Attenzione: in questo capitolo sono presenti scene adatte ad un pubblico adulto
[ 3 PARTE ]
1 parte: addestramento
La prima fase, che prevedeva il modulo fisico, del nostro addestramento era iniziata. Tutti i giorni ci sottoponevano a livelli di stress molto alti. Ci facevano correre per parecchi chilometri, ci facevano fare molti esercizi per aumentare i muscoli e la nostra forza. Loro lo chiamavano riscaldamento. Io lo chiamavo tortura. Quanto è vera quella frase che dice "per avverare i sogni devi faticare" qui da faticare ce n'è in abbondanza.
"Oddio mi serve un attimo" disse la mia amica, di punto in bianco, per poi fermarsi a prendere fiato
"...nessuno ha detto che ti puoi fermare. Se non ce la fai puoi sempre lasciarci, questo non è posto per signorinelle" le propose il tizio col piercing al naso e i capelli ossigenati.
Era lo stesso tizio che avevamo visto il giorno della cerimonia, quando dovevamo saltare dal palazzo. Anche lui ci seguiva nel addestramento e aveva preso di mira la mia amica.
Quando si voltò la tirai per il braccio, costringendola a riprendere. Tutto sotto gli occhi del suo bello, che fece un piccolissimo cenno verso di me.
Dopo il "riscaldamento" iniziarono a farci vedere le prime mosse, di difesa e attacco. Come muovere i piedi, la posizione di difesa. Come sferrare un calcio o un pugno. Come parare i colpi dell'avversario.
È inutile dirvi che né io né Tris eccellevamo in questo. Il corpo a corpo non era tanto semplice come credevo. Devi essere bravo ma soprattutto veloce.
Beh! Ed è inutile dirvi anche che sì, i nostri corpi iniziavano ad assomigliare a quelli di un panda. Eravamo un misto di pelle bianca normale e pelle nera/violacea i lividi.
L'addestramento, ovviamente, prevedeva anche l'uso delle armi. Iniziammo con fucili e pistole. La cosa diventava sempre peggio. Perché dovevi essere veloce con un oggetto pesante in mano. Dovevi imparare a prendere la mira mentre ti muovevi. In piedi, in ginocchio e anche sdraiato a terra. Tutto questo in rapida successione. Com'è che si dice... l'ultimo che preme il grilletto è un uomo morto.
Tris non era molto brava con le armi...
"dai Tris, impegnati. Non l'hai colpito neanche per sbaglio" le feci notare
E io? Beh! Cinque colpi su dieci li avevo azzeccati. Meglio di niente...
Poi si passò al lancio dei coltelli. E si scoprì che li Tris era molto brava.
"però niente male" le dissi
e lei sorrise, continuando a lanciare e facendo centro sul bersaglio.
I giorni passavano in fretta, e la classifica era in continuo cambiamento. Tutti avevano molti più punti di noi. Iniziava ad essere un problema.
La classifica era sotto gli occhi di tutti, anche sotto gli occhi di Quattro e Lexa. Si scambiarono un'occhiata d'intesa.
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Nei giorni successivi...
Lexa decise di prendere parte agli addestramenti, quello che vedeva non le piaceva...
Sempre il tizio con il piercing al naso, approfittò della situazione...
"Eric" salutò Lexa, entrando
"Lexa" l'ossigenato ricambiò il saluto
...e chiamò Tris e l'ultima a saltare sul ring.
Eric, quindi è questo il nome dello stronzo che ha preso di mira la mia amica. Giuro che diventerò forte, e gli darò un pugno che si ricorderà a vita.
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THE HUNDRED DIVERGENT (Clexa & TrisQuattro)
Novela Juvenil100 anni fa una guerra nucleare distrusse gran parte della terra. I pochi sopravvissuti detti i fondatori crearono un sistema per mantenere la pace. Le fazioni. Ma un segreto rischia di essere rivelato e di mandare tutto a monte... Quando il mondo d...