。∴★ «Perdono» ☆∴。

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"Come ti senti?" chiese Namjoon avvicinandosi al minore con un bicchiere d'acqua sulle mani.
Il figlio di Apollo sorrise e lo ringraziò.
Ne bevve un sorso, poi posò il bicchiere sul piccolo tavolino al suo fianco.
"Mi sento bene, ho dormito per mezza giornata, direi che sono più che riposato."
"Meno male" tirò un sospiro di sollievo il figlio di Atena.
Almeno qualcuno stava bene.
"Ricordi cos'è successo?" Domandò successivamente, ricordando l'amnesia di Taehyung all'utilizzo dei suoi poteri.
"Si abbastanza...ricordo di aver usato quello che dovrebbe essere il mio potere e di aver fatto qualcosa a Taehyung...e effettivamente ho fatto qualcosa?"
Namjoon sorrise contento che gli avesse fatto quella domanda.
"Oh si che hai fatto caro mio" disse poggiando una mano sulla spalla dell'altro.
"Gli hai salvato la vita, l'hai guarito del tutto"
Hoseok spalancò gli occhi, non poteva crederci.
"D-Davvero? Quindi sta bene..quindi io l'ho guarito, quindi quella luce è capace di rimarginare le ferite?"
Namjoon scoppiò a ridere, quel ragazzo era così innocente e buffo.
"Si Hoseok, hai un potere bellissimo complimenti"
Lacrime di gioia colmarono gli occhi del figlio di Apollo che scoppiò a piangere come un bambino, gettandosi tra le braccia di Namjoon.
Il figlio di Atena rimase intenerito da quel gesto e accarezzò i capelli dell'altro con dolcezza.
"Su non piangere, Jimin ti aspetta qui fuori, non vorrai farti vedere in lacrime no?" Sorrise il maggiore.
Hoseok staccò la testa dal petto dell'altro e lo guardò dal basso tirando sul col naso.
"Hai ragione" disse mostrando il suo solito sorriso solare e si asciugò le lacrime con la manica del maglione.
"Bravo ragazzo" gli diede una pacca Namjoon.
Hoseok sorrise nuovamente.
Finalmente aveva la certezza di non essere inutile, aveva salvato la vita ad una persona e ancora non riusciva a crederci.
Di fretta si alzò, ringraziò Namjoon e corse fuori a cercare Jimin.
Lo trovò seduto sul tronco di un albero facilmente raggiungibile, così provò a salire anche lui.
Con un po di spinta ci riuscì e quando Jimin se lo ritrovò davanti spalancò gli occhi sorpreso.
"Hoseok" pronunciò il suo nome
"Sono io sì" rise l'altro.
"Sei sveglio"
"Sì e mi sento benissimo" disse mostrando un sorriso smagliante che contagiò persino il biondo.
"Sono contento"
A quel punto Hoseok guardò sorpreso Jimin.
Era davvero strano sentirgli dire certe cose.
"Tu come stai?" Domandò il figlio di Apollo, notando alcune ferite sul viso del minore.
"Sto bene, ho solo qualche graffio nulla di che"
"Sei stato fortissimo!" Urlò poi entusiasta Hoseok, spaventando quasi Jimin.
"Sei partito all'attacco senza nemmeno pensarci e hai persino colpito il tanto temuto figlio di Ade!"
Il ragazzo dai capelli dorati arrossì leggermente, imbarazzato da quei complimenti.
"Sei stato così coraggioso...aah ti ammiro" concluse poi mettendo su un simpatico broncio.
"Io sono un fifone, vorrei essere un po più come te"
Jimin sbarrò gli occhi sconvolto.
Davvero qualcuno lo ammirava e voleva essere come lui?
"Non...esagerare, non c'è nulla da ammirare"
"Scherzi? Sei stato fantastico Jimin! Se non ci fossi stato tu probabilmente Jungkook non sarebbe qui con noi ora..."
Ci fu un attimo di silenzio, d'altronde Jimin non sapeva cosa dire.
Quelle cose erano del tutto nuove per lui, tantomeno aveva pensato a ciò che aveva fatto il giorno prima.
"Davvero amico, da retta a me, sei stato impeccabile.
Te lo dico da persona che si è sentita totalmente inutile..."
"Tu inutile? Ma se hai salvato la vita a Taehyung" lo guardò confuso il ragazzo.
"Sì beh...però non ho fatto altro che piagnucolare e starmene al sicuro, mentre voi rischiavate la vita."
"Sì ma hai comunque salvato una vita, non è mica poco!" Lo sgridò quasi Jimin, facendo restare di stucco Hoseok.
"Bene allora siamo due cretini che si sentono inutili, ma che in realtà non lo sono" rise infine il figlio di Apollo alleggerendo l'atmosfera.
"Sono contento che tu abbia iniziato a parlare di più" sorrise infine, facendo arrossire nuovamente Jimin che abbassò lo sguardo.















Namjoon guardò uscire il figlio di Apollo dall'infermeria, sollevato che stesse bene.
Poi sentì una mano toccargli la spalla e si girò di scatto sorpreso.
"Seokjin! Mi hai spaventato" disse girandosi e riconoscendo il ragazzo dai capelli rosa.
"Ehi Namjoon.." il figlio di Atena lo guardò e capì che c'era qualcosa di strano e preoccupante sia nella sua espressione che nel tono della sua voce.
"Che succede?" Aggrottò lui le sopracciglia.
"È Yoongi.."
"Cosa?" Lo guardò ansioso l'altro.
"Ha scoperto che Jungkook sta male e che noi lo sapevamo.."
Namjoon spalancò gli occhi.
"È furioso Namjoon...ha assistito ad un attacco a dir poco brutto di Jungkook ed ha perso la testa, ha persino alzato le mani..."
"Cosa? Yoongi ti ha messo le mani addosso?" Chiese Namjoon stupito.
"Sì, ma non ha fatto niente cioè...era davvero scioccato e triste e arrabbiato...
Ha detto che non vuole che né io, né tu gli parliamo più e non so cosa fare, ho provato a spiegargli ma...non vuole sentire"
Namjoon chiuse gli occhi e sospirò.
"Dov'è ora?"
"Non lo so...è sparito nel bosco, nella zona vicina al distaccamento dell'infermeria..non credo si sia allontanato di molto, visto che comunque tiene d'occhio Jungkook"
"Va bene, andiamo a cercarlo allora"
"Namjoon avremmo dovuto dirglielo..."
"Lo so..per questo voglio parlarci, voglio risolvere la questione il prima possibile"







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