(Life on Mars - David Bowie)
30 marzo 1986
12.47
-No, non ti scuso-
-Come no, Ellie! Mi sono solo persa una giornata e ieri sera ero al lavoro... non ho trovato il tempo-
Arrotolai piano il filo del telefono attorno ad una delle dita.
-Mmh-
Trattenevo un piccolo sorriso, mentre implorava perdono per avermi persa di vista al Roxy e non avermi chiamata né essersi fatta sentire in alcun modo per chiedermi com'era andata.
-Elizabeth, dai, ti offro un gelato-
-Mi stai comprando?- ridacchiai.
-Sii- prolungò la vocale in un piccolo lamento.
-Con la panna?-
-Come vuoi, la linea è tua. Raccontami, l'hai fatto cadere ai tuoi piedi?-
-C'era la platinata, e, no, alla fine no, ero sovrappensiero e non ho combinato nulla- mentii piano con un sospiro -sono tornata a casa in autobus e ho dormito-
-Che pigra-
-Non sono un animale notturno- replicai e misi il vivavoce.
-Seh, lo vedremo cara- assunse un tono di sfida e ridacchiai afferrando dalla cassapanca vicino a me tabacco, filtri e cartine.
-Sono la persona più buona e meravigliosa che potresti mai incrociare nella tua vita- affermai ironica rollando la cicca.
-Non ti crede nessuno bella mia-
-Quando andiamo a prendere il gelato?- accesi, anche se ero nel corridoio d'entrata.
-Stasera lavoro-
-Uffa...-
-Ma i Guns dovrebbero essere liberi, se vuoi ti organizzo un incontro a due, tre...- rise piano mentre io quasi mi soffocavo con la seconda boccata.
-Anche no Adry, davvero- tossii.
-Ma chiedevano di te ieri, vuoi deluderli così? Stai fumando? Cerca di non morire-
-Sì, voglio deluderli così. Sì e no, ci sono ancora- mi schiarii la voce.
-Pooovero piccolo Duff- sospirò dispiaciuta.
-Amen- cercai di concludere soffiando il fumo verso il soffitto.
-Bambina cattiva, il karma ti si ritorcerà contro-
Rimasi un attimo in silenzio, chiusi gli occhi e risi senza riuscire a trattenermi.
-Il karma mi si è già ritorto contro- bascicai, ridotta quasi alle lacrime per la strana ironia della vita e per disperazione, mentre il rumore dei freni mi tornava per un attimo alla mente e in un soffio, spariva di nuovo.
Uno sbuffo da parte sua.
-Ok, lasciamo perdere Ellie-
-Mmm, meglio- sospirai, calmandomi e mi appoggiai alla parete con la schiena.
-Sto qui a casa, e domani sono in libreria tutto il giorno, un po' di straordinari non guastano-
Un po' di straordinari o un colloquio per ottenere un secondo lavoro.
-Ti trovo in libreria?-
-A meno di commissioni sì-
Non volevo che sapesse che avevo contattato il proprietario del caffè dietro l'angolo, non ancora per lo meno.
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Elizabeth
Fiksi PenggemarRisi. Risi forte quando seppi che Lui aveva chiesto di me. Soddisfatta, ma non incredula: non avrebbe potuto non precipitare anche Lui e non desiderarmi. Lui... Sarebbe stato capace di riempire la mia vita di Rosso?