Io non ti conosco....

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Sono sul terrazzo, sto coccolando Julian. Lui fa le fusa...c'è uno strano silenzio intorno a me, persino il mare è calmo..lo sento appena.
Rabbrividisco, ho la sensazione che stia per succedere qualcosa, da quando Gabriel se n'è andato..persino l'aria si è fatta pesante. In effetti...ci sono molti buoni motivi per preoccuparsi...può darsi che ci sarà uno scontro fratricida...ho paura per Gabriel!
Sento che qualcuno si avvicina alla casa, poi scorgo Gabriel e Michael...ma non sono soli! Un uomo e una donna li accompagnano. L'uomo probabilmente è il padre di Gabriel e la donna...sarà sua madre?
Lui viene verso di me..uno sguardo inquieto e preoccupato...come portasse un peso! Qualcosa lo turba, mi dice:" Isabelle, sono venuto per farti conoscere mio padre, Burian". L'uomo con lui si avvicina e mi tende la mano. Ha gli occhi chiarissimi,di un raro color ambra.. limpidissimi, schietti e attenti. Io contraccambio e dico :
" Signore, sono lieta di fare la sua conoscenza!". Sorrido compostamente, ma in modo spontaneo e lui di rimando mi dice:" Isabelle, piacere di conoscerti". Per un lungo momento non accade nulla, ma nell'aria l'imbarazzo è palpabile!
Burian si gira verso la donna e io mi aspetto che dica :" Ti presento mia moglie...". Ma osservando Gabriel avvicinarsi per prendermi alla vita, un sorriso tirato sul suo bel viso..mi vengono dei forti dubbi che quello che succederà sarà questo....l'atmosfera è troppo tesa...tutti sembrano aspettare le mie reazioni...è tutto così insolito.
Burian si rivolge di nuovo a me:
"Isabelle, ho portato una persona che ti conosceva molto bene...". Si interrompe...A quel punto guardo bene questa donna misteriosa...per un momento rimugino...poi osservandola meglio...realizzo che assomiglia...non a Gabriel...ma...a me!!!!!!...A me!!!!
Un pensiero attraversa la mia mente...io conosco il suo viso...le mani vanno al mio medaglione, sento che la stretta di Gabriel aumenta, mi tiene ben salda contro di lui.
Fisso quella donna, ma una morsa mi attanaglia lo stomaco...sento nuovamente un brivido. Lo affronto...e dico quello che già tutti i presenti sanno:"Mamma...". La donna di rimando annuisce appena...tutto è come rallentato.
Agrotto la fronte stupefatta...è un'assurdità! Incredibile...mia madre è viva! Inoltre possiede il mio stesso dono...neanche a dirlo... è evidente!
"Come mi hai trovato? Come conosci la famiglia di Gabriel?"
Lui è alla mia destra...lo guardo.. :"Tu da quanto lo sai?". Lui subito risponde :" da pochi minuti...mio padre è arrivato qui con lei...si conoscevano da molto tempo...presumo..per la nostra stessa natura...siamo...mutaforma...voi..immortali...esseri accomunati da uno stesso destino di diversità...stranezza...eccezionalità..
non so..che altro dirti!".
"Io..."Riporto lo sguardo su di lei...che viene piu vicina a me...e dice:" Isabelle...io credevo che tu fossi morta...sapevo che c'era la possibilità che tu fossi come me...ma quando ti lasciai...a quel tempo ero braccata. Abbiamo da sempre nemici.... lasciandoti da mia sorella..ho fatto la scelta piu sensata.. per il tuo bene...puoi credermi...devi credermi! Non potevo fare altro!!". Mi guarda implorante...il viso rigato da una lacrima...sto piangendo anch'io...senza muovermi...sto piangendo..silenziosamente...
Lei continua :" Ascoltami...ti prego...credimi quando ti dico che separarmi da te mi ha distrutto..ho vagato per anni cercando di restare ben lontana da te...per non compromettere il tuo futuro...capisci!!! La tua stessa esistenza!!!! Preferivo saperti al sicuro...ignara di tutto...Non ho potuto lasciarti nemmeno un biglietto..temevo che qualcuno lo potesse trovare...". Guarda in basso e scuote la testa..." rivelarti la mia natura...su un pezzo di carta...non era possibile...nemmeno spiegarti...eri cosi piccola...scelsi di andarmene. Un giorno...tornai..ma era troppo tardi!Dopo tutti quegli anni..tutto quel tempo passato a nascondermi... ma tu non eri più là! Mia sorella e suo marito erano morti...nessun indizio su dove fossi...e poi..lunghi anni..di ricerca...vani....tutti...vani....".
Io...ascolto in silenzio....un singhiozzo..mi sfugge appena...i secoli alle mie spalle..mi hanno insegnato..a non reagire avventatamente...Deglutisco...e poi..rispondo :" Ho sentito sempre la tua mancanza...ho chiesto notizie di te alla zia..ogni santo giorno..per mesi...poi come fanno tutti i bambini...ho accantonato il pensiero di te..il tuo ricordo è sbiadito in me..non fosse..per il vuoto che questo mi ha lasciato dentro. Ma ho avuto comunque due genitori...gli zii sono stati quei genitori affettuosi e presenti di cui i figli hanno bisogno!...La zia mi ha fatto da mamma...mi ha insegnato tutto ciò che so umanamente.Sono andata a scuola...sono diventata grande...mi sono innamorata...e poi..."...mi interrompo...ma soltanto un istante...
" poi col passare degli anni...per qualche ragione...ho smesso di invecchiare. Non mi sono accorta subito di tutto questo..ma giorno dopo giorno...restavo identica...Mantenermi giovane come una trentenne a quarantacinque anni...cinquanta anni...era assurdo....e sono scappata via!!! Ero rimasta sola...ma comunque avevo una vita normale...amici...un lavoro...radici...una casa! Lasciai tutto dietro le mie spalle senza farne parola con nessuno...un distacco traumatico! Col tempo..Tutto venne pressoché dimenticato..come un lontano ricordo...". Mi interrompo...Tutti intorno a me sono stati in silenzio...mi hanno dato la possibilità di accusare il colpo....un colpo in pieno petto!
Mi siedo....ne ho bisogno...poi alzo lo sguardo..:" Io non ti conosco...ho solo questo..". Dicendo ciò...sollevò il medaglione che ho al collo...e glielo mostro...Lei viene più vicino..e si siede di fronte a me...la tensione si allenta lievemente...io guardo verso Gabriel che è rimasto in piedi..rispettando i miei tempi in religioso silenzio...Michael guarda verso la spiaggia e Burian non si è mosso...ci osserva...
Io dico:" sedetevi...vi prego...scusate la mia scortesia..ma sono rimasta così sconvolta...sono comprensibilmente sopraffatta dagli eventi..perdonatemi..".
Gabriel allora mi guarda e dice :" Preparo un caffe e un tè...posso vero..Isabelle?".
E dicendo questo, posa la sua mano sul mio braccio...lo stringe lievemente e incontrando il mio sguardo...mi dice tutto silenziosamente.
Sorride rassicurante...lo capisco...lui è con me...sempre...annuisce..e io anche...
"Grazie Gabriel, riesco a dirgli...".

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