L'intervista

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Il  sole sorge portando la luce del nuovo giorno,  dei lievi raggi entrano nella stanza e mi illuminano lentamente il viso, malavoglia mi siedo sul letto e mi strofino gli occhi, con un sospiro decido mentalmente di vestirmi e di  andare a fare colazione.  Mi tolgo il pigiama ed entro nella vasca da bagno riscaldata e piena di bolle colorate la senza- voce si è occupata di tutto.  Dopo una buona mezz'ora dentro la vasca mi asciugo con l'asciugamano soffice e profumato che era piegato accuratamente sulla sedia, mi metto un pantaloncino corto e una maglia con i ricami e pizzi, mi siedo al tavolo per la colazione e mangio una fetta di pane tostato con marmellata alle pesche, una fetta di torta di mele squisita ed un po' di succo di zucca molto dolce. Arriva anche Seeder e mi saluta mostrando uno dei suoi sorrisi più belli, anche lei prende della torta di mele, qualche minuto più tardi si siede al tavolo con noi anche Tresh il quale ha l'aspetto più rude del solito, non sembra di buon umore così ipotizzò che oggi è molto arrabbiato perché stasera ci saranno le interviste, io sono emozionata ma non mi piace stare al centro dell'attenzione.  La giornata passa molto velocemente, i nostri mentori ci spiegano con cura come si trovano i rifugi e come avere degli sponsor; passo il pomeriggio a guardare ancora i filmati dei precedenti Hunger Games purtroppo ogni volta che li vedo mi si stringe il cuore,  per molte notti ho fatto degli incubi e mi sono svegliata con la fronte imperlata di sudore, gridando.  Mancano due ore all'inizio dell' intervista e Seeder mi chiama per iniziare a farmi preparare, Christina mi mostra un abito azzurro bellissimo, la mia stilista mi acconcia capelli con lo chignon,  mi mette dei brillantini sull' attaccatura di capelli e mi spalma sul corpo una lozione idratante al profumo di rosa poi mi fa indossare quel bellissimo abito. Le due ore passano lentamente, manca mezz'ora all' inizio dell' intervista, tutti i tributi erano disposti in fila e aspettavano che Caesar, l'uomo dalla parrucca turchese, ci chiamasse per iniziare intervista di 3 minuti. Ero troppo agitata e non ho nemmeno ascoltato gli altri fino a quando:" signorina Kendall tocca a lei" lì mi sveglio dal mio stato di trance e mi dirigo sul palco mezza intontita, Caesar con un largo sorriso mi fa sedere sulla poltrona e io con guardo fisso sul pavimento lo seguo è già passato un minuto lui inizia a chiedermi come è stato per me il momento in cui ho sentito il mio nome alla mietitura io rispondo raccontando il mio stato emotivo e la folla applaude. Dopo una serie di domande l'intervista è già arrivata al termine, auguro una buona fortuna a Tresh e torno nella mia stanza distrutta, ho solo bisogno di dormire un po' così prendo sonno immediatamente e mi addormento. Il cielo è sereno e scuro, le stelle lo ricoprono dandogli un minimo di luminosità e la luna mi culla nei miei sperati sogni sereni.

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Nuovo chappy,  grazie a tutti quelli che votano e commentano le mie storie.  Commentate ❤

Gli hunger games di rueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora