Capitolo 5 ♛ Goodnight Blondie

2.6K 161 60
                                    

«Al mio tre tutto giù in un sorso»

Erano già al terzo shot di Tequila, escludendo la birra bevuta prima di entrare nel locale. Olivia era su di giri, non riusciva a stare ferma e alla fine di ogni bicchierino si metteva a ballare come una pazza, li davanti al bancone e con lei Grey, per niente abituato a bere. Mike e Ethan erano leggermente brilli e non facevano altro che ridere degli altri due.

«Uno. Due. Tre!» urlò Ethan per sovrastare la musica. I quattro bevvero il liquido amaro in un sorso, sbattendo poi i bicchieri sul legno.

«Un altro, un altro» urlò la rossa muovendo il sedere a tempo di musica.

«Direi che per il momento può bastare» la riprese Ethan che per giunta non avrebbe neanche dovuto bere i primi tre visto che era il loro autista personale. Per fortuna reggeva bene l'alcol, meglio di Olivia sicuramente.

Quest'ultima però parve non sentirlo, oppure fece finta e si rivolse direttamente al barman.

«Un altro giro» disse accompagnando le parole con un occhiolino che fece ridere sia Mike che Grey mentre Ethan, probabilmente abituato a certe situazioni, scosse leggermente la testa anche se si vedeva che divertiva anche lui.

Alla fine si fermarono solo dopo il quinto shot. Dopo di che partì la musica reggaeton e Grey ed Olivia si scambiarono uno sguardo prima di trascinare gli altri in pista.

Stavano praticamente dando spettacolo quei due. Erano entrambi dei ballerini decenti e si vedeva. Seguivano la musica perfettamente, twerkando, ondeggiando e saltellando come matti. Poi la musica cambiò e una dolce melodia iniziò a riempire il locale. Proprio in quel momento Grey sentì una mano prendere la sua e tirarlo poco più lontano dai suoi amici.

Quando alzò lo sguardo sorrise notando un paio di occhi grigio-azzurri incastrarsi coi suoi. Era strano, ma i loro occhi sembravano quasi aver bisogno di quel contatto, di cercarsi e trovarsi. O forse era ubriaco.

«Mi stai stalkerando Lucas Clark?» chiese con ancora il sorriso sul volto. Si, era decisamente l'alcol.

Lucas non rispose e gli portò le mani attorno al suo collo, mentre le sue andavano a posarsi sui fianchi dell'altro. «Ti ho visto ballare poco fa, sei bravo» eliminò quanta più distanza possibile tra i loro corpi parlandogli all'orecchio mentre Grey appoggiava la testa all'altezza dell'incavo del suo collo.

«Ho preso lezioni anni fa» rispose per poi tornare all'argomento principale «Come sapevi che sarei stato qui?» tornò ad alzare la testa per guardarlo mentre i loro corpi si muovevano lenti, accompagnati dalla calda voce di James Arthur.

«Non lo sapevo. E' stato Jason a portarmi, ma sono felice che lo abbia fatto» disse senza un minimo di imbarazzo ma parlando con la solita sicurezza che evidentemente faceva parte del suo carattere.

Grey invece, come al solito, arrossì leggermente, sorridendo ancora una volta, impossibilitato a nascondere quanto anche lui fosse felice di averlo lì in quel momento... sempre colpa dell'alcol. Non lo faceva ragionare. Una parte di lui sapeva che non doveva esporsi troppo con Lucas, non poteva. L'altra parte però, per una volta non aveva voglia di ragione, programmare o dover nascondere ciò che provava solo per paura. Paura che Lucas fosse veramente quello che dicevano gli altri, paura che potesse fargli male. Per una volta voleva lasciarsi andare, non pensare al futuro ma godersi quel momento perché, per quanto potesse essere arrogante, Lucas in pochissimo tempo era riuscito a fargli provare qualcosa di bello, che lo faceva star bene dopo un bel po' di tempo e gli piaceva sentirsi così, forse gli piaceva anche troppo.

Ethan aveva visto come Lucas aveva preso Grey, come quest'ultimo avesse sorriso nel vederlo e come avevano iniziato a ballare insieme, così vicini. Poi Oli lo aveva abbracciato iniziando a ballare con lui.

Mike invece era uscito a prendere un po' d'aria. Si scostò una ciocca di capelli che si erano appiccicati alla fronte leggermente sudata e si portò una sigaretta alla bocca, appoggiandosi al muro. La testa gli girava un po', alla fine quei cinque shot avevano fatto effetto.

«Tutto bene?»

Mentre fumava tranquillo, immerso nei propri pensieri, un ragazzo si era appoggiato al suo fianco, anche lui con una sigaretta in bocca. Mike si voltò verso il nuovo arrivato riconoscendolo immediatamente e annuendo prima di portarsi nuovamente la sigaretta alla bocca per poi gettarla a terra.

Si staccò dal muro per girarsi completamente verso l'altro ma perse l'equilibrio rischiando di cadere in avanti. Per fortuna il ragazzo fu abbastanza veloce da prenderlo tra le braccia, lasciando cadere la sigaretta.

«Non sembra che tu stia bene» disse tirandolo su.

Mike si ritrovò ad un palmo dal suo viso e lo guardò negli occhi scuri come la notte. «S-sto bene» lo rassicurò senza però staccare le braccia dalle sue. Non si era neanche accorto di essersi aggrappato a lui.

Occhi scuri sorrise leggermente, non credendogli affatto. «Comunque piacere, sono Jason»

Nessuno dei due sembrava avere intenzione di staccarsi dall'altro, probabilmente perché nessuno dei due voleva. «So chi sei» rispose Mike senza pensarci.

Jason Clark. Sin da quando aveva iniziato frequentare la Charleston High un anno prima, Mike aveva sempre avuto una crush per lui. Niente di troppo serio, dopotutto non aveva mai pensato di parlargli o di approcciarsi. Gli era capitato spesso di guardarlo da lontano e ogni volta che Jason si girava verso di lui Mike distoglieva lo sguardo facendo finta di niente. Da vicino gli sembrava ancor più bello, con quei capelli raccolti, quel piercing sul sopracciglio e quegli occhi scuri, così profondi.

«Sei Jason Clark» aggiunse. Tutti sapevano chi fosse a scuola, quindi non si sentì per niente imbarazzato ad ammettere che anche lui faceva parte di quei tutti.

«E tu sei Mike Thompson» rispose l'altro sorprendendolo. Non si aspettava che Jason sapesse il suo nome, figuriamoci il cognome.

«Come lo sai?» in quel momento si accorse di essere ancora appoggiato a lui e si staccò.

Jason scrollò le spalle, come a dire "lo so e basta", come se non fosse niente di che.

«Mickey sei qui. Vieni dai, ci sono Lady Gaga e Beyoncè» Olivia si accorse solo in un secondo momento che il suo amico era in compagnia di Jason.

«Scusa, te lo rubo. Lady G e Queen B ci aspettano» era completamente andata.

Jason accennò un sorriso divertito scostandosi leggermente per farli passare. Olivia prese l'amico e lo trascinò nuovamente nel locale, dove una versione remix di Telephone era stata sparata a tutto volume.

Gli occhi azzurri di Mike non si staccarono da quelli neri di Jason finchè non attraversò la porta d'entrata.

~•~

Alla fine della serata Ethan era l'unico praticamente sobrio. Olivia si era addormentata nel preciso istante in cui si era seduta al posto del passeggero, mentre Mike e Grey continuavano a dondolarsi di qua e di là canticchiando le canzoni che passavano alla radio.

Ethan non aveva aperto bocca, era rimasto in silenzio mentre guidava verso casa di Olivia. I suoi erano fuori città quindi avevano deciso di dormire tutti da lei.

Arrivarono a casa mezz'ora dopo visto che il castano aveva deciso di guidare molto lentamente, dopotutto anche lui aveva bevuto un po' e non voleva correre rischi.

Era quasi l'alba quando tutti e quattro si addormentarono nel letto matrimoniale di Olivia. In casa c'era un divano letto e una stanza per gli ospiti ma avevano preferito dormire tutti insieme.

Prima di chiudere gli occhi Grey sentì il telefono vibrare e lo prese leggendo il messaggio di un numero sconosciuto.

Buonanotte biondino.

Dopo aver ballato con Lucas quest'ultimo era scomparso e Grey non lo aveva più visto per il resto della serata. Nonostante ciò si ritrovò a sorridere e posò nuovamente il cellulare sul comodino per poi finire tra le braccia di Morfeo, destinato ancora una volta a sognare un paio di occhi in tempesta.

I Knew You Were Trouble ♛ Tematica Gay [In pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora