10. I palloncini

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Altri due mesi passarono, la mia vita andò avanti..

Non avevo dimenticato Lucas, non avevo smesso di sentire la sua mancanza, semplicemente mi ero abituata, come tutti..

Il mio rapporto con William andò meglio, continuammo a sentirci e a vederci da amici.

Mancavano pochi giorni al mio diciottesimo compleanno e il profumo della primavera cominciava a sentirsi..

Mi trovavo a scuola a fare matematica.

Ormai, la mia classe, aveva ritrovato il suo equilibrio e, la morte di Lucas, ci aiutó a rafforzare i nostri rapporti.

Ero seduta ad aspettare che arrivasse il professore per cominciare la quarta ora, mentre gli altri erano in piedi a parlare.

Vidi, vicino alla cattedra Jason e Jasmine che parlavano tra loro con aria colpevole, allora decisi di avvicinarmi.

Si azzittirono appena mi videro. <<Allora? Cosa state tramando?>> Chiesi dubbiosa.

<<Stiamo parlando della verifica di domani Amber, ma non vogliamo che ci sentano gli altri.. La classe di William l'ha già fatta ieri e lui ci ha mandato la foto di tutti gli esercizi su watsapp>> Disse Jason contento.

<<Fantastico!>> Esclamai. <<Mandateli anche a me>> Dissi poi con voce più bassa.

Loro annuirono e poi ci andammo a sedere una volta arrivato il professore.

Le ultime due ore furono molto pesanti e io non vedevo l'ora di tornare a casa.

<<Ma Jasmine, che ore sono?>> Le chiesi stufata.

Lei non fece in tempo a rispondere che suonò la campanella.

Uscí dalla classe con Jason e Jasmine e, quando arrivai vicino alla classe di William uscì anche lui.

<<Ehy Amber, aspetta>> Mi disse sorridendo.

Mi raggiunse e poi disse: <<Ti va se sabato andiamo in pizzeria a mangiare una bella pizza con le patatine?>>

<<Certo perché no>> Gli dissi sorridendo.

Uscimmo da scuola insieme e poi lo salutai per andare a casa.

Quando arrivai,  mia madre e mio padre erano seduti in tavola e mi aspettavano.

<<Ciao tesoro, dobbiamo parlarti>> Mi disse mio padre.

<<Si ditemi, mi state facendo preoccupare>> Gli risposi.

<<Ma no piccola tranquilla, tuo padre ha ricevuto un impegno di lavoro in Florida e dovremmo partire oggi e stare la per due settimane>>. Mi annunciò mia madre.

<<Ma mamma, sabato è il mio compleanno>> Dissi.

<<Lo so, infatti volevamo chiederti se tu volessi venire con noi o se volessi rimanere qui!>> Mi disse mio padre

<<Ma si, io rimango qui, ho quasi diciotto anni.. so cavarmela da sola per due settimane. E poi non sto festeggiando il compleanno, ma voglio comunque passare del tempo con gli amici sabato>> Predicai.

<<Va bene tesoro, ora pranziamo.. Noi partiremo domattina presto>> Mi disse portandosi un boccone in bocca.

Annuí e cominciai a mangiare anche io.

Subito dopo salii in camera mia e cominciai a fare i compiti.

Poi presi il cellulare per leggere il messaggio di Emily: Tesoro domani, dopo la scuola, ti passo a prendere.. Andiamo a fare shopping e a farci belle.>>

O con te, o con nessuno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora