Scena smut in questo capitolo. ⚠ Siete stati avvertiti. Yolo. ( ͡° ͜ʖ ͡°)
Uno squillo.
Due.
Una voce calda riempì il silenzio nella stanza di Yuri.
"Pronto?"
Yuri trattenne il respiro e si maledisse per averlo davvero chiamato.
L'interlocutore, stizzito, ripeté la domanda.
"S-sono Yuri." proferì lei dopo poco, aggiungendo anche il suo indirizzo.
Prima che il ragazzo potesse fare domande continuò "Ho bisogno di te. Ora." e chiuse affannata la chiamata.
Se da un capo del telefono c'era una persona confusa ed incuriosita, dall'altro ce n'era una imbarazzata e ferita nell'orgoglio, con la testa immersa nel bianco cuscino e gli occhi ormai secchi dalle troppe lacrime.
Aveva dinuovo agito d'istinto, senza giustificazioni valide e da una parte sperò che la persona con cui aveva appena parlato non obbedisse alla sua richiesta.
Eppure, dopo appena una ventina di minuti, un leggero quanto pungente suono rieccheggió nella stanza, giungendo limpido e inaspettato alla rassegnata ragazza stesa sul letto.
Si alzò e con passo felino raggiunse la porta, osservando l'esterno dallo spioncino.
Sorrise osservando l'ombra davanti a sé specchiarsi e sistemarsi i capelli arruffati, con uno sguardo assonnato misto a preoccupato.
Aprì la porta, spostandosi di lato per far entrare l'alquanto imbarazzato ospite.
Ci furono alcuni minuti di silenzio finché Yuri non richiuse la porta alle sue spalle, facendo voltare verso di lei l'uomo che intanto perlustrava interessato il piccolo appartamento.
Se lo era aspettato proprio così, mentre guidava verso la misteriosa casa.
Un po' disordinato, all'apparenza spoglio ma pieno di piccoli dettagli, freddo e allo stesso tempo accogliente come la ragazza che lo abitava.
Quando incontró gli occhi della proprietaria, strabuzzó i suoi, colpito e preoccupato.
Non erano gli stessi che aveva visto poche sere prima.
Erano freddi, scuri, come se un abisso avesse risucchiato tutto il colore che li animava.
"Yuri...è successo qualcosa? Puoi parlarmene se vuoi..."
Un amaro sorriso veló le labbra della ragazza che ancora non aveva aperto bocca. "Parlare è l'ultima cosa di cui avrei bisogno ora."
Si allontanò, verso una finestra e lo sguardo del ragazzo non poté non squadrare la sua snella figura, coperta solo da una larga t-shirt bianca.
"Non ora, cazzo." pensò, rivolgendo lo sguardo altrove.
Nonostante la stanchezza segnata sul viso della ragazza, il giovane non poté fare a meno di pensare a quando bella fosse, leggermente illuminata dal chiarore della luna.
Cercò di trovare un pretesto per attaccare bottone.
"Uhm" ridacchió, imbarazzato "lo tieni sempre così? Stai cercando di lanciare una nuova moda o ti ha fatto qualcosa di male?" disse, indicando lo specchio distrutto poche ore prima.
Yuri sorrise, di rimando.
"Mi dava fastidio." scrolló le spalle.
"Cavolo, spero di non dartene mai io, allora...non vorrei finire pure io nella sua situazione".
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Addicted - Jeon Jungkook (BTS)
Fiksi PenggemarBts + Got7 Dal testo: La ragazza si stiracchió pigramente sotto lo sguardo scuro dell'uomo nudo al suo fianco. Si sporse per prendere una sigaretta e un accendino. "Ti ho già detto che fumare ti fa male e dovresti smettere" sbuffó lui, contrariato...