~Maggio~
«Nana»
«Cretina»
«Timidona»
«Mostro»
«Schifo vivente»
«Ma quanto sei brutta?»
«Ma non sei ancora morta?»
«Tsk. Sei solo una ragazzina»
«Non dovresti far parte della Teikoku»
«Scommetto che tuo fratello si vergogna di avere il tuo stesso cognome»
«Ma perché esisti?»
«Sei un tornado vivente»
Il sorriso della castana vaccillò, e fece un passo indietro. Quelle parole, le sentiva da tutto l'anno. Allora perché in quel momento le sembravano troppo? Fudou, Kidou, Genda e Sakuma sgranarono gli occhi, sentendo come i tre ragazzi insultassero la minore con così tanta naturalezza.
«Schifo? Tsk. Timida? Sapete dove ve la ficco la timidezza, ora?! Perché esisto?! Esisto per rompervi il cazzo! Perché non sono ancora morta?! Me lo chiedo anch'io. Sarò brutta, sarò bassa, sarò solo una ragazzina... Ma voi siete coglioni e sbagliate su tutto!» urlò Machi, con espressione dura e occhi lucidi.
«Ma su una cosa avete ragione» continuò, facendo un passo avanti, mentre l'anellino che portava da anni iniziava ad illuminarsi.
«Sono un cazzo di mostro. Un fottuto tornado. E vi ammazzerò!»
La ragazza ormai fuori di se, sbattè uno dei tre contro il muro dell'aula, con una forza sovraumana, crepandolo.
Gli altri due andarono in soccorso dell'amico, mentre il quartetto della Teikoku andava dalla castana per calmarla.
«Ignorali» disse Kidou.
«Sono degli scemi, lasciali stare» continuò Sakuma.
«Non valgono nulla» insistette Genda. Solo Fudou non disse nulla, bensì le fissava la mano.
«IGNORARLI? SONO DEI FOTTUTI MESI CHE LI IGNORO! LASCIARLI STARE?! PENSATE SIA FACILE?! NON VALGONO UN CAZZO?! STI TRE UN TEMPO ERANO I MIEI MIGLIORI AMICI E SI SONO SOLO APPROFITTATI DI ME» urlò la giovane Fudou, allontanandosi da loro e lanciando un banco contro Henmi, che lo schivò per miracolo. Il muro si crepò ancor di più, e di certo le continue cose che la minore lanciava contro esso, non aiutavano. Sakiyama e Henmi se ne scapparono, per andare a chiamare un ambulanza e il preside. Infondo, al castano chiaro sanguinava un po la nuca. Ma erano certi che ci sarebbe stato qualcun altro a farsi male, e si sentivano tremendamente in colpa. Per loro erano solo scherzi. Scherzi ideati da Banjō, nient'altro. Non pensavano che la ragazza soffrisse così. Per l'appunto, il rosso non scappò.
«Distruggi tutto, mostro?» chiese.
«Come lui, infondo»
I due Fudou rimasero un attimo basiti, mentre Kidou e Sakuma li guardarono confusi. Genda, semplicemente, sospirò.
«IO NON SONO COME LUI» gridò la ragazza, lanciando l'ennesimo banco contro il ragazzo, che finì nuovamente contro il muro. La crepa crebbe, fino ad arrivare al soffitto.
E alla fine crollò.
Il soffitto crollò su Machi.
L'ambulanza si sentiva da lontano, e ci fu un casino.
Banjō venne portato in presidenza, e sarebbe stato denunciato per bullismo.
Genda e Sakuma salirono sull'ambulanza per restare con Machi, visto che alla scena del crollo, Akio era corso via. Kidou, ovviamente, l'aveva seguito, non capendo la sua fuga.
Sakiyama e Henmi, invece, dovettero parlare con uno psicologo per solo il preside, in quel momento, sapeva cosa.~Giugno~
Machi è in coma, tra la vita e la morte, e non si sa se si sveglierà.
Fine
~Stonewall~
CI SARÀ UN SEQUEL NON MI ODIATE.
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Un Tornado Alla Teikoku ||U.T.A.T.|| #Marten
Fanfiction||Storia speciale per i 300 follower, nonché mia 40esima storia!|| Machi Fudou, chiamata il tornado vivente. Ha i capelli castani, lunghi fino al seno, occhi smeraldo che incantano e un ghigno che la rappresenta. Ha una grande passione per il calcio...