Cruel

98 10 11
                                    

Chat Noir continuava ad avanzare ed io ad indietreggiare fin quando non mi ritrovai con le spalle al muro senz'alcuna via di fuga. Nel frattempo Chat Noir si mise in piedi e i sui occhi cambiarono colore, divennero bianchi come la neve e le pupille si dilatarono, io più spaventata che mai decisi di non proferire parola ma continuavo a rannicchiarmi. Ero fradicia per via della pioggia ed anche lui, pian piano allungò la mano destra, aveva qualcosa in mano. Era una coperta nera molto lunga. Non capivo il perché di quel gesto.. lui era Chat Noir! Colui che terrorizza Parigi uccidendo persone innocenti ogni giorno! Pensavo però che se non avessi preso la coperta forse Chat Noir mi avrebbe ucciso così decisi di allungare il braccio per prendere la coperta, sempre pronta però a ritirare il braccio in caso che decidesse di attaccarmi. Lui avvicinò leggermente la mano artigliata ed io la mia ma quando le nostre mani erano lontane solo da pochi centimetri qualcosa ci respinse, come una barriera che ci separava, Chat cominciò ad urlare tenendosi ben stretta la mano ed io non capivo cosa fosse successo, solo dopo mi accorsi che i suoi occhi si erano dipinti di un rosso sangue e che le pupille si erano ristette così tanto da poter sembrare una striscia nera sottile, era terrificante.. quello sguardo mi gelava il sangue tanto da rendermi immobile per la paura. Lui mi si avvicinò sempre di più tenendomi quello sguardo terrificante addosso, quegli occhi mi penetravano l'anima, mi facevano paura.. ma nonostante quello non riuscivo a voltarmi.. ero incatenata a quello sguardo che sentivo divorare la mia sanità mentale. A liberarmi fu lui.. ruggendo e ringhiandomi contro come se un leone mi stesse per attaccare ma invece lanciò la coperta verso di me e corse via a quattro zampe per poi presto scomparire nel buio. Quest'ultimi rumori fecero svegliare Alya e Nino che si accorsero della mia assenza e si fiondarono giù per le scale. Mentre Alya e Nino correvano per le scale io sentivo le mie gambe cedere così mi lasciai cadere sulle ginocchia e mi rannicchiai all'angolo del muro coprendomi con la coperta che Chat Noir mi aveva dato. In quel momento non riuscivo a pensare ad altro che gli occhi di Chat Noir non riuscivo a ragionare.. quegli occhi.. quegli occhi.. esprimevano rabbia, dolore, ma paura allo stesso tempo.. non riuscivo a pensare quel che era più giusto da fare in quel momento.. io.. io.. io.. pensavo solo a quello.. anzi.. più che un pensiero.. era quel preciso esatto momento che continuavo a vedere.. come un ricordo in loop.. ma più che un ricordo.. era un incubo.. ma in fondo.. sapevo.. che oltre a terrificarmi.. esprimevano qualcosa di più profondo.. erano come un codice da decifrare.. quello sguardo voleva dire qualcosa.. ed io volevo scoprirlo. Alya e Nino corsero verso la mia direzione con un ombrello arancione, Alya aveva una giacca grigia sulle spalle e Nino teneva l'ombrello coprendo le teste di entrambi. Alya si chinò cercando di attirare la mia attenzione scuotendomi le spalle e schioccando le dita davanti ai miei occhi, in quel momento riuscì a riprendere conoscenza da quell'incubo e finalmente girai la testa verso Alya che mi guardava con fare sconvolto. Posò la mano destra sulla coperta che avevo attorno alle spalle e disse.

"Ma.. questa coperta non è mia.. comunque.. mi spieghi perché cavolo sei qua fuori al freddo sotto la pioggia senz'alcun motivo?" Nino continuò.

"Si Marinette.. dicci.."

"Eh-h.. è difficile da spiegare.."

"Bè.. difficile o no tu ce lo dirai.. ma dopo.. intanto saliamo e ti cambi."

Alya mi aiutò ad alzarmi e pian piano camminammo verso l'edificio per entrare a casa.

Entrati mi fece sedere sul divano, mi tolse la coperta bagnata, mi diede dei vestiti asciutti e l'asciuga capelli. Mi asciugai il corpo ed i capelli e mi vestii con gli abiti asciutti. Dopo questo ritornai nel salone e vidi Alya e Nino seduti sul divano con le braccia incrociate e uno sguardo perplesso.

"Vieni Mari.. credo che tu ci debba spiegare un po' di cose.."

"Siediti.."

"Ok.." mi misi a sedere accanto ad Alya e cominciò a chiedermi delle cose assolutamente normali.. vista la situazione, che avrei chiesto anch'io se fossi stata al suo posto.

My sweet curseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora