Tadashi stava cercando di analizzare la situazione. C'era Hinata che, mentre saltellava spruzzando energia e felicità da tutti i pori della sua pelle, lo teneva per il braccio facendolo inciampare svariate volte. Dietro a loro c'erano Tsukishima e Kageyama che sembravano costantemente tirarsi occhiate feroci, senza neanche rivolgersi la parola. Ma come ci era finito? Perché è voluto uscire? Mentre rischiava di cadere grattuggiando l'intera faccia sul pavimento, pensava di aver avuto una pessima idea e che voleva tornare a casa. Finalmente arrivarono al famoso negozio delle "cose a caso" e riuscì a prendere un momento di pausa da tutta l'allegria che trasmetteva il piccoletto, che diciamo, non era proprio in sincronia con il suo carattere. Nel frattempo, mentre Hinata contava canzoni con un inglese discutibile, notò che Kageyama e Tsukishima stavano parlando e, finita la loro conversazione e,dopo l'invito molto "gentile e pacato" da parte di Kageyama verso Hinata di stare zitto, informarono anche i più bassi di ciò di cui stavano discutendo.
《Il piano è questo: io e Kageyama andiamo a prendere i motorini, voi entrate, prendete più cose possibili e appena uscirete ci saremo noi a prendervi per scappare. Yamaguchi viene con me e Hinata con Kageyama》 Spiegò il biondo, nel modo più freddo assoluto.
《Perché devo entrare io a rubare?》 Chiese un Tadashi molto insicuro.
《Perché Tsukishima e Kageyama con il loro sguardo danno troppo nell'occhio. Guardali! Sembrano palesemente delle cattive persone》Rispose Hinata. Non ci fu nessuna reazione da parte dei due più alti perché il gamberetto aveva ragione e sembrava brutto picchiarlo senza un motivo. 《Allora ci vediamo》 Il biondo e il corvino cominciarono a correre verso i motorini. 《Devo farlo per davvero...?》
《YAMAGUCHI, non dirmi che hai paura》
Si, aveva paura,e non poca. Ma cercava di non darlo a vedere per quanto possibile, dato che la sua espressione era tra il "aiuto" e il "è tutto ok" creando quella che sembrava la faccia di un malato mentale. Il gamberetto lo prese per il braccio e lo trascinò all'interno del negozio. Era abbastanza angusto e dentro c'erano milioni di cose: tazze, vestiti, fiori, scarpe, palloni ecc ecc. Non riusciva a riconoscere tutte le cose presenti per quanto fossero bizzarre. 《Tu pensa a questa parte di negozio io vado nell'altra》 il più basso parlava a bassa voce, cercando di non farsi sentire dalla vecchia signora che alla cassa era intenta a giocare al suo numero della "settimana enigmistica". 《Quindi,che cosa devo prendere?》 Al lentigginoso stava man mano crescendo l'ansia dentro di lui. 《Tutto》 fu la risposta dell'altro mentre andava tranquillamente nella sua parte di negozio. Al moro sudavano le mani ed a momenti tremava come una foglia; non era per niente a suo agio in quella situazione. Alla fine raggruppò un po' di cose, da calzini a deodoranti per bagni. Hinata tornò da lui e gli fece un occhiolino compiaciuto. 《Dobbiamo correre adesso?》《Esatto, mi raccomando, non ti fermare》A Tadashi venne quasi il flashback di quando aveva corso come un pazzo accanto al biondo. Si sentì leggermente più sicuro. 《Chi arriva prima è il più bravo》propose Hinata riscaldandosi《3...2...1》
E fu così che iniziò la maratona. Il più basso era una scheggia, velocissimo, sembrava quasi una saetta. In confronto il moro sembrava una tartaruga triste con le lentiggini. Usciti dal negozio la vecchia iniziò a imprecare, ma non per loro, bensì perché aveva sbagliato tutto il sudoku. Trovarono gli altri due compagni ad aspettarli, Tadashi salì dietro a Kei e Hinata dietro a Tobio. Partirono veloci come il vento, per arrivare alla loro meta di sempre:il parchetto lì vicino. Non ci furono complicanze perché appunto,l'anziana signora non aveva notato il furto(aiutato dal fatto che non c'era alcun tipo di allarme antifurto sui prodotti).
《WOW》 urlarono contemporaneamente Hinata e Yamaguchi, ormai diventati amici.
《Siete stati fortunati, di solito la vecchia ci vede sempre ed impreca come una pazza》disse Kageyama invidiandoli dato che, l'ultima volta che era andato lui nel negozio, la vecchia lo ha inseguito insultandolo nei peggio modi possibili.
《Il più bravo sono ioooo》 affermò la piccola carotina orgogliosa della propria impresa. 《La prossima volta però impegnati anche tu, così è troppo facile》
《La prossima volta...?》 Chiese Tadashi a bassa voce.
《Certo, la prossima volta》 si intromise Tsukishima nella conversazione mentre sorseggiava una lattina di sprite comprata ad una macchinetta. Yamaguchi a quella affermazione gli si illuminarono gli occhi, stava quasi per piangere dalla felicità. Era diventato qualcuno di importante per altre persone. E mentre Hinata gli saltava addosso cercando di sollevargli il morale pensando stesse piangendo per la tristezza, Tobio guardava con uno sguardo stranito il biondo. Difatti quest ultimo, sembrava cercasse in tutti i modi di non guardare il lentigginoso negli occhi. Tobio non l'aveva mai visto comportarsi in questo modo con nessun altro. Successivamente si divisero il bottino ricavato e, una volta fatto, il corvino prese Hinata, lo trascinò senza il suo permesso sul motorino e, dopo aver detto un misero ciao, i due si allontanarono veloci. Yamaguchi si mise a ridere per la faccia scocciata di Hinata e per gli insulti che nel mentre rivolgeva al suo rapitore. Stava diventando sera perciò un caldo color rosastro colorò il viso felice di Tadashi. Forse non aveva avuto proprio una cattiva idea a volere uscire quel pomeriggio.Hey bei ragazzuoli!
Scusate il capitolo corto, e con una struttura grammaticale davvero penosa, ma l'ho scritto tipo di sera tardissimo e non ho tempo di riscriverlo. Sono voluta andare sul più soft poiché una persona mi ha detto che così i capitoli sono più leggeri da leggere. Ma ho scoperto di non essere brava a scrivere cose "simpatiche e felici".
Volete anticipazioni riguardo la storia?
Vi dico solo una cosa:
Gotevi il Tadashi di questo capitolo.A presto!
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𝐃𝐞𝐚𝐝 𝐭𝐨 𝐦𝐞🌸||𝘛𝘴𝘶𝘬𝘬𝘪𝘺𝘢𝘮𝘢
फैनफिक्शन"All'alba dei suoi 17 anni Yamaguchi Tadashi, aveva ancora l'usanza di fermarsi ad osservare tutto ciò che era stato e ciò che non sarà mai più. Ogni foto, video, ritratto qualsiasi cosa che avesse a che fare con la madre era scomparso. Come la sua...