei contenitori delle tartarughe di terra. Gli edifici invece spuntano come funghi ovunque, alti grattacieli scuri stagliati contro un cielo grigio.

Salto giù dalla finestra e comincio a girare per il giardino.

Davanti alla porta d'ingresso un grosso lupo accasciato sull'erba del prato, ha il fiato affannato e lancia intorno sguardi preoccupati e colmi d'ansia. Un messaggero.

-Chi cerchi?- chiedo appoggiandomi con le spalle al muro.

Quello si trasforma in un umano e si lancia ai miei piedi. -Il Cacciatore!- esclama senza fiato.

-Cacciatore?- domando disgustata ritraendomi alle sue sporche mani.

-Il Cacciatore Nero... sta tornando! Dobbiamo avvertirlo... Dobbiamo avvertire... il Capo... deve essere avvertito..-

-Senti... chiunque tu sia, se non ti spieghi meglio io non capisco una mazza di quello che dici, quindi vedi di darti una calmata e parlare normalmente.- sbotto afferrandolo per il colletto e sbattendolo contro il muro.

Lui deglutisce e poi riprende a parlare, con una voce acuta e spaventata -Il Cacciatore Nero, così si fa chiamare, è il figlio del Capo, ed è più forte di lui, quando voi siete arrivata nel Branco lui aveva lasciato questo posto per andare a caccia.- il tipo rabbrividisce -è il membro più forte del Branco e il più pericoloso, dobbiamo avvertire il Capo per celebrare il suo ritorno.-

Le Gemelle Dei Branchi RivaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora