Dopo quel.. ormai quotidiano.. orribile spettacolo.. Lei mi lasciò di nuovo il possesso del mio corpo. La prima cosa che feci fu mettermi le mani ai capelli per poi accorgermi che erano inzuppate di sangue e che avevo macchiato i miei capelli.. purtroppo le mani non erano l'unica cosa macchiata da quel miscuglio di globuli rossi.. il mio corpo era pieno di sangue.. compresa la faccia.
"Dovevi per forza fare questo macello?!"
"Ehi Chat.. non te la prendere.. anche per cibarsi ci vuole un certo modo.."
"Potevi semplicemente ucciderla e prenderti l'anima! Fare una cosa veloce!"
"È vero.. ma così.. così è molto più divertente! E poi.. anche per uccidere ci vuole un certo stile"
"Smettila Chara! Basta!"
"Non. Pronunciare. Mai. Più. Quel. Nome"
"OPPURE?! TANTO NON HO PIÙ NULLA DA PERDERE!"
"Avanti Micetto.. sai bene che sono nella tua testa! Sai bene che so tutto di te.. i tuoi pensieri.. i tuoi ricordi.. le tue emozioni.. so che mi odi.. ma è proprio il tuo odio e la tua PAURA che mi fanno diventare ogni giorno più potente!"
"BASTA! SMETTILA! ESCI DALLA MIA TESTA!"
*Con le mani stringe le orecchie.. come per poter evitare di sentirla. Stringe così forte che le unghie perforano le orecchie e urla per il dolore cadendo sulle sue ginocchia*
"Shh... Shhh... Chaton.. calmati.. ci sono io qui con te.. "
*Gli appare Ladybug avvolta da un fascio di luce*
"Ladybug?! M'Lady! Salvami! Ti prego! Non sono io che uccide la gente! Ti prego!"
"Lo so.. lo so.. "
*Si avvicina a lui e si accovaccia per poi poggiare dolcemente le labbra sulle sue senza spingersi oltre*
All'improvviso poggia le labbra sulle mie ma senza fare nient'altro.. quasi come se si stesse facendo desiderare. Bramavo da tempo un suo bacio.. non potevo resistere oltre in quell'inferno dolce come il miele.. (anzi.. dato che si parla di Adrien.. dolce come un croissant al cioccolato ahahha) così con le mani la tirai ancora di più verso di me.. ma subito dopo.. non sentii più il suo braccio tra le mie dita e il calore che sentivo sulle labbra era sparito facendomi aprire gli occhi di scatto.. non trovando più niente. Ladybug era svanita nel nulla.. si era "smaterializzata" proprio tra le mie braccia. Proprio come succedeva ogni volta che tentavo di avvicinarmi a lei. Non avrei più permesso che una cosa del genere accadesse di nuovo.. avevo già perso troppe persone nella mia vita.
M A R I N E T T E P O V ' S
Mentre piangevo avrei desiderato tanto qualcuno che mi confortasse.. e.. stranamente.. il mio desiderio si avverò.. ma non dalla persona che io mi aspettavo.
*Crack* *Sente il rumore di qualcosa che veniva schiacciato provenire da dietro di lei*
*si gira velocemente e nota delle orecchie da gatto con dei buchi e qualche ciuffo biondo ribelle sbucare da dietro il tetto del balconcino*
"Oh no.. no no no no.."
L'unica "arma" che avevo a disposizione era un croissant al cioccolato appena sfornato che mio padre aveva messo su un piattino poco prima che io arrivassi. Pensai che forse con una delizia del genere magari si sarebbe distratto... quindi lo presi e lo impugnai come se fosse una pistola con tutte e due le mani e lo puntai verso la direzione del soggetto.
"I-io.. p-potrei darti questo c-croissant al cioccola-"
Non riuscii neanche a finire la parola che Chat Noir mi saltò addosso finendo sopra di me a guardarmi con quei bellissimi occhi color smeraldo.
"T-ti prego.. no.. non farlo.."
Lui abbassò le orecchie.. abbassò ed alzò la testa incrociando di nuovo il mio sguardo per poi arrossire.. dopo ciò i suoi occhi cambiarono colore.. dal verde ad un rosa confetto. Si alzò velocemente e si "appollaiò" sulla ringhiera del mio balconcino pronto a saltare giù. Non so cosa mi fosse preso in quel momento ma lo presi per il braccio e gli dissi di restare.
"Aspetta! C-cioè.. almeno finisci il croissant.. eh eh.."
Si voltò verso di me e mi sorrise.
"V-vieni.."
Cercai di prendergli la mano.. ma l'imbarazzo mi bloccava.. d'altro canto durante questi ultimi due anni.. Chat aveva sviluppato un fisico molto scolpito.. con un six pack molto evidente e dei muscoli anch'essi molto evidenti come la tartaruga.
Allungavo e ritiravo il braccio cercando di fare qualcosa che il cervello m'impediva. Lui continuava a seguire con lo sguardo i miei movimenti arricciando le sopracciglia perchè non capiva cosa io stessi facendo. All'improvviso prese delicatamente il mio polso.. per poi lasciarlo e prendere la mia mano.. lui arrossì lievemente.. ma io ormai ero diventata un peperone. Cercando di non fare la solita Marinette..lo accompagnai alla sdraio e lo feci sedere.. per poi poggiargli sulle gambe il piattino con il croissant. Lui guardò prima il piattino e poi guardò me con la bocca aperta."Dai.. non mi guardare così.. mi farai arrossire"
Dissi quella gran cavolata non contando però che ero già arrossita da un bel pò. Lo continuai a guardare mentre lui mangiava quel croissant a piccoli morsetti.. come se non volesse finirlo e azzardai a fargli una domanda.. forse.. un pò imbarazzante..
"Ehi Chat Noir.. sai.. ieri tu avevi scritto sul vetro.. Principessa"
All'improvviso smise di mangiare e alzò subito lo sguardo sorridendomi a 32 denti ed alzandosi di scatto prendendo entrambe le mie mani.
"T-te ne.."
"Si? Parla.. tranquillo.. non c'è bisogno di sussurrarlo.. non ti sentirà nessuno.."
"M-mari.. n-no.. p-p-paura.."
"N-no non ho paura.. parla a voce alta.. non preoccuparti.. no ti sentirà nessuno.."
Lui scosse la testa e poi riprese.
"M-mia voce.. p-paura"
"No.. perchè dovrei aver paura della tua voce.."
"No.. tu.. non... volere.. me.. più"
"Non capisco.."
Fece un grande respiro e poi parlò
"La mia voce non è più la stessa.."
La sua voce non era la stessa.. non era affatto la stessa.. erano come la voce di un maschio e di una femmina che si mischiavano e dicevano la stessa cosa.. era.. era come se mi stessero parlando due persone diverse..
"Che ti è successo alla voce.."
Lui abbassò gli occhi e poi li rialzò di nuovo.. incrociando il mio sguardo.
"T-tu.. ti ricordi di me.. vero?"
"In che senso.. tu sei Chat Noir.."
"No.. il vecchio Chat Noir.."
"Bè.. io so.. che.. eri il nostro eroe e che.. soffrivi.. p-perchè L-ladybug.. ti... ti.. ti
.."In qualche modo il rimorso ed i ricordi mi bloccavano dal pronunciare quella parola.. cominciai a singhiozzare.. ma di resistere allo stesso tempo..
"Ti.. rifiutava.."
Dissi quella parola e scoppiai in lacrime.. davanti a lui.. con ancora le mie mani sulle sue e il suo sguardo posato sul mio.
HOlAAAAA! GUYS spero che questo nuovo capitolo sia di vostro gradimento e detto questo vi auguro di passare un buon capodanno a tutti ed evaporo! ZAU!
Alya
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My sweet curse
FanfictionChat Noir...il vecchio supereroe di Parigi diventa un killer spietato che è costretto per colpa di una maledizione a cibarsi di anime per evitare che la maledizione prenda il sopravvento.Un giorno incontra di nuovo dopo molto tempo Marinette una ra...