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Passano tre giorni tranquilli, non vedo Fabrizio e grazie a dio non ho lezioni con Stefano.
Però ovviamente il mercoledì deve scompigliare questa tranquillità.
Oggi ho lezione con Stefano e dobbiamo provare la cover di Pensa... che abbiamo deciso che canterà in puntata CON FABRIZIO e che quindi passerò tutto il pomeriggio CON FABRIZIO.
Non voglio assolutamente vederlo perché so già che fra noi regnerà il disagio assoluto, ne voglio stare con Stefano che è un maniaco, cosa che però rende Fabrizio essenziale durante le prove.
Perchè dev'essere tutto così complicato?

Sono le 15:00 e sono in sala prove che aspetto sia Stefano che Fabrizio, sperando vivamente che si presenti prima il secondo.
E ovviamente non va così:
Stefano entra nella saletta ed inizia subito a fissarmi col suo saccente modo di fare.
<ciao> mi fa con tono arrogante.
Non rispondo e faccio finta di essere indaffarato nel sistemare spartiti che trovo sul leggio del pianoforte.
Poco dopo arriva Fabrizio, che entra e vedendo Stefano cammina verso di me, si abbassa e mi bacia la guancia:
<ciao amore>
<ciao> gli sorrido io, per poi essere interrotto da Stefano che da due metri di distanza ci fissa:
<ciao anche a te Fabrizio>
<ciao> risponde il moro secco per poi sedersi fra me e lui.
Afferra una chitarra ed inizia a suonare un giro di accordi:
<Vai Stefano, parti quando vuoi, sentimo che sai fa'>

Stefano canta con Fabrizio l'intera canzone fino all'ultima parola.
Finita l'esibizione do il mio sincero giudizio:
<mhh... Stefano non ci stai mettendo abbastanza grinta. Fabrizio ci mette tutto il cuore, te no>
<Fammelo sentire tu allora come si canta> mi risponde lo studente irritandomi molto.
<va bene> mi giro e poso le dita sui tasti del pianoforte e con uno sguardo Fabrizio mi da l'attacco ed inizio a cantare con lui.
Le nostre voci si fondono perfettamente in una melodia stupenda che mai fino ad ora avevo ottenuto con altri cantanti.
Entrambi ci esprimiamo con una grinta pazzesca, entrambi abbiamo i brividi sulle braccia ed entrambi ad occhi chiusi siamo immersi totalmente nella canzone.
Suonato anche l'ultimo accordo ci guardiamo e Fabrizio, come me, ha un espressione mista fra lo shock e la meraviglia.
Nessuno dei due si aspettava una tale meraviglia uscire dall'unione delle nostre voci.
<Okay> Stefano richiama la nostra attenzione, portandoci a guardare lui.
Proviamo per il resto del pomeriggio senza che niente di particolare avvenga, fino a che l'orologio non segna le 19 e finalmente Stefano decide di andarsene.
Appena varcata la porta però riapre bocca:
<Ermal vieni fuori un attimo, ti devo parlare...>
Fabrizio fa per alzarsi e mandarlo via ma io lo fermo con un cenno della mano.
<è tutto apposto Bi'... vado>
<okay...> bofonchia lui in risposta guardandomi uscire con il ragazzo.
<Ermal... mi spiace veramente tanto per quello che ho detto e fatto. Sono stato proprio uno stronzo... se non maniaco . Scusami tanto. Vorrei ricominciare con te, sempre che tu voglia> mi fa Stefano appena fuori dalla stanza.
Infondo chi sono per non dargli una seconda possibilità?
<okay Stefano... va bene possiamo ricominciare>
<grazie Ermal... scusami ancora>
Mi carezza la guancia e se ne va.
<ha fatto il bravo?> mi chiede Fabrizio.
<si... voleva una seconda possibilità>
<e gliel'hai data?>
<si>
<nun dovevi... quello nun me piace>
<Bizio, bisogna darle le seconde possibilità... non fare il fidanzato geloso eh>
<non sia mai... fai quel che vuoi Gigi>
Ridiamo ed usciamo dagli studi, arrivando al parcheggio.
<famo na sigaretta?> proporne il moro, ottenendo il consenso con un mio cenno di testa.
<parlami un po' della tua famiglia... se vuoi> gli chiedo io discreto.
<nun semo niente di che... mi madre e mi padre sono sempre stati innamoratissimi e m'hanno educato ad amare... peccato che con mia moglie non abbia funzionato...>
<è successo qualcosa... se posso chiedere?>
<m'ha tradito... e il bello è che l'ho colta proprio con le mani nel sacco, ancora adesso se ci penso...> gli scivola una lacrima sulla guancia, che scaccia prontamente via con la mano.
<scusa... non dovevo chiedere>
Lo abbraccio, ma proprio mentre sto per stringergli ancora di più i fianchi mi interrompe.

Dentro ad un abbraccio | MetaMoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora