Capitolo 5

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Non dovrebbe mancare tanto, almeno spero.

Il paesaggio è sempre più verde, non passano tante macchine da queste parti anzi, le uniche presenti sono la mia e il pick-up grigio davanti a me a quanto sembra.

Le mani picchiettano il volante impazienti, sono nervosa. Perchè mai Clarke? Stai solo andando nella tana del lupo, letteralmente. Magari un po' di musica alla radio è quel che ci vuole in quesi casi. L'accendo sulla prima e unica stazione che c'è, stranamente la canzone si sente abbastanza bene e la frequenza non è disturbata. Cerco di rilassarmi il più possibile sul sedile, non facendo particolarmente caso ai brani che passano per radio, anche se ad un certo punto uno in particolare cattura la mia attenzione...

...I want to hide the truth

I want to shelter you

but with the beast inside

there's nowhere we can hide

No matter what we breed

we still are made of greed

this is my kingdom come

this is my kingdom come...

Fantastico, veramente fantastico, ora ci si mette anche la radio.

...When you feel my heat

look into my eyes

it's where my demons hide

it's where my demons hide

don't get too close

it's dark inside

it's where my demons hide

it's where my demons hide...

"Mi state prendendo in giro?" Okay Clarke mantieni la calma, non iniziare a dare i numeri. Non faccio neanche finire la canzone, spengo tutto, non ho bisogno di innervosirmi ulteriormente.  Ma quanto manca?

Ogni tanto vedo Lexa guardarmi dallo specchietto retrevisore della sua macchina, una volta mi ha anche sorriso, come se questo mi potesse aiutare. Alcune gocce cadono sul vetro, guardo il cielo, non promette niente di buono, tra poco scoppierà un grosso temporale, è sicuro. Bella giornata insomma.

Adesso siamo nel bel mezzo della foresta, nessuna strada, nessuna carreggiata, per un pick-up non ci sono problemi immagino, ma la mia macchina...beh diciamo che non è abituata a tutto questo. Il terreno è impervio, ha iniziato anche a piovere forte e ho paura di rimanere bloccata nel fango da un momento all'altro. Qualche metro più avanti inizio a vedere una specie di sentiero, finalmente! Lo percorriamo per una ventina di minuti almeno, fino a quando vedo Lexa mettere la freccia a destra, la seguo. Poco dopo ci troviamo di fronte un grosso cancello in ferro battuto, ho il cuore a mille, ci siamo.

Come se sapesse del nostro arrivo, questo si apre e, lentamente, entriamo.

Il paesaggio che mi trovo davanti è a dir poco spettacolare, una radura vastissima circondata da alberi domina la scena ed effettivamente trovo superflua la presenza di un cancello in questo contesto, anche perchè non c'è alcun tipo di recinzione. Non facciamoci ulteriori domande, grazie.

Nonostante il tempo non sia dei migliori ora, devo dire che la bellezza di questo posto è rimasta immutata nel corso degli anni, ma solo una cosa è cambiata: la casa. L'edificio è molto più grande di come me lo ricordavo e ha un aspetto decisamente più moderno. A mamma sarebbe piaciuta, lei adorava questo genere di cose.

The wolf's breathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora