"sporcami ancora michael" sussura, seducente.
"amami michael" ho gli occhi lucidi.
"non ferirmi più" mi sfida supplicandomi quasi.
"fammi tuo ancora ancora e ancora"
appoggio le mie mani sui suoi fianchi, abbracciandolo dolcemente.
io, michael, sto facendo cose classificabili come dolci.
terribile. contro la mia natura.
se non fosse che si tratta di luke.
con lui è tutto meno dannato, tutto più angelico.
"prometto solennemente di non ferirti più, oh e luke? ti amo tantissimo, da sempre. l'amore mi spaventa, ma perderti di più"
ancora ancora ancora.
ripetimi ancora che mi ami luke.
ne ho bisogno.
le anime dannate e rotte e peccatrici come me non ne hanno bisogno.
ma io si.aggiustami luke, ricomponi i miei pezzi distrutti ed andati ormai.
ho bisogno di te, dei tuoi baci, della tua mente.
sono sotto il tuo controllo.
ed improvvisamente, sono un po' meno dannato, un po' meno solo, un po' meno folle.
l'inno della festa numero uno che rimbomba nella stanza.
ma non lo sento molto nostro.
"maybe I just wanna be yours" sussurro piano al suo orecchio, dei brividi si formano sulla sua pelle.
"sei mio mikey.
dillo che nessuno ti fa sentire come ti faccio sentire io.
dillo che nessuno è stato mai la tua eccezione.
dillo che nessuno ha mai avuto l'onore di essere sporcato da te.
dillo che nessuno ha mai peccato con te." la sua voce mi incasina il cervello.
baci su baci, amore su amore.
è mio, ancora una volta.
sta attraversando una metamorfosi.
dal bianco al grigio e dal grigio al nero.
nero non lo sarà mai completamente, quello sono solo io.e non mi ero ancora accorto che il vero cambiamento lo stavo facendo io.
mi era mai successo di amare? di sciogliermi così sotto lo sguardo di un angelo?
no, ed ho paura, ma è tutto meno complicato con luke.
lui infondo sarà sempre quel piccolo miracolo che mi ha salvato dalla monotonia e dal masochismo.
l'inno della festa numero uno è ancora qui.
ho perso il controllo, l'inno della festa numero uno sembra non finire mai.
r u mine?