*SAM POV*
Tamburello con le dita sulla superficie legnosa tirata a lucido. Sono su una delle sedie a capotavola dell' enorme tavolo al centro della sala da pranzo del castello, ovunque, per la sala, inservienti e membri del Branco si affaccendano per pulire il castello già splendente di suo, apparecchiano il lungo e maestoso tavolo, portano cibi dall' aspetto delizioso, e mi serve tutto il mio autocontrollo per non fiondarmi su una gigantesca ciotola di budino al cioccolato.
-Sam!- Ian mi raggiunge, in mano ha un appendiabiti con dei vestiti parecchio eleganti femminili. Un terribile dubbio mi assale.
-Se stai pensando di farmi indossare quella roba allora sei messo male.-
-Tu invece li indosserai, e anche in fretta.-
-Tu sei pazzo, sembrerò una troietta!-
-Non dire cavolate, vai a indossare questi cosi, ho mandato apposta alcuni miei uomini in città per farteli avere, quindi non rompere le scatole!-
-No!-
-Non è una richiesta, te lo sto ordinando!- mi guarda coi suoi penetrenti occhi neri e profondi.
-E va bene.- sbuffo afferrando i vestiti e fiondandomi lontano da quel viavai di persone affaccendate.
Li indosso, la gonnellina è molto corta e copre solo una piccola prima parte delle cosce, abbastanza da coprire il sedere, le calze sono parecchio lunghe e nere, praticamente dei collant staccati, una camicia bianca smanicata, una giacca nera a maniche lunghe e, per completare, una cravatta rossa. Ok, non sono un' esperta di scuole, ma sembro davvero una studentessa.
Faccio capolino dalla porta e guardo l' interno dell' enorme salone da pranzo. Tutti sono riuniti attorno al tavolo apparecchiato, sono tutti vestiti eleganti.
Ian mi fa cenno di raggiungerlo, e sedermi alla sua sinistra.
Imbarazzatissima corro verso il mio posto e mi siedo nascondendo il volto dietro i capelli intrecciati e raccolti da un mollettone nero che li lascia ricadere liberi sulle spalle.
-Proprio questi dovevi farmi mettere, Ian questa me la paghi!- gli sibilo all' orecchio.
-Fa' silenzio!- ribatte freddo.
Impreco mentalmente ma subito smetto: il meccanismo di entrata è scattato, la botola si solleva e un paio di scarpe nere da tennis calpestano il tappeto rosso sulle lunghe e ripide scale.
Il silenzio avvolge tutto mentre le scarpe scendono lentamente con passo felpato, smascherando anche il corpo soprastante di un ragazzo alto, pallido e magro coi capelli neri, scompigliati e in disordine neri, gli occhi rossi, annoiati, vestito piuttosto trasandato; pantaloni lunghi, probabilmente una volta scuri, ora molto schiariti, probabilmente dal tempo; maglietta larga, anch' essa scura.
Appena poggia i piedi sul pavimento liscio, finite le scale. Tutti si alzano in piedi, incluso Ian.
Io no. Resto seduta, annoiata ma incuriosita dallo strano ragazzo, che ricambia lo sguardo, inespressivo.
Ian mi tira un buffetto sulla spalla -Alzati.- sibila senza farsi vedere.
Lo ignoro.
Tyler percorre lateralmente il tavolo, a passo lento, le mani affondate nelle tasche, tiene lo sguardo indifferente fisso su di me, che lo sostengo senza battere ciglio.
Quando finalmente arriva al fianco di Ian, che non prova nemmeno a intercettare il suo sguardo, afferra la sedia, la sposta indietro con uno scatto fulmineo e si lascia cadere sopra.
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Le Gemelle Dei Branchi Rivali
LobisomemRey e Sam Hope sono due gemelle nate nel Regno dei Cinque Clan. Figlie dell'Alpha. Il problema della scelta di quale delle due ragazze sarà la prossima guida per i branchi opprime la famiglia e i Clan. Ma durante la notte della loro prima trasformaz...