Mi ritrovavo di nuovo qui, su questo banco.
Ormai questa vita cominciava ad essere la solita monotonia di ogni anno.
Le ore, cominciavano a farsi sempre più pesanti e passavano molto più lentamente.
Io e Jasmine, ogni tanto, ci scambiavamo qualche parola o ci mettevamo a ridere a causa di un professore che sbagliava a leggere i nostri cognomi. Proprio quando pensai che mi sarei addormentata a momenti, suonó la campanella della ricreazione.
<<Jasmine, oggi non rimaniamo in classe, facciamo un giro della scuola?>> Le domandai.
<<Certo>> Fece un cenno di approvazione.
Uscimmo dalla classe e percorremmo il lungo corridoio. Alla fine di esso trovammo un piccolo atrio, con altre classi e anche la macchinetta delle bevande.
<<Aspetta, vado a prendermi un thè.>> Mi disse Jasmine.
Io le feci un cenno con la testa e mi misi in un angolo.
Mi guardavo attorno..Vedevo tanti ragazzi che non avevo mai visto ed, improvvisamente, venni colta da un senso di imbarazzo. Mi girai verso il muro in attesa che il rossore sulla mia faccia sparisse e, quando mi voltai, il mio cuore iniziò a battere fortissimo.
Incontrai il ragazzo che vidi il primo giorno di scuola e che, da allora, non smettevo di pensare. Ero ad un metro da lui e non riuscivo a non fissarlo.
Fortunatamente, prima che lui potesse accorgersi di tutto, arrivò Jasmine e tornammo in classe.
Non riuscí a concentrarmi per il resto delle lezioni.
Avevo un pensiero fisso in mente. Poco mi importava dell'ora di chimica, la vera chimica era quell'insieme di reazioni che si erano attivate nel mio cuore appena guardai quel ragazzo.
Mi misi a scarabbocchiare un foglio mentre pensavo ancora a lui.
Non capivo cosa ci fosse di strano nel suo sguardo, nei suoi occhi.
Erano verdi e ci avevo visto il mare dentro.
*driin*
Il suono acuto della campanella diede un bellissimo sollievo a tutti.
Presi la mia roba e uscì dalla classe con Jason e Jasmine.
Cominciai a scambiare qualche parola con entrambi, quando ad un certo punto, mi bloccai.
Rividi per la seconda volta quel ragazzo, ma questa volta non era solo, parlava con un altro ragazzo che, peraltro, era il mio compagno di classe con il quale avevo anche scambiato due paroline.
<<Lo conosce!>> Esclamai urlando.
Tutti mi guardarono e, quando me ne resi conto arrossì.
<<Che ti prende Amber?>> Chiese stranita Jasmine.
Non le risposi.
Salutai Jason, presi la mano di Jasmine e la portai in fretta fuori dalla scuola impegnata a seguire con lo sguardo quel ragazzo.
La mia fatica fu vana. Appena varcata la soglia della scuola lui sparí in mezzo ai tanti studenti.
Jasmine si liberò dalla mia presa e mi disse nervosa <<Ma insomma, sei impazzita?>>
La guardai disperata <<Ascolta Jasmine, hai visto quel ragazzo che parlava con Lucas?>> chiesi speranzosa.
<<Si e allora?>> Mi rispose.
<<So che ci parli con Lucas e mi chiedevo se.. Insomma.. Se potevi chiedergli come si chiama quel ragazzo con cui parlava. È da giorni che lo penso. Però non so assolutamente nulla su di lui.>> Le dissi con tono implorante
<<Va bene, vedró che posso fare>>
L'abbracciai in segno di gratitudine e mi diressi verso il bus.
Arrivata a casa sentí un profumo buono provenire dalla cucina.
<<Che Buon odore! >> Esclamai ispirando il profumino.
<<Tua mamma ha fatto la focaccia spinaci e ricotta>> Disse altrettanto felice mio padre.
Vidi mia madre uscire dalla cucina con la teglia fumante, ci sedemmo a tavola e cominciammo a mangiare.
<<Allora Amber, com'è andata?>> Domandò mia madre con la bocca piena.
<<È andata bene mamma, ho conosciuto più o meno tutti i miei compagni.. Sono molto simpatici.
E poi oggi, abbiamo avuto l'ora di chimica.>> Dichiarai non troppo felice.
<<Ah si? Allora? Voglio una tua opinione sulla materia>> Disse curioso mio padre.
Aspettai di mandare giù il boccone prima di rispondere e poi dissi <<Siamo ancora all'inizio e già mi sembra complicato>>
Scoppiammo tutti a ridere e finimmo tutta la focaccia tra le risate.
Mi alzai da tavola e salii in camera.
Oggi ci avevano dato dei compiti e volevo finirli il più presto possibile.
Mentre risolvevo un problema di matematica sentii il telefono squillare. Era un messaggio di Jasmine
*Ho parlato con Lucas, mi ha detto che quel ragazzo si chiama William Hamayn ed è un suo vecchio amico.*
<<William Hamayn>> Ripetei mille volte ad alta voce.
Non avevo nessuna intenzione di dimenticare il suo nome.
Ripresi il cellulare e chiamai Emily.
<<Ehy Abmer, che succede>> Rispose seccata.
<<Ho conosciuto un ragazzo oggi a scuola>> Le dissi.
<<Cosa?>> Urlò rompendomi il timpano.
<<Spiegami tutto ora.>> Continuò urlando.
<<Si chiama William Hamayn, viene alla mia scuola, ma non ci ho mai parlato. >>
<<È fantastico>> Esclamò entusiasta.
*Emily, vieni a darmi una mano in cucina*
Sentii in lontananza questa voce nel telefono.
<<Eh Amber, ti richiamo>> Riattaccó senza darmi il tempo di salutarla.
Erano le 20:30 quando finì i compiti, scesi giù a cenare anche se non avevo molta fame.
Nella mia mente non facevo altro che rivedere quegli occhi verdi. Non sapevo niente di lui oltre il nome ma giuro, sarei potuta morire in quegli occhi. Mi affrettai a finire il cibo nel piatto, andai a lavarmi i denti e, dopo aver messo il pigiama, andai a letto.
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O con te, o con nessuno.
Teen FictionAmber e William sono due ragazzi con una vita apparentemente tranquilla. Strade diverse, interessi diversi e soprattutto, caratteri totalmente differenti. Lui leggermente montato, il classico ragazzo "bello e impossibile" simpatico e socievole. L...