Martedì mattina, Alec si svegliò senza la febbre. Si sentiva molto meglio, perciò decise di andare a scuola con Isabelle e Jace. Durante il tragitto verso la scuola, mandò il buongiorno a Magnus.
Alec: Buongiorno!
Dalla sera prima, Alec si sentiva molto più vicino a Magnus, come se tra i due fosse nato un legame più forte.
Notando che Magnus non rispondeva, Alec rimise il telefono in tasca. Quando arrivarono a scuola, Alec si diresse subito alla classe in cui aveva lezione alla prima ora e si sedette negli ultimi posti. La classe era ancora vuota.
Prese il telefono sperando di vedere un messaggio da Magnus, ma non arrivò.
Attese fino al suono della campana, ma ancora niente.
Alla fine della prime due ore, Alec decise di andare in bagno e controllare se Magnus aveva dato segni di vita. Uscì dalla classe e si chiuse nel bagno dei maschi, prendendo il telefono dalla tasca.
Nessun messaggio da Magnus.
Alec: Mag? Stai bene?
Alec: Perchè non rispondi?
Alec: Inizio seriamente a preoccuparmi...
Alec: Scrivimi appena puoi...
Con quell'ultimo messaggio, uscì dal bagno e si diresse verso la classe.
Non prestò attenzione a nessuna delle lezioni che seguirono, e alla fine dell'ultima ora uscì velocemente dalla scuola senza aspettare sua sorella e il suo migliore amico.
Corse velocemente a casa, cercando di non pensare al fatto che Magnus ancora non aveva risposto a nessuno dei suoi messaggi.
Arrivato a casa, si chiuse nella sua camera. Lanciò lo zaino sul pavimento e si lanciò sul letto.
Alec: Magnus, se è uno scherzo non è divertente...
Aspettò ancora un'ora, ma non avendo nessuna risposta fece l'ultima cosa che avrebbe mai pensato di fare: decise di chiamarlo.
Compose il numero e portò il telefono all'orecchio.
Ad ogni squillo il suo cuore batteva sempre più velocemente.
"A-Alexander?" chiese una voce debole e a malapena udibile.
"Magnus..." rispose Alec tirando un sospiro di sollievo. Almeno aveva risposto!
"La tua voce è proprio come me la aspettavo..." disse Magnus, a voce un po' più alta.
"Mi hai fatto preoccupare, idiota! E' da tutta la mattina che ti mando a messaggi e tu non rispondi! Dove diavolo sei finito?" chiese Alec, ignorando il suo commento.
"Eri davvero preoccupato per me? Mi dispiace averti fatto stare in ansia per tutto il giorno, è solo che ieri notte non sono riuscito a dormire e mi sono addormentato solo questa mattina. Stavo dormendo, non rispondevo per questo. Mi sono appena svegliato..."
In quel momento Alec si sentì incredibilmente stupido per essersi preoccupato così tanto per niente.
"S-scusa... I-io... E' solo che sono abituato a parlare con te ogni mattina, e vedendo che non rispondevi ho pensato che ti fosse successo qualcosa..."
"Alec?"
Sentendo pronunciare il suo nome da Magnus, un brivido gli percorse la colonna vertebrale.
"Sì?"
"Nessuno si è mai preoccupato così tanto per me... Sei speciale, non immagini nemmeno quanto. Grazie..."
"Mag?" chiese dopo qualche attimo di silenzio.
"Sì?"
"Anche tu sei speciale..."
Entrambi stavano sorridendo in quel momento.
"Sai che domani ci vediamo, vero?"
"Non potrei mai dimenticarlo."
"La mia domanda di oggi è pronta, se vuoi sentirla."
"Certo, dimmi."
"In una scala da uno a dieci, quanto ti sei preoccupato per me oggi?"
"Dieci, decisamente."
"Mi dispiace averti fatto preoccupare per niente, ma almeno ho sentito la tua voce."
Alec arrossì.
"Anche io ho la mia domanda. Non ti capita mai di sentirti solo, in quella casa?"
"Ogni giorno. Ma spero che presto ci sarai tu a tenermi compagnia."
"Mi stai chiedendo di venire ad abitare con te?"
"Non ora, ma in futuro. Mi renderesti l'uomo più felice a questo mondo."
"Nulla mi renderebbe più felice di passare le mie giornate con te."
Passarono il resto della serata a parlare, entrambi in ansia per il giorno dopo, in cui finalmente avrebbero potuto vedersi dal vivo.
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Ascolta il tuo cuore; Malec
FanficAlexander Lightwood è un ragazzo di 18 anni, timido e riservato, che vive a New York e frequenta l'ultimo anno di superiori. Magnus Bane è un ragazzo di 19 anni, estroverso ed eccentrico, e anche lui frequenta l'ultimo anno di superiori a New York...