Capitolo 1

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Dicono che una volta che tocchi il fondo puoi solo risalire, che gran cazzata.

Soprattutto perchè questo fondo sembra non arrivare mai, tu continui a cadere e cadere, affondando sempre più nel mare del dolore, senza mai vedere un barlume di speranza, o anche solo una mano pronta ad afferrarti e a farti risalire in superficie, in modo da ricominciare a respirare. A vivere...già, a vivere.

Guardo le persone che camminano vicino a me e penso a quanto siano ridicole e ingenue, ridono e scherzano senza sapere che questo non è neanche il mondo che credono che sia. Da dove dovrei iniziare? Chi sono? Ora non lo so nemmeno più io...

Mi chiamo Clarke Griffin, nonostante io abbia 21 anni frequento ancora l'ultimo anno di liceo, già.. sono stata bocciata giusto un paio di volte, odio la scuola. Vivo da sola con il mio anziano nonno, l'unica persona rimasta della mia famiglia. Che parola strana, "famiglia"... e pensare che io ce l'avevo un tempo, una mamma e un papà. Non potevo chiedere di meglio, eravamo un sacco felici insieme, anche se la nostra non era una famiglia come tutte le altre. Avete presente le favole e i racconti del terrore che sono sui libri? Vorrei poter dire che si limitano a restare scritte in essi, ma non è così.

Non so se sapete cosa sia un licantropo, o se lo sapete non so quanto sia veritiera la versione che conoscete voi, in ogni caso vi farò una piccola presentazione. Si diventa licantropi una volta raggiunta la maggiore età e per via ereditaria, oppure per uno strano scherzo del destino. E' molto diverso dai libri o dai film in cui si vede il classico lupo che ulula alla luna piena, mi viene da ridere solo a pensarci

. Queste persone possono trasformarsi in lupi quando più lo ritengono opportuno e più o meno tutte appartengono ad un clan, un branco, a capo del quale si trova il lupo alpha. La trasformazione c'è chi la vede come un dono, c'è chi la vede come una maledizione, oppure c'è chi come me cerca di ignorare i fatti e di rimanerne fuori il più possibile. Ma non è stato sempre così. I miei genitori erano entrambi licantropi, mio padre era addirittura il lupo beta, il secondo in comando.

I Griffin godevano di un certo rispetto all'interno del clan ed erano ben voluti da tutti, soprattutto dai Woods, la famiglia del lupo alpha, grande amico di mio padre. Nel branco c'erano anche appartenenti di altre famiglie e tutti vivevano in una enorme casa nel bel mezzo della foresta di Vancouver. Ho dei ricordi sbiaditi di tutto ciò, anche perchè ero piccola all'epoca, però mi ricordo che ogni tanto i miei genitori mi portavano con loro alla "casa base", così la chiamavano. Tutte le volte che mettevo piede nella radura respiravo a pieni polmoni e mi godevo il panorama mozzafiato che solo la foresta poteva regalare. C'erano anche altri bambini ogni tanto e spesso giocavamo insieme, ma quando ero sola mi divertivo a suonare il pianoforte con mia mamma o a cercare di prendere la coda di papà quando si trasformava, a volte lo faceva solo per me. Amavo i miei genitori e amavo quel posto, già... amavo...

Il tempo dei giochi infatti era ben presto destinato a finire. Un giorno, poco prima della vigilia di natale, tutti i lupi del clan guidati dall'alpha dovettero precipitarsi a fronteggiare un attacco proveniente da un clan nemico. Lupi contro lupi direte voi...beh non proprio. Il branco nemico sarà stato composto da un centinaio di licantropi, ognuno dei quali era stato dotato di strani e oscuri poteri, tutto grazie a Mordek, un mago potente. Non si sarebbe fermato fino a quando ogni singolo clan non fosse stato annientato,per aumentare la sua sete di potere. Anche il clan dei miei genitori aveva un mago, ma le sue capacità erano niente comparate a quelle di Mordek. Lo scontro durò parecchie ore, il nostro clan riuscì a respingere l'offesa nemica, ma pagò con la vita di tutti i suoi componenti.

Quella mattina non sapevo che non avrei più rivisto i miei genitori, avevo otto anni. Da quel momento la pace sembrava essere tornata in tutta la zona e il clan provò a ricostituirsi con nuovi elementi.

Per quanto riguarda me, non misi più piede nella radura, iniziai a chiudermi sempre più in me stessa, potendo contare solo sul supporto del mio caro e vecchio nonno. Ora sono qua, 21 anni di rabbia e dolore, 21 anni durante i quali mi sono ripromessa di non avere più niente a che fare con quel mondo che mi ha privato di tutta la mia felicità. 21 anni e per fortuna non sono anche io un licantropo.

The wolf's breathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora