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*SAM POV*

Apro gli occhi e mi rizzo lentamente a sedere.

Sono in camera mia, come ci sono finita non lo so. Mia... questo termine non mi è ancora perfettamente chiaro: è una camera dove dormo, ma non è veramente mia.

Non ricordo molto bene cos' è successo, i miei ricordi sono frammentati e confusi. La testa mi gira e tutt' intorno a me la stanza sembra ondeggiare.

La porta si apre e faccio fatica ad orientare lo sguardo verso di lei.

-Sei sveglia finalmente.- entra Ian e si appoggia allo stipite della porta, guardandomi compiaciuto dall' alto in basso -Come ti senti?- chiede.

-Confusa.-

-Cosa ricordi di ieri sera?-

-Non tutto, credo mi manchi qualcosa, ricordo Rey e... un prigioniero che urlava, Tony... ma è tutto parecchio confuso.-

Ian annuisce -Che fine ha fatto Tony? Te lo ricordi?-

Scuoto la testa: per quanto mi sforzi di ricordare, dopo che Rey se n' è andata e Ian mi ha messo davanti a Tony non ricordo più nulla, ho un vuoto.

-Che gli è successo?- chiedo ingenuamente.

-Morto.- sentenzia inespressivo.

Rimango di stucco -Scusa?-

-Morto.- ripete a voce più alta.

-Non è possibile...-

-Lo hai ucciso tu.-

Il mondo mi casca addosso.

Le urla strazianti di un prigioniero.. le ondate di terrore che emanavano.. così invitanti. Volevo ucciderlo, si, mi ricordo, era questo il mio desiderio, uccidere Tony, volevo essere l' ultima a specchiarmi nei suoi occhi colmi di terrore, volevo essere l' ultima a sentire il suo respiro, l' ultima a sentire il suo cuore battere.

-Non è possibile.- ripeto.

-Davvero non te lo ricordi?-

Le mie labbra tremano, nonostante tutti i miei sforzi per obbligarle a stare ferma.

-Sam, che cosa provi pensando a lui?-

Mi sorprendo a vedere il mio tremolio scomparire e sentire un sogghigno sulle mie labbra.

-Non me ne pento!- Quella ero io? Io ho pronunciato queste parole? Chi sono diventata? No, forse la vera domanda è "Cosa sono diventata?"

-Molto brava, Sam. E adesso cosa vuoi fare?-

-Voglio ancora... ancora uccidere. Voglio sentire di nuovo quella sensazione di potere che mi pervade quando io sono pronta a sferrare l' attacco finale e lui lancia il suo ultimo grido!-

Ian ridacchia.

Lo guardo male, ma capisco il perchè della sua risata: come si fa a dare retta a una ragazzina coi capelli rossi in disordine, un pigiamino rosa addosso, sotto delle coperte scarlatte che sembrano quelle del letto di una bambina.

-Mi sembra un ottimo sentimento. Ho altri prigionieri, il branco Sud tra quelli controllati da tuo padre, il tuo Alpha..- non gli lascio finire la frase.

-Mio Alpha? No no no no, credo tu abbia preso un enorme granchio, lui non è il MIO Alpha!- ringhio arrabbiata.

Ian ride ancora e io prego che se ne vada presto per poter cambiarmi questo ridicolo pigiama da bambina che non so nemmeno chi mi ha messo addosso.

-Chi è l' Alpha qui? Sei tu?-

Il sogghigno di Ian scompare -On, no, assolutamente no! Il nostro Alpha è morto tempo fa.-

-E non ne avete eletto un altro?-

-Cavolo Sam, credevo ci saresti arrivata facilmente!-

Lo fisso confusa -Arrivata a cosa?-

Ian ricambia il mio sguardo, serio, i suoi occhi neri perforano i miei da parte a parte. Odio il suo sguardo, sembra leggere le emozioni che provi, come se vedesse cosa pensi...

-Il prossimo Alpha...- comincia

Trattengo il respiro.

-Sei tu.- completa dopo una piccola pausa.

*REY POV*

Non posso ancora credere di essermela lasciata sfuggire così.

In questo momento mi trovo sospesa in un precipizio di emozioni: da una parte non vedo l' ora di trovare Sam e riportarla qui, dovesse costarmi la vita!   Dall' altra parte, tuttavia, non ho la minima intenzione di tornare a prenderla, questa parte di me è come tutto il resto del Regno, ovvero vogliono dimenticarsi di Sam.

Sono su un picco tortuoso e le mie emozioni formano il mare sotto di me. Una misteriosa forza mi trascina verso di loro, non posso scappare dal desiderio di salvare Sam, tuttavia non posso scappare dal desiderio di dimenticarla, molto più allettante e facile da compiere.

Apro la finestra lasciando entrare gli ultimi raggi di sole, non ho intenzione di dare ascolto a nessuno dei due pensieri, ma non ho la forza di contrastarli. Io in confronto a loro non sono nulla.

Osservo le fronde, illuminate dal tramonto. Fuori, nel prato, piccoli futuri lupi si rincorrono, saltano su e giù dalle rocce, o si nascondono nell' erba alta, molti di loro li riconosco, fanno parte del Nostro Branco, il Centrale, altri invece provengono dai quattro punti cardinali che determinano le posizioni degli alleati facenti parte del Regno.

Così, mentre osservo bambini e bambine giocare ai lupi in fase di caccia, orribili ricordi piacevoli mi inondano i pensieri.

Inutile dire che vadano a lei, per qualche motivo sono impedita dal dimenticarla. Piacevoli e orribili allo stesso tempo, solo lei è capace di farmi provare questi pensieri. La odio, ma le voglio bene.

Mia sorella, la mia dolce sorellina, sempre solare e gentile, speranzosa e altruista. Dopo tutto ciò che ha fatto per il Branco, per il Regno, non verrà mai ripagata.

Non posso soddisfare entrambe le mie emozioni. Posso mentire, a lei, a mio padre, a mia madre, al Branco, al Regno, persino a me stessa, ma al mio cuore mentire non mi è concesso.

Chiudo le finestre con uno schiocco secco, da adesso Sam penserà a se stessa da sola!

Forse è per questa nuova sensazione di sollievo, forse è per il fatto che a cena c' è il polpettone, forse per il fatto che mio padre /seduto a capotavola/ finalmente sorride, potrebbero essere tanti i motivi, fattostà che ora Sam non esiste per nessuno. Ed è per questo che a cena, seduta al fianco di mia madre, a un' estremità del lungo tavolo da pranzo, posso finalmente godermi la mia libertà, finalmente senza pensieri, posso vivere la mia vita senza nuove preoccupazioni! Diventerò l' Alpha del mio Branco e Sam non potrà rubarmi il posto, nemmeno se fosse migliore di me a caccia e a comandare un gruppo di lupi! Nessuno la vorrebbe come Alpha e non c' è più alcun dubbio su chi sarà l' erede a quel titolo. Ho vinto e la mia rivale, il mio ostacolo più grande, più pericoloso, è finalmente sconfitto. Ho vinto io.

*SAM POV*

Appena Ian lascia la stanza chiudendosi nuovamente la porta alle spale (a chiave naturalmente), appoggio la testa e la schiena alla testata del letto e emetto un lungo e disperato sospiro.

Adesso mi odierà, ne sono sicura, non può fare altrimenti, glielo ho imposto io e lei non tornerà a cercarmi qui, non metterà più a repentaglio la sua vita per me, nel suo cuore ora, c' è solo il desiderio di oltrepassare se stessa, vincere le sue debolezze e diventare così l' Alpha del Regno centrale.

Sei contenta Rey? Non sarò più una palla al piede per nessuno, ho finito di rubarti la scena. Diventa l' Alpha della luce. E Buona Fortuna.


Le Gemelle Dei Branchi RivaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora