Il ragazzo camminava svelto, con grosse falcate.
Talvolta perdeva leggermente l'equilibrio e poggiava il palmo della mano sul muro esterno della villa, accanto a lui.
Aveva delle lunghissime e magrissime gambe ed era parecchio alto.
Yuri lo seguiva silenziosa;
il caos e la musica rimbombavano all'interno della casa e si infrangevano sulle pareti, rilasciando un suono ovattato anche al di fuori d'esse.La ragazza era sempre stata un'amante delle feste e spesso si intrufolava, da sola, a feste private senza un invito, solo per riuscire a racimolare dell'alcol e se le andava bene anche dell'erba.
Immersa nei suoi pensieri, spostava con indifferenza lo sguardo, sforzando la vista per poter osservare meglio qualche piccolo dettaglio, per via della mancanza di luce, finché non percepì una superficie dura e setosa, proprio davanti alla sua faccia.
Yuri balzó all'indietro, socchiudendo gli occhi per visionare meglio la figura davanti a sé.
Il giovane che aveva seguito ora era illuminato, minimamente, dalle luci colorate riflesse da una vetrata.
Aveva un viso olivastro, di forma leggermente allungata. Un naso e un taglio degli occhi inusuale, probabilmente non coreano, e due labbra molto carnose.
Ogni ragazza sarebbe rimasta imbambolata a fissarlo ma Yuri distolse lo sguardo, tossendo per spingere lo sconosciuto a parlare per primo.
"Certo" sorrise quest'ultimo in modo sbilenco "non mi aspettavo fossi così".
Yuri lo guardò accigliata mentre aspettava che il ragazzo la smettesse di fissarla da testa ai piedi.
"Non sono qui per flirtare, bambino. Dammi ciò che mi spetta." proferí schietta, allungando la mano, girata con il palmo verso l'alto, davanti a lui.
Il giovane ridacchió, grattandosi il retro del collo, sbadigliando appena.
"Pensi davvero io sia così inesperto e stupido? Ma poi, come ti permetti di chiamarmi bambino quando non conosci nemmeno la mia età?".
Non sembrava seriamente offeso, stava palesemente fingendo la parte del duro e la cosa infastidiva particolarmente Yuri.
"Nulla mi prova che una volta data la dose tu non vada a parlare alla polizia, ho bisogno di..." si avvicinò pericolosamente a lei "...qualcosa di concreto".
La ragazza tese i muscoli dalla rabbia e con uno scatto veloce spinse il ragazzo contro il muro, posizionando la mano affianco alla sua testa (che aveva appena sbattuto provocando un urletto poco virile) e avvicinando il volto a pochi centimetri dal suo.
"Non toccarmi mai più a meno che non sia io a chiedertelo, okay?" proferì rigida, digrignando i denti e scandendo ogni singola parola.
Il ragazzo accennò un sorriso, nonostante il dolore al capo.
"Calmati baby, io v-" una voce e dei passi interruppero il ragazzo e attirarono l'attenzione di Yuri.
La giovane si girò di scatto, incontrando una serie di occhi sconosciuti, appartenenti a figure ancora nascoste nel buio.
"Bammie che sta succedendo? Stai bene? Abbiamo sentito l'urlo e... E non siamo riusciti a bloccarci e siamo corsi qui." il ragazzo posto più avanti abbassò lo sguardo, dispiaciuto e colpevole per non aver rispettato l'accordo stipulato pochi minuti prima.
Era abbastanza alto, con degli occhi dolci e profondi e delle guance paffute e rosate. La colpa però era anche di Bambam, che non aveva resistito alla tentazione di provarci con la bellissima donna davanti a lui.
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Addicted - Jeon Jungkook (BTS)
FanficBts + Got7 Dal testo: La ragazza si stiracchió pigramente sotto lo sguardo scuro dell'uomo nudo al suo fianco. Si sporse per prendere una sigaretta e un accendino. "Ti ho già detto che fumare ti fa male e dovresti smettere" sbuffó lui, contrariato...