(Capitolo 5)

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[ 4 PARTE ]

1 parte: esercitazione con la bandiera 

Eric aveva radunato tutti per un'esercitazione con la bandiera. Consisteva nel dividersi in due squadre, una era il nemico e l’altra erano i soldati. Mentre la bandiera fungeva da ostaggio.

La prima squadra era composta da Clarke e altri ragazzi con Eric. Mentre nella squadra di Quattro c’era Tris e altri ragazzi.

Le due ragazze si guardarono, era la prima volta che le separavano. Era strano, erano sempre state alleate e adesso, anche se per finta, erano nemici. Eric, l’aveva fatto apposta?

Le due squadre si separarono. Mentre la prima doveva nascondere la bandiera, l’altra la doveva trovare.  

Mentre gli altri facevano dei piani, Tris si allontanò, seguita da Quattro.

“dove stai andando?” chiese

“dobbiamo salire in alto, per vedere dove sono” rispose per poi arrampicarsi, ormai senza più difficoltà, su una ruota panoramica.

Seguita a ruota da Quattro.

“non c’è bisogno che mi segui” disse Tris

“sì, invece” disse guardando giù e pentendosene subito

“hai paura dell’altezza”

“già, non sono spider-man”

Tris rise, salendo ancora.

“non ti aiuterò come tu non hai fatto durante l’incontro. Ti sei voltato dall’altro lato...” ma non finì la frase interrotta da Quattro “beh sì, non potevo guardare...”

Tris non capì...

Quattro aggiunse “...per fortuna è intervenuta mia sorella”

“cos...ss...aa?” disse Tris perdendo la presa

Afferrata subito da Quattro. Nella presa la sua mano finì, involontariamente, sotto la maglia.

Si fissarono, le loro bocche erano così vicine.

Tris era in preda ad un brivido lungo la schiena dal tocco delicato e dolce di Quattro.

“stai bene?” domandò

“sì” rispose, poi riprese a salire.

Arrivati in cima si fermò e diede la mano a Quattro per raggiungerla. Adesso erano l’uno di fronte all’altro.

“quindi Lexa è…”

“...mia sorella. Esatto”

“accidenti!”

“cosa?”

“niente. Ho solo fatto una figuraccia davanti a lei e...davanti a te”

“non è così. Sei stata molto coraggiosa”

“già, certo. È strano detto da colui che si è voltato dall’altro lato”

“Tris hai frainteso. Non potevo stare li a guardare mentre qualcuno ti faceva del male, era troppo.” disse e le fece una carezza sulla guancia poi aggiunse “Forse non ti sei accorta che stringevo i pugni dalla rabbia di non poter intervenire”

“purtroppo ero troppo impegnata a farmi prendere a pugni” disse amareggiata

“non succederà più...mia sorella sta già pensando anche a questo”

Tris si accigliò, ma non chiese nulla. Poi disse “scusa...io...non credevo che tu...insomma che io...potessi...” non riusciva a spiegarsi

“lo stesso per me” disse Quattro che aveva capito benissimo

THE HUNDRED DIVERGENT (Clexa & TrisQuattro) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora