7. Finalmente completa

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Apro gli occhi. Era mattina. Giro la testa. Vedo lui. Dormiva.

Mi guardo intorno. Eravamo ancora lì. Eravamo ancora nel nostro posto magico.

Prendo nervosamente il telefono che avevo in tasca, cercando di fare piano per non svegliarlo, dormiva così bene. Vedo le notifiche: 10 chiamate perse da Sole, 20 da mia madre, 8 da mio padre, 5 da Chiara, 4 da Alice e circa 300 messaggi sul gruppo. Mi ricordo che pensai, "cazzo che guaio! Mi crederanno morta". Mi allontano per richiamare tutti. La prima che avvertì fu mia madre, era incazzata come non mai. Poi scrissi sul gruppo che stavo bene, e che stavo ancora con Met. Tiro un sospiro di sollievo. 

"Buongiorno teppistella" mi disse Met con la classe voce di chi si è appena svegliato. 

Andai da lui che era ancora sdraiato e gli diedi un bacio sulla fronte dicendogli: "Buongiorno teppistello" si mise a ridere. 

Continuai a parlare: "Ci siamo addormentati come due bambini, mia madre e le mie amiche già stavano per andare ad appendere le mie foto per la città"

Lui continuò a ridere e mi disse: "Cavolo hai ragione, anche io ho 200 chiamate perse. Scusami se mi sono addormentato, non doveva succedere. Ora ti ho pure messo nei casini con i tuoi, mi dis..."

Io lo azzittì: "Ma ti pare, non devi scusarti. Anche io sono crollata, tu non c'entri niente. Non devi assolutamente sentirti responsabile."

Lui fece la faccia da cucciolo bastonato e disse: "Si è vero, ma sono io ad averti portat.."

Lo azzittisco di nuovo mettendogli la mano davanti alla bocca: "Basta! Ho già richiamato tutti, sanno che sto bene. Tranquillo."

Lui mi sorrise mi prese il braccio e mi strattono buttandomi su di lui.

Mi cominciò ad accarezzare la testa e a giocare con i miei capelli e mi disse: "Che bella giornata oggi. E' la prima volta che ti vedo alla luce del sole."

Io risposi: "Si è vero! Ci siamo sempre visti di notte!" 

I suoi occhi alla luce si trasformarono da marroni scuri a nocciola con delle pagliuzze verdi. Erano bellissimi.

Lui continua: "Di giorno sei ancora più bella."

Io gli diedi un cazzotto sulla pancia e ridendo gli dissi: "Smettila di riempirmi di complimenti, prima o poi mi monterò la testa."

Lui: "Ah si eh!" e iniziò a farmi il solletico, ovunque! Io non sopporto il solletico, non respiravo più dalle risate. Iniziai a implorarlo di fermarsi. "Ok ok tregua tregua! Per quanto possa dispiacermi, ma credo proprio che sia l'ora di andare" si tirò su poi tese la sua mano verso di me e mi tirò su.

Andammo verso la moto e mi disse: "Hai fame?"

Io annuì con la testa.

"Bene, ti porto in un posto dove fanno i cornetti più buoni di Roma" 

Io: "Sorprendimi"

Arriviamo in questo bar. Io presi un latte macchiato, un cornetto semplice e una spremuta d'arancia. Lui prese un caffè e un cornetto. Erano buoni davvero.

Mi squilla il telefono, era mia madre: "Hai intenzione di tornare a casa?"

Io con la voce abbattuta rispondo: "Si mamma hai ragione, sto tornando."

Lei con voce sospettosa: "Bene, sono proprio curiosa di sapere con chi e dove hai passato la notte. Ti aspetto impaziente a casa." E attaccò il telefono.

Met, avendo capito la conversazione, disse: "Guai in vista? Dai adesso andiamo. Se vuoi ci parlo io con tua madre."

Io risposi: "No tranquillo, non c'è assolutamente bisogno, capirà."

Lui ridendo: "Va bene dai, come vuoi tu! - mi passò il casco - In sella ragazza!"

Arrivammo in pochissimo tempo sotto casa mia. Scesi dalla moto e gli passai il casco.

Mi disse: "Sono stato bene, molto bene."

Io gli risposi: "Non sai quanto lo sono stata io..."

Lui sorrise soddisfatto della mia risposta e mi disse: "Bhe dato che ormai le tue amiche e i miei amici si conoscono.... direi che stasera sarete tutte ospiti del tavolo in discoteca che abbiamo organizzato. Ti va?"

Io risposi: "Ma certo, facciamo una cosa! Ci vediamo stasera al Goodfellaz, poi ci spostiamo tutti insieme."

Lui sorridendo mi disse: "Perfetto - poi mentre accende la sua moto pronta a sgommare via, urlò - ciao teppistellaaa"

Io rimasi lì. A vederlo andare via, sorridendo e mordendomi il labbro. Ero pazza di lui. Ero talmente felice per la nottata passata, che non avevo nemmeno il timore della litigata assurda che avrei dovuto affrontare poco dopo con mia madre. Per me in quel momento sarebbe potuta succedere qualsiasi cosa, ma nessuno sarebbe mai stato capace di togliermi quel sorriso dalla bocca.

Arrivo alla porta. Infilo la chiave. Giro la chiave. Apro la porta. Mi faccio il segno della croce.

La prima cosa che vedo? Mia madre seduta sul divano a braccia conserte che mi guarda.

Io faccio un sorrisetto per sdrammatizzare, ma fu inutile. Mi fece cenno di sedermi. Mi sedetti e partì la filippica: "Dove sei stata? Con chi sei stata? Ma ti sei impazzita, mi hai fatto preoccupare!" Insomma, le solite cose. Io invece di controbattere, arrampicarmi sugli specchi e trovare una giustificazione ad ogni cosa, per pararmi il culo (come solitamente facevo);  mi limitai a scusarmi, e a dirle che aveva ragione. Le dissi la verità, so che mi avrebbe capita. Era la prima volta che dicevo la verità a mia madre. Lei fu felice di ciò. Era felice perché per la prima volta mi aprì con lei. E posso dire? Mi sentì soddisfatta, condivisi con lei la storia della notte più bella della mia vita. 

Sentivo che qualcosa in me stava cambiando. Mi sentivo diversa. Ed ero felice per questo. Ero felice come non lo ero mai stata. Avevo finalmente completato il download al 100%, prima di quel giorno mi mancava un 1%. E quel 1% era proprio l'amore. Non l'avrei mai immaginato. Mi sentivo completa. Finalmente completa.



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