lui mi stava vicino

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Le giornate iniziavano e finivano velocemente, mentre io iniziai ad abituarmi alla vita da eroe, avevo deciso di non pensarti più, ma una domanda mi balenava in testa...

Che fine avevi fatto?

Dopo quell'incontro nel vicolo non ci furono più notizie di te, provai a chiedere ad all might se sapesse per quale agenzia lavoravi, ma non seppe darmi una risposta, così mi arresi all'idea di non vederti più.

Non avrei chiesto altro di te....e poi...la mia vita era già complicata...

In quel periodo, tutte le agenzie e tutti gli eroi stavano collaborando per stanare shigaraki tomura, un cattivo che mi prese di mira già dal primo anno della yuuei.

Ma tu kacchan, queste cose non le potevi sapere, infondo tu mi avevi abbandonato...

Forse queste parole ti sembreranno fin troppo vanitose, chi aveva detto che tu avevi lasciato la scuola per me ?
Si, avevi avuto una reazione eccessiva al mio quirk, ma questa non era una prova abbastanza valida per poter confermare che fosse stata colpa mia, magari la yuuei non era il posto adatto a te o forse non aveva soddisfatto le tue aspettative, pensandoci bene...avevano permesso anche a me di partecipare alle lezioni, eppure io non riuscivo nemmeno a controllare la mia unicità, continuavo a spezzarmi le articolazioni e a farmi del male, ma come per le altre cose tu non lo sai...

Kacchan sono tante le cose che non sai di me e che ti vorrei raccontare, ma tu non mi hai mai dato la possibilità di parlarti liberamente, io di te conoscevo tutto...o perlomeno in passato conoscevo tutto...adesso mi sentivo completamente estranio alla tua vita, ma forse questo era un bene per entrambi.

Un giorno all might mi confessò che avrebbe voluto salvare shigaraki, ma ormai per lui non c'era speranza, era un criminale e non sarebbe tornato indietro.

E tu kacchan?

Saresti potuto diventare un cattivo micidiale, ma perché avevi scelto la strada da eroe?

In verità non sapevo ancora se tu fossi un criminale o un eroe, ma mi piaceva pensare che avessi realizzato il tuo sogno, da piccolo volevi essere come all might, sconfiggere i criminali e salvare le persone ed in qualche modo sapevo che quel desiderio era ancora vivo in te, anche se non l'avresti dimostrato mai a nessuno a parte me.

Si, di domande ne avevo ancora tante, ma non avevo voglia di elemosinare risposte risicate in giro da persone poco affidabile, decisi così, che le avrei poste direttamente a te se mai ne avessi avuto l'occasione.

Intanto i giorni passavano, ed il "campo di addestramento per eroi principianti" si stava avvicinando.

Parlando con tutti i miei vecchi compagni di classe, venni alla conclusione che ci saremmo incontrati tutti lì, e con tutti, intendo proprio tutti, qualsiasi eroe poteva prendere parte a questa esperienza, anche persone che in passato avevano frequentato altre scuole e che si erano diplomate in altri posti.

Aspettai trepidante quel giorno, sarebbe stata una grande possibilità di imparare cose significa davvero essere un eroe ed anche per rivedere i miei vecchi compagni del liceo.

In questo periodo eravamo tutti molto impegnati e le mie conversazioni con loro si riducevano ad un "ciao" per strada se mai avessi incontrato qualcuno o ad una mail di tanto in tanto con lida e uraraka.

Uno di loro però mi restò particolarmente vicino.

Todoroki era molto apprensivo nei miei confronti, quando avevo il giorno libero spesso veniva da me per giocare ai videogiochi o nelle belle giornate facevamo delle lunghe passeggiate al ruscello, passeggere con lui era fantastico, conosceva tutti i tipi di piante e di fiori e avvolte raccoglievamo dei funghi da portare alla mamma per cena...una volta... Trovammo anche un tartufo, quella si che fu una giornata memorabile...

Tutte queste belle esperienze si sovrapponevano a quelle brutte passate con te, le giornate con te erano molto diverse...trascorrevano lente e silenziose,
Ti piaceva farti seguire ed ammirare, sfoggiare in tuoi quirk comparso da poco, per te ero solo un sassolino sul bordo di una strada che percorrevi a testa alta, ed io ero sempre dietro di te, prima di un passo, poi di due e così via...

Il turbinio di emozioni negative che mi avvolgeva quando pensavo a te era tremendo, spesso sentivo una fitta al cuore ed i muscoli si irrigidivano, quella sensazione cambiava le mie giornate.

Non dovevo pensarti eppure eri nella mia testa, in ogni istante della mia giornata, ogni cose nella mia vita si ricollegava a te, ma perché mi succedeva questo ?

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