Sigaretta condivisa a causa di un'amica superficiale
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Il resto del pomeriggio Rebecca lo passò tra le calde ed accoglienti mura della sua camera. Sola e alle prese con i suoi compiti per il giorno seguente.
Spense il computer con un sorriso sereno e si complimento con se stessa per l'ottima e soddisfacente relazione di scienze riguardo all'atmosfera terrestre. Aveva finalmente concluso quelle estenuanti tre ore completamente dedicate allo studio e si abbandonò allo schienale scomodo della sedia. La sentì scricchiolare, ma non se ne curò abbastanza. Più che altro aveva la testa da tutt'altra parte, oltre ad essere preoccupata per l'eventuale uscita di Egle assieme a Luke è anche, in un qualche modo, in ansia per la sua uscita.
Fortunatamente nel RFC ognuno è libero di uscire quando vuole, l'importante è rispettare il coprifuoco che varia a seconda delle giornate.
Dal lunedì al venerdì esso è fino alle 23, mentre nel weekend fino all'una di notte. Una cosa al quanto buona per i ragazzi che non vedono l'ora di uscire per sfogarsi un po dalla vita noiosa che si affronta nel college, ma Rebecca vorrebbe solo che improvvisamente il tempo a disposizione fosse ristretto. Non vuole uscire con Ashton, non si sente pronta per una cosa simile e ogni volta che guarda l'orologio del suo cellulare è in ansia. Le fa male la pancia e sbatte nervosamente, ed in modo al quanto ritmico, le dita contro il legno scuro della scrivania.
"Becca, ma ancora non ti sei preparata?"
Si volta verso la porta e scorge, con sorpresa, il sorriso luminoso di Egle che entra nella stanza buttandosi a peso morto sul suo letto. Può dedurre dai suoi sospiri felici e dal suo continuo canticchiare canzoni allegre, che l'uscita frettolosa tra lei e Luke sia andata bene.
Egle è davvero felice di aver chiarito con Luke i suoi pensieri. È rimasta sorpresa quando, verso le quattro è venuto in camera sua per invitarla ad uscire per parlare un po. Sono rimasti fuori nel giardino per almeno due ore. Hanno parlato, si sono conosciuti meglio ed ha anche avuto l'occasione di saggiare le labbra del ragazzo.
"Sono le sei e mezza e ha detto che mi viene a prendere verso le otto, quindi non vedo il perché io mi debba vestire."
Si alza dalla sedia per raggiungere il letto dove si trova l'amica, si siede e la fissa mentre Egle sorride come un'ossessa.
"Vi siete baciati.."
Rilascia un sospiro verso la fine della sua osservazione. La guarda preoccupata, non vuole che la sua amica soffra, ma non può certo aiutarla nella sua vita amorosa o nei suoi problemi, al massimo potrà darle degli avvertimenti, ma alla fine sa che verrà a piangere per come l'ha trattata Luke. Un po Rebecca ci spera perché così l'amica potrà finalmente capire con che razza di merda ha a che fare.
"È stato bello."
Egle si alza da letto e si mette seduta affianco all'amica. Socchiude gli occhi e se si concentra riesce ancora a sentire quel sapore dolciastro sulla sua bocca, riesce a percepire la morbidezza di quelle labbra e sussulta leggermente appena ricorda del piercing freddo, ma a tempo stesso eccitante e che rendeva il tutto ancora più completo e perfetto.
"Egle, sta attenta. Lo so che lui ti piace, ma ti vuole solamente usare per i suoi giochetti o addirittura per vincere una scommessa fatta con i suoi amici."
Egle sgrana gli occhi marroni. Non crede alle sue orecchie, Luke non è in grado di fare una cosa tanto meschina nei suoi confronti..no, non sarebbe capace. Lui è dolce, gentile..perfetto.
"Ma cosa vai dicendo? Sei troppo scettica su certe cose."
"Lo dico per il tuo bene, questo lo sai."
Anche se Egle ha la carnagione abbastanza scura, riesce comunque a scorgere un leggero rossore alloggiare sulla sua gote, sapeva che andava a finire così e che tra breve si sarebbe arrabbiata con lei.
"Rebecca tu credi di sapere tutto sulle persone, ma di lui non sai un cazzo!"
La castana sorrise amaramente e strofinò con nervosismo i palmi delle mani contro il jeans, il suo jeans preferito. Lo sapeva e di sicuro se avrebbe aggiunto qualcosa per contraddire le parole dell'amica, Egle sarebbe uscita dalla stanza.
"Egle.."
La ragazza si alzò dal letto e fece segno all'amica di stare zitta, non voleva avere una discussione con lei e specialmente non voleva assolutamente avere una lite con Rebecca, ma le da altamente fastidio quando si comporta così superficialmente. Ogni volta accade sempre la stessa storia ed è stufa di dover pendere dalle labbra e dalle raccomandazioni della castana.
"Vado giù a fumare, se per uscire hai bisogno di qualche vestito puoi anche prendere delle mie cose."
E se ne andò. Quel pomeriggio non aveva manco aperto un libro, ma poco le interessava. Sentiva i muscoli tesi e non riusciva a camminare senza sbattere i piedi contro il pavimento. Avrebbe urlato, ma così facendo avrebbe disturbato la quiete attorno a se, quindi lasciò perdere.
Rebecca, invece, era calma o dava l'apparenza. Comunque dentro di se era turbata. Turbata per il semplice fatto che la sua migliore amica si sia fatta abbindolare da un cretino del genere e anche dai pensieri di Egle. Non credeva pensasse queste cose di lei, la scrittrice sa di essere certe volte estenuante, ma addirittura che le desse così tanto fastidio.. Forse la deve smettere di essere così soffermata su quello che riesce a vedere, magari Luke in un futuro prossimo sarebbe cambiato in meglio. Sospira e decide di fare una doccia per calmare i nervi. In fondo si deve preparare per la sua uscita.
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"Hai da accendere?"
La quiete creatosi attorno ad Egle viene interrotta dall'entrata in scena del ragazzo più odioso che conosce. Liam Payne.
"Da quando tu fumi?"
Liam si siede su di uno scalino e poggia il capo al muro. Lui si rifugia sempre sulle scale antincendio, ma con suo sorpresa ha trovato un'intrusa. Lui voleva semplicemente stare in pace dopo quello che e successo con Zayn. Si passa svogliatamente una mano sulla faccia e si strofina gli occhi, vuole semplicemente una fottuta sigaretta.
"Ce l'hai si o no?"
Egle scuote il capo e prende il pacco di Malboro dalla sua borsa e ne porge una al castano. Lui con un gesto veloce della mano la ringrazia e prende l'accendino dalla tasca dei suoi pantaloni.
"Vieni spesso qui?"
Domanda Egle e prende una sostanziosa boccata d'aria e sposta i capelli da una spalla all'altra, non che le interessi davvero quello che fa Payne, ma le sembra educazione chiedere, in fondo lei è vissuta attorno ad una ferrea scuola di disciplina.
"Quando devo stare da solo a pensare."
Alza lo sguardo e vede il cielo cambiare radicalmente colore diventando di un arancio tenue che diffonde una certa tranquillità, ma essa viene interrotta dal risolino scherzoso della ragazza che si trova ad un gradino più giù di lui.
"Anche io, vengo qui spesso e poi da qui si vede un panorama bellissimo."
E si volta ad osservare l'orizzonte. Certo la natura sarebbe un posto più bello se non ci fossero i palazzi a rovinare il tutto. Una vasta distesa di verde rovinata dalla stupidità delle persone.
"Concordo.."
Il leggero venticello autunnale fa leva sui pensieri di Egle e pensa che forse Liam non sia una persona così tanto sgradevole.
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Lifeline
FanficSente freddo, ma il suo non è un freddo corporeo, no..Lei ha freddo dentro. Sta gelando e l'unico che può riscaldarla è lui. Lui è anche l'unico che la fa sentire male, lui è l'unico che l'ha abbandonata, lui è l'unico che tuttora la ama ed è stato...