(*) Attenzione: in questa storia sono state usate frasi tratte dalla trilogia di Veronica Roth. O dal film.
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[ 2 PARTE ]1 parte: Lexa
Ed eccomi qua...finalmente fra gli intrepidi. Era stato il mio sogno fin da bambina...quello di essere forte, e difendere il prossimo, l’ho sempre trovata una cosa affascinante...adesso dovevo solo metterla in pratica.
Ebbene sì non bastava un piccolo taglio sulla mano e una misera goccia di sangue in un recipiente a farti diventare un soldato, un intrepido. Ce lo dovevamo guadagnare.
Anche se un dubbio mi frullava ancora in testa. Il test attitudinale non era andato proprio come previsto. Ero un intrepida sì, ma non del tutto la cosa mi spaventava un po'. Cosa voleva mai dire? Che ero ancora legata al mio passato di abnegante? Oppure c’era qualcosa che ignoravo? Non avevo fatto parola con nessuno di questo mio turbamento neanche con Tris. La cosa mi spaventava, e non potei che chiedermi se questo ci avrebbe o meno allontanate.
Ciao a tutti, come avrete capito ormai...io sono Clarke, ex abnegante e adesso...beh forse intrepida. E sì, migliore amica di Tris da...beh da sempre.
Ci troviamo nella mensa. Lunghi tavoli pieni di cibo, da noi mangiavamo il giusto, qui invece ci possiamo abbuffare quanto vogliamo. Un punto a favore degli intrepidi.
I tavoli sono circondati da persone vestite tutte uguali. Ogni fazione ha il suo colore, il nostro ovviamente è il nero. Esatto indossiamo delle tute di pelle nera. Non posso che essere più felice, o almeno lo sono le mie tette che finalmente respirano. Non ne potevano più di vestiti larghi e brutti. Questa divisa invece le mette in risalto. Attirando così l’attenzione di parecchi maschietti. Ma la cosa non m’interessa proprio. Ognuno ha i suoi gusti.
Quando tutti i presenti iniziarono a rumoreggiare con i bicchieri sul tavolo…
E adesso? Che stava succedendo?
...tutti si alzarono e si misero a guardare in su.
Dopo una rapida occhiata scambiata tra noi, io e Tris alzammo la testa…ed è lì che la vidi.
Tutte le fazioni hanno un capo. Gli eruditi avevano Jeanine. Gli intrepidi avevano, noi avevamo lei...Lexa.
La sua fama la precedeva, ovunque. Tutti parlavano di lei. Una splendida ragazza che portava i capelli raccolti dai lati e legati dietro, accompagnati da alcune treccine. Un corpo dalla pelle perfetta, alto e magro ma allo stesso tempo atletico e forte. Si diceva che avesse la forza di un uomo. Una ragazza dalle labbra così rose e carnose, da volerle mordicchiare. Ma quello che di più attirava di lei erano gli occhi, due splendidi e luccicanti smeraldi verdi. Con cui riusciva a stregarti e rubarti l’anima. Con un semplice sguardo riusciva a far tacere tutti.
Lexa, la perfezione. È così che la chiamavano. La ragazza più bella che io abbia mai visto.
“wow” disse la mia bocca per poi rimane spalancata.
Avevo gli occhi fissi su di lei. Incantati da tanta bellezza. Da tanta rarità. Non riuscivo a smettere di guardarla.
Lei diede un occhiata a tutti e disse: “avete scelto di unirvi alla fazione dei guerrieri, a cui è affidata la difesa della città e di tutti i suoi abitanti. Noi crediamo negli atti di coraggio ordinario. Nel coraggio che spinge una persona a ergersi in difesa di un altro.” (*)
Poi fissò me. Con tutte le persone presenti lei fissava me.
E dopo una pausa ad effetto aggiunse “benvenuti nuovi membri degli intrepidi”
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THE HUNDRED DIVERGENT (Clexa & TrisQuattro)
Teen Fiction100 anni fa una guerra nucleare distrusse gran parte della terra. I pochi sopravvissuti detti i fondatori crearono un sistema per mantenere la pace. Le fazioni. Ma un segreto rischia di essere rivelato e di mandare tutto a monte... Quando il mondo d...