Capitolo 17

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"Lauren esci da questa stanza, che diamine! A parte per le lezioni non esci più nemmeno per i pasti!" Roteo gli occhi e continuo a leggere il libro che ho fra le mani "E almeno rispondi!Stai vegetando da una settimana e l'unica cosa che fai oltre a studiare è leggere quei libri strani che non so nemmeno da dove te li procuri o quando!" Fingo di non sentire. Un leggero bussare interrompe il rimprovero di Dinah, che mi fa ormai ogni giorno, solo tre volte se è molto impegnata "Mi è giunta voce che la grande Jauregui ha preso ad isolarsi...e la voce soave di Dinah che rimbomba per i corridoi, credo confermi il tutto" Alzo di scatto la testa risentendo quella voce che tanto aspettavo "Luce..." Sussurro con un nodo alla gola e con la voce più roca del solito, dovuta al fatto che non parlo da un po'. Ricaccio le lacrime e mi alzo andandola ad abbracciare "Wow, a qualcuno sono mancata davvero tanto" Dice divertita poggiando la testa sulla mia spalla e ricambiando l'abbraccio. "Odio ammetterlo, ma è mancato anche a me il tuo continuo ridire su tutto" Afferma Dinah ed io mi scanso facendo abbracciare anche loro.Quando Madama Chips ci aveva detto, la mattina dopo la partita, che l'avevano trasferita al San Mungo poiché già la sera si sarebbe dovuta risvegliare, ma non l'aveva fatto, ho capito che Camila aveva fatto qualcosa a quella pluffa nel momento in cui l'ha colpita e che quindi quella botta non era così lieve o facilmente risolvibile. Ero terrorizzata all'idea di perdere la mia migliore amica per sempre.

"Laur tutto ok?" Alzo lo sguardo e mi rendo conto di essermi di nuovo persa fra i miei pensieri guardando il vuoto, da quella partita mi capita spesso. Annuisco alla serpeverde e rivado a sedermi sul letto a leggere 'Le origini dei miti inglesi'. Sento le mie due migliori amiche sussurrarsi qualche parola a cui nemmeno presto attenzione, per poi notare con la coda dell'occhio Dinah uscire "Laur" Lucy mi chiama sedendosi ai piedi del letto, ma non le rispondo "Lauren..." Ritenta sospirando e massaggiandosi la testa ancora un po' dolorante. Stavolta sentendola affatica decido di rispondere mugugnando "Ti va di raccontarmi che è successo dopo che sono... che ho perso l'equilibrio" Stringo forte il libro che ho fra le mani sentendo le ultime parole "Puoi fartelo raccontare da Dinah o Ally" Rispondo con tono duro. "Loro non sono te" Risponde semplicemente "Perché ci tieni tanto che sia io a dirtelo?! La scuola ancora ne parla tutta eccitata!" Alzo un po' la voce irritata ed abbasso il libro guardandola negli occhi "Nessuno può dirlo dal tuo punto di vista" Sospiro con la testa fra le mani chiudendo gli occhi "Ho sentito la ragazza che faceva la cronaca descrivere ciò che stava accadendo, quando mi sono girata ti ho vista cadere e senza nemmeno pensarci mi sono catapultata verso di te facendo giusto in tempo ad afferrarti prima che ti schiantassi a terra, ma non ho attutito abbastanza credo, quindi comunque devi esserti fatta male anche a causa mia...- mi interrompo sentendo il mio tono cedere alle emozioni, così mi riprendo e poi continuo-...dopo averti adagiata a terra e lasciata nelle mani della professoressa corsa a soccorrerti, mi sono voltata trovando Camila guardare la scena con un espressione che non sono riuscita a decifrare, ma la rabbia ha preso il sopravvento delle mie azioni, così sono sfrecciata verso di lei fermandomi accanto e afferrandole la maglietta, le ho chiesto delle spiegazioni e lei ha detto..." Riapro gli occhi volgendo lo sguardo verso il libro che stavo leggendo prima "Ha detto che l'ha fatto per vendicare la sua famiglia, immagino " Termina la frase Lucy con mio gran stupore, i miei occhi saettano verso di lei "Come..." All'improvviso una frase letta qualche giorno prima si fa spazio nella mia testa "Si usava trovare un coetaneo preparato apposta ad accompagnare il principe o la principessa per il resto della vita..." Lucy annuisce tristemente "Non è proprio esatto ciò che c'è scritto in quei libri ma...dà un'idea" Mi alzo di scatto e vado verso la finestra così da non trovarmi la ragazza davanti "Su cos'altro hai mentito" Mormoro freddamente, aggettivo azzeccato per il momento "Lauren devi capire che-" La sento alzarsi per venirmi incontro, ma mi volto velocemente guardandola con odio e facendola fermare "Lauren gli occhi..." Abbasso il viso e scuoto la testa facendo tornare i miei occhi al loro colore naturale. "Capisco che sei incazzata perché ti ho tenuto nascoste molte cose, ma mi era proibito parlarne prima che la principessa incontri-" "Lo so lo so, non dirlo!" Si zittisce immediatamente ed io sbuffo, era meglio quando non si comportava da suddita "Adesso che l'ho incontrata, puoi parlarne, no? Anzi, avresti potuto farlo anche prima!" La vedo annuire, così mi risiedo sul letto "Allora comincia a raccontare" Le faccio segno di sedersi di fronte a me e lei lo fa rilassandosi leggermente.

"Molti anni fa, quando ancora la magia era rara da trovare nelle persone, in un piccolo villaggio c'erano due famiglie che, invece, la possedevano...- comincia a narrare guardando attentamente le mie reazioni- entrambe le casate si comportavano pacificamente verso l'altra, sapendo che sarebbe stata una strage se si fossero messe in piede di guerra, soprattutto per il fatto che provenivano da due luoghi completamente diversi e, quindi, avevano delle caratteristiche nei loro poteri contrastanti...un giorno però, una forestiera arrivò al villaggio, richiamando l'attenzione di entrambe le capostipiti delle due famiglie. Quando andarono al punto d'incontro accordato con tale straniera, lei gli riferì della profezia che legava definitivamente i destini delle due famiglie 'Due giovani si vedranno e l'amore fra loro scaturiranno, ma il fato è crudele e non li vuol vedere assieme, così la guerra farà iniziare e per l'eternità continuerà a durare'. All'inizio ci risero su, ritenendola una baggianata e decidendo quindi di non parlarne con le due stirpi per non creare inutili preoccupazioni, ma per sicurezza decisero di comune accordo di vietare ai discendenti rapporti di amore con l'altra famiglia. Purtroppo, c'è sempre qualche ribelle a cui piace trasgredire alle regole- con questo mi fa un sorrisetto, facendomi accennare ad un sorriso- e 15 anni dopo, il nipote della capostipite da cui discendi tu venne beccato rientrare all'alba con i vestiti stropicciati e anche la camera della nipote dell'altra capostipite mostrava...attività, diciamo- a quel punto scoppiamo a ridere entrambe all'immagine e per un attimo sento come se fosse tornato tutto come prima, ma quando ricomincia a narrare, questa sensazione scompare- le due anziane decisero quindi di rincontrarsi in segreto, per cercare di trovare una soluzione per evitare ciò che aveva predetto la straniera anni prima e non finire con un massacro. Non si sa cosa successe esattamente quella notte, l'unica cosa di cui si ha notizia è che la mattina seguente ritrovarono le due anziane signore morte, la sua antenata ghiacciata e la tua bruciata. Da quel giorno, tutti i discendenti, che puntualmente sono coetanei, provano un odio automatico verso quello dell'altra stirpe, almeno fino..." "... a me e lei" Concludo rialzando lo sguardo per incontrare quello della mia migliore amica "E il fatto che io sia una principessa e quindi tu sia la mia..." Cerco la parola adatta, ma lei lo dice al posto mio "Custode" "Eh si, quello insomma, dicevo, che c'entra?" "Il cugino del ragazzo innamorato, per vendicare la sua morte, perché nel frattempo avevano ucciso la coppia innamorata, riuscì a convincere gli spettri a combattere al fianco della sua famiglia, così ottenendo il loro dominio e le loro capacità. Però nel frattempo anche la sorella dell'innamorata si era mossa per trovare alleati, riuscendo così a convincere i draghi che da allora combattono per l'altra famiglia e che donano loro capacità in più, come hanno fatto gli spettri a te nel momento in cui sei nata. I discendenti di questi due ragazzi, vennero chiamati re o regina, poiché erano ricchi come tali ed avevano il dominio delle rispettive creature. Pian piano però, la storia della famiglia e il controllo dei propri poteri andavano a perdersi, poiché a causa della, cosiddetta, guerra tra stirpi era difficile sopravvivere per più di 35/40 anni, quindi insegnare la propria origine, senza interferenze fantastiche inventate da degli esterni, e il proprio autocontrollo era ancor più complicato, così i genitori affiancarono ai propri figli dei coetanei destinati ad accompagnarli ed aiutarli per il resto della vita" La guardo perplessa e lei fa un espressione di pietà "Ti prego non dirmi che devo ridirti tutto daccapo" Scoppio a ridere ed ora quella confusa è lei "No tranquilla mi è tutto chiaro, solo che non capisco, perché io sono più potente rispetto ad un normale purosangue e mi è capitato di riuscire facilmente ad usare la magia senza la bacchetta anche ora che sono cresciuta?" "Beh Laur...queste due famiglie sono state tra le prime ad avere la magia nel loro sangue, oltre ad essere state anche le più celebri, e tra l'altro questo si è mischiato con quello delle creature, da lì i vostri occhi infatti cambiano colore, anche se in genere col tempo il potere si affievolisce di generazione in generazione, ma tu e lei...sembrate avere la stessa potenza delle due anziane signore" "È per questo che mi è così facile imparare incantesimi e volare?" Annuisce "Fantastico, ora ho ancora di più la certezza che posso fare il culo a Mahone" Scoppia a ridere, si alza e mi porge una mano "Andiamo a divertirci?"


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