Parte 24

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Nella stanza c'era solo silenzio, a malapena si sentiva il rumore dei nostri respiri, il suo calmo e il mio appena accelerato. Anche il cuore era agitato.

"Che stai facendo?" Sussurrai la domanda spostando lentamente gli occhi su di lui.

"Questa è uno dei due modi..."

Jimin sollevò di poco una mano andando con le dita a sfiorare il disegno misterioso.
Appena la sua mano toccò la mia pelle, una scarica di brividi mi arrivò lungo la schiena facendomi rabbrividire. Sospirai appena e trattenni per qualche attimo il respiro, cercando di capire se fosse stato normale.

"Guarda, Iseul" mi chiamò indicando il mio fianco col dito.

"Mh?" Feci come una domanda, abbassando il capo.

Sgranai gli occhi non appena vidi che la pelle tutta intorno si era illuminata di un bianco acceso. Non bruciava, né faceva male...ero perfettamente in forma. Tornai a guardarlo leggermente spaventata.

"C-che significa?" Mormorai con la voce tremante.

"Significa che sei collegata a me, questo te l'ho fatto io"

Mi sorrise, contento nel vedere cosa aveva appena fatto, nell'osservare che il sangue sui cui aveva disegnato ancora fluiva.
Ma io avevo nella mente un'altra versione, quella che mi aveva raccontato Jongin.

"Non ti credo...Questo segno ce l'ho fin da appena nata. Non è vero che l'hai fatto tu" mi morsi il labbro inferiore, abbassando lo sguardo.

"Chi te l'ha detto?" Si fece serio. "Se questo ce l'hai fin da piccola, perché quando l'ho toccato si è illuminato?"

"Me l'ha detto Jongin..." risposi alla prima domanda, ma non proferii nulla alla seconda.

Rimasi in silenzio, non sapevo che rispondere. Era vero, perché l'aveva fatto? Forse avevo veramente una connessione con lui, forse per davvero prima ero la sua fidanzata.
Rimasi ad osservare il disegno, mentre pian piano la luce si sfaldava e la pelle tornava del suo colore originale.

"La seconda opzione è questa" riprese a parlare Jimin.

Prese il mio braccio, alzò di poco la manica della maglietta e indicò con la testa il bracciale che portavo, uno dei pochi a cui tenevo molto.
Jongin mi faceva molti regali, mi riempiva molto spesso di vestiti nuovi e gioielli. Molti di questi erano bracciali e collane, però per quel bracciale in particolare sentivo una forte attrazione.

"Anche questo te l'ho dato io, ne ho uno uguale, che non ho mai tolto."

Lasciò la presa e mi mostrò il suo polso: anche lui aveva lo stesso tipo di bracciale.
Non potevo crederci, davvero erano successe tutte queste cose? Davvero le avevo dimenticate? Mi sentivo male, per lui, per me...per ciò che avevamo costruito insieme.

"Adesso mi credi? Jongin è mio nemico, come avrai sicuramente capito dalla discussione che abbiamo avuto nella sala...perciò, perché ti avrebbe dovuto regalare un braccialetto uguale al mio?"

La sua osservazione non faceva una piega. Annuii in risposta, poi accennai un sorriso accompagnato da un sospiro.

"È vero, non avrebbe potuto farlo" iniziai abbassando di nuovo la manica. "Adesso ti credo, Jimin. Penso che tutto ciò che mi hai raccontato sia vero, adesso ho capito"

"Sono così felice..." disse a bassa voce inclinando il capo.

Mi sentivo in pace con me stessa. Più guardavo Jimin, più in me cresceva l'affetto e l'amore per lui. Sì, ero fottutamente innamorata di lui. Sì, avevo voglia di baciarlo.

"Jimin-"

Non mi lasciò finire la frase, mi ritrovai le sue labbra premute sulle mie.
Spalancai gli occhi senza aspettarmi quel gesto, ma era quello che avrei voluto fare...perciò non mi allontanai neanche di un millimetro.
Quelle labbra erano magiche. Mentre le facevo danzare con le sue, ogni minimo ricordo venne a galla e riempirono la mia mente.
La mia infanzia, la prima migliore amica e il primo litigio alle elementari, il fidanzatino della prima media, la nascita mia sorella e la morte di mio padre..l'inizio delle scuole superiori e la prima parola scambiata con Jimin, poi Hoseok. Subito dopo...la mia entrata nel regno dei Vampiri, il bacio con Jimin...La morte di Baekhyun e l'incontro con Jongin. Il bracciale, il tatuaggio sul fianco, la strega e l'iniezione.

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Finalmente, dopo tutti quei giorni, stavo assaggiando di nuovo le labbra della mia amata. Speravo con tutto me stesso che Jongin non l'avesse toccata, e se fosse stato così...di sicuro non avrebbe vissuto ancora a lungo.
Portai entrambe le mani sulle guance di Iseul per spingerla contro le mie labbra, non volevo staccarmi, non ora che l'avevo di nuovo al mio fianco. Le morsi delicatamente il labbro inferiore ottenendo da lei un gemito strozzato, schiuse le labbra così da lasciarmi il libero accesso. Infilai senza forza la mia lingua per farla incontrare con quella della mia ragazza, iniziando quindi una danza bagnata e fantastica.
Fu lei a staccarsi per prima, probabilmente a corto di fiato talmente il bacio era stato intenso. Sulle mie labbra avevo ancora il suo profumo, inebriante, che mi mandava fuori di testa.
Sul volto aveva un sorriso molto grande e delicato, lo sguardo basso alla mia bocca gonfia.

"Ricordo tutto, Jimin, tutto" disse contenta, accarezzando i miei capelli.

||ᴛʜɪs ɪs ᴍʏ ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ [Park Jimin] ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora