1. Il primo giorno

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*drin drin*

Aprii gli occhi e guardai la sveglia.. Segnava le sei e un quarto.

Tirai fuori il braccio da sotto il cuscino, la spensi e andai in bagno.

Fuori dalla finestra si respirava già quell'aria autunnale e ormai, la mattina presto, c'era già un pò di fresco.

Sotto la doccia un insieme di emozioni mi causarono dei brividi.  Ero emozionata e nello stesso tempo terrorizzata per il mio primo giorno di college.. Non sapevo cosa aspettarmi..

Cominciai ad immaginare di avere mille amiche, un ragazzo bellissimo e di essere la più popolare della scuola..

Un getto d'acqua fredda mi fece ritornare alla realtà.

Mi vestii, feci colazione e mi diressi alla fermata del bus.

Durante tutto il tragitto avevo il cuore a mille e la strada per arrivare mi sembró più lunga del solito, allora per cercare di non pensarci, mi misi un paio di cuffie nelle orecchie e cominciai a mandare in ripetizione la mia canzone preferita.

Arrivai fnalmente a scuola.

C'erano tanti ragazzi con lo sguardo spaesato, spaventati ed emozionati, esattamente come me.

Mi guardai attorno e vidi tanti bei ragazzi, ragazze simpatiche ed altre un po meno..

Dall'istituto venne fuori un signore abbastanza basso, grosso e apparentemente severo. Aveva un microfono in mano e ci pregò di avvicinarci tutti vicino al cancello.

Nell'arco di due minuti si erano radunati tantissimi ragazzi e il signore basso e grosso cominciò a parlare: <<Buongiorno ragazzi, mi chiamo Clarl strull e sono il dirigente di quest'istituto. Appena cominceró a chiamare i vostri nomi salite qui su questo gradino>> Disse con tono orgoglioso.

Così fecero tutti man mano che sentivano pronunciare i loro nomi.

Lesse l'nemmesimo nome: <<Amber Mclaren>>

Presi coraggio e mi avvicinai al gradino con la faccia tutta rossa, consapevole di avere tutti gli occhi puntati addosso.

Mentre attendevo che finisse di chiamare il resto della classe, notai un bellissimo ragazzo.. Capelli castano chiari, occhi verdi e poco più alto di me.

Sperai che fosse in classe con me e cominciai a fantasticare su di lui, ma smisi subito non appena il preside smise di annunciare i nomi ad alta voce dicendo che questa sarebbe stata la futura:1º  E.

Inizialmente rimasi un po male capendo che non ero in classe con lui, ma poi mi passó.

Accompagnati da un professore entrammo nella nostra classe, ci sedemmo e cominciammo a presentarci.  Le quattro ore passarono in fretta e, come mi aspettavo, non parlai con nessuno.

Tornai a casa e raccontai il mio primo giorno di scuola ai miei genitori.

<<Allora Amber, hai fatto nuove amicizie?>> Mi chiese speranzosa mia madre.

<<Non ancora>> risposi io, senza far notare la delusione.

Mia madre sapeva quanto fosse difficile per me fare Amicizia. Avevo poche amiche nel mio paese, ma erano le migliori che potessi desiderare e non ne volevo altre.

I loro nomi erano Emily, una ragazza un po all'antica, ma un'amica eccezionale.. Aliah, saggia del gruppo, sempre pronta ad ascoltare e a dare consigli e Megan, quella temeraria a cui piacevano le feste e l'unica che, a differenza nostra, aveva un pò più di successo con i ragazzi.

Quel pomeriggio le inviatai a casa mia, era stato il primo giorno di scuola anche per loro, anche se in istituti differenti.

<<Allora ragazze? Voglio sapere ogni dettaglio di questo fantastico giorno>> Disse Megan con un tono eccentrico.

<<Per me non è stato nulla di che>> Rispose seccata Emily.

<<Tu Amber? Non hai detto una parola da quando abbiamo iniziato a parlare. >> Mi chiese Aliah.

<<A me è andata benissimo. Ho conosciuto molte ragazze e abbiamo già fatto amicizia>> risposi, con la speranza che nessuna di loro si accorgesse che mentivo.

Megan e Aliah abboccarono, ma appena incrociai lo sguardo di Emily capí che non era lo stesso per lei.

Era la mia migliore amica. Come avevo potuto anche solo pensare che non si sarebbe accorta che mentivo?

Fortunatamente Megan cambiò discorso e, tra chiacchiere e risate, si fece sera e le ragazze andarono via.

Io mi misi a letto e sperai che il giorno dopo sarebbe andata meglio.

Gli occhi si fecero pesanti e finalmente mi addormentatai.

O con te, o con nessuno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora