Ricordati Di Essere Felice.•

Casa dolce Casa•

Salgo le scale.

-Cazzo- pensai.

I miei occhi ammirarono tutto questo:

Una meraviglia.
Ma questo è ricco sfondato? O tutte le case di Londra sono così?
Cazzo ne so.
So solo che è tutto bellissimo.

Mi dirigo in fondo al corridoio, ultima stanza a destra.
Apro la porta e mi lavo le mani nel bagno color oro.
Pensai che Marco avesse dei gusti magnifici per quanto riguarda l'arredamento.
Finito il tutto, uscii dalla stanza e richiusi la porta.
Scesi le scale e Marco mi aspettava già di sotto.

•Ti piace?• Mi chiede.

▪Si, hai un ottimo gusto. Complimenti▪ sorrido e mi avvicino a lui.

▪Che buon profumino.▪ aggiungo, cercando di sbirciare ciò che aveva  dietro le sue spalle.

•Allora, siediti e aspetta che ti servo la mia specialità.• mi dice, raggiungendo il tavolo.

Mi siedo.
Era tutto già ben apparecchiato.

▪Secondo me, hai fatto il galantuomo solo per questo piccolo arco di tempo. Da domani, ritornerai il Marco di sempre.▪ gli dico alzando gli occhi al cielo.

•E come sarebbe il "Marco di Sempre"• mi interrompe.

▪Come tutti gli altri.▪ mi sento abbastanza a disagio.

•Se pensi che tutti gli uomini siano uguali, come cazzo farai a trovare l'amore della tua vita? D'altronde sarà uno stronzo come tutti.• la sua voce è rigida e delicata allo stesso tempo.

Incoerenza.
Cazzo. Dovevo evitare.
Rovino ogni cosa.

•Fregatene per il momento. Pasta al ragù fatto in casa. Assaggia e poi mi dici cosa ne pensi.• mi fissa per molto tempo.

Mette i piatti a tavola.
Prendo la forchetta e guardo il piatto per una manciata di secondi.
-Sarà buono.- penso.

Assaggio.

▪Un bravissimo cuoco. Complimenti, è squisita.▪ continuo a mangiare.

Mi fissa e sorride.

▪Tu non mangi?▪ chiedo...

•Sembri un animale.• ride.

▪Ma cosa..▪ lo guardo con molta arroganza.
La sua ironia mi fa incazzare.
A bestia.

Si scusa con me per non essere stato molto chiaro, ma non aveva la minima intenzione di offendermi.
Risolto pure questo inconveniente, iniziamo a mangiare.
Durante tutto il pranzo, le chiaccherate e le risate, non mancano mai.

Trenta minuti per conoscerlo meglio.

•Laviamo i piatti e andiamo a vedere un film?• dice alzandosi.

Faccio un cenno con la testa e lo aiuto con le faccende.

I piatti erano lavati e puliti, quando lui si dirige in salotto e urla:

•Comico, Romantico o Horror?• dice sbattendo qualche cassetto.

▪Romantico non mi va proprio e l'horror di solito si guarda di notte.▪ gli dico mentre mi dirigo verso di lui.

•Scelgo il comico.• sorride.

Come sempre, il salotto era splendido.

Mi ero immersa nei miei pensieri, quando Marco mi fa cenno di raggiungerlo sul divano.
Mette un film bianco e nero con i sottotitoli italiani e quando sono seduta vicino a lui, prende una coperta e copre entrambi.

•Stai bene? Ti piace il film?• mi chiede avvicinando un pò la sua mano alla mia.

▪Si, sto bene. Il film è molto interessante. Ma precisamente, di che parla?▪ sorrido ironicamente.

•Di un ragazzo che incontra l'amore della sua vita. Ma i suoi genitori, non sono daccordo che i due si sposino, così fanno di tutto per impedire il loro matrimonio.▪ ha gli occhi fissi sullo schermo.

▪Molto carino... A Londra, tutte le case sono così?▪ gli chiedo tirandomi la coperta sulle gambe.

•È una casa che posso permettermi. Tutto qua.• mi dice.

▪Beh, è bellissima.▪

•Fa come se fossi a casa tua. Mi raccomando, ci conto ah.• ride.

▪Grazie..▪ gli stringo la mano.

Driin. Driin.
Suona il telefono di casa.

•Scusami.• mi dice.
Lui si alza e va a rispondere.

•Hallo..? My names is Marco.•

E inizia una conversazione con qualcuno di importante.
Alcune parole, riesco a capirle.

Io continuo a guardare il film...
Quando ricevo un messaggio da Cristy che dice:

-Ehy pupa, vedo che ti stai divertendo tanto. Marco è un bel ragazzo e la sua casa, non è da meno. Mi raccomando, divertiti più che puoi. Io qualche volta, salgo a trovarti. Ti amo.
Ps. La scuola senza di te è una vera noia. Rompono tutti le palle. A dopo.-

Le mando un cuore.
La amo.