69 - parte uno.

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[Capitolo piuttosto... hot (o almeno, ci proverò a scrivere qualcosa di decente per voi bambine birbantelle eheh). Non l'ho fatto a posta, ma questo è proprio il capitolo 69...]

Sofia's pov
Un brivido percorse tutta la mia spina dorsale.
È possibile che un uomo come Jimin mi faccia questo effetto?
Ogni suo sospiro, ogni suo bacio, qualsiasi cosa lui facesse o dicesse, era splendidamente perfetto.
E quindi sì... ero pronta.
Sentivo che era lui il ragazzo che avrei voluto avere al mio fianco per tutta la mia vita.
Mi feci coccolare dalle sue delicate mani, che esplorarono il mio corpo come se non l'avessero mai visto.
Finché, con molta foga, cominciò a baciarmi, a tenermi stretta. Le nostre lingue si intrecciarono, e danzavano armoniosamente tra loro: era come se i nostri visi fossero una cosa sola.
Mi prese le mani, e piano piano le portò alla sua cintura, obbligandomi a toglierlela.
In men che non si dica, era già in boxer, e gli occhi mi caddero proprio... lì, dove una strana 'protuberanza' si mostrava.
Io arrossii, e lui non fece altro che notarlo, e senza troppe esitazioni, mi stampò un bacio sulle labbra.
"Non vorrei metterti a disagio, ma... adesso dovresti spogliarti anche tu."
"Oh sì, scusami." dovevo dirgli che quella era la mia prima volta in assoluto, ma mi mancava il fiato, non riuscivo a sputare nessuna parola.
"Sofia, che c'è?" mi guardava, perplesso dal mio viso turbato, ma sembrò capire subito.
"È la tua prima volta?" mi chiese, accarezzandomi una guancia.
Io annuii, timidamente.
"Oh beh, non preoccuparti. Tu segui quel che faccio io, andrà tutto bene, non aver paura." il suo sorriso dolce mi rassicurò.
In poco tempo, tornammo all'atmosfera di pochi minuti prima.
Jimin, in due secondi, mi sfilò la maglietta, lasciandomi solo in reggiseno.
Di istinto, mi coprii con le braccia, imbarazzata, ma lui delicatamente fece per abbracciarmi, sussurrandomi: "Sei perfetta, non c'è bisogno che ti nascondi."
Le sue mani erano ferme lì, al ferretto del reggiseno, aspettando un mio cenno di approvazione.
"Sei sicura di volerlo fare?" mi fissò, con gli occhi ben spalancati.
Annuii, decisa.
Quello era il momento, il nostro momento.
Sapevo che Jimin aveva avuto altri rapporti prima di questo, sapevo che lui ormai era 'esperto' in questo ambito.
E io mi fidavo di lui, e sapevo che sarebbe andato tutto per il meglio.
Qualche attimo dopo, i nostri si unirono, lasciando spazio all'amore e all'esigenza di scoprire qualcosa in più su di noi, sui nostri corpi.
Era stato un passo in più, che prima o poi avrei dovuto affrontare, e quel giorno era arrivato: credevo che Jimin fosse la persona giusta.

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Stanchi, ci sdraiammo sul letto; io, appoggiando la testa sul suo petto nudo.
"Sofia..." disse, con un fil di voce.
"Si?"
"Ti amo."
"Io no." ridacchiai.
"Ti sembra ora il momento di scherzare? Io sono davvero serio." esclamò, sembrando offeso, facendo il broncio.
"Uff," sbuffai "sai che scherzo! Ti amo da impazzire."
"Che cattiva che sei!" cominciò a stuzzicarmi con del solletico, fino a che non ci addormentammo, ignari delle conseguenze.

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Spazio autrice.
Per i più curiosi: anche se non l'ho scritto, è chiaro che abbiano usato i preservativi, anche se mi piacerebbe vedere dei mini Jimin😌💜
Non sono brava a scrivere 'cose'
dettagliate >\\<.
PERDONATEMI.

@ParkJimin ha iniziato a seguirti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora