Capitolo 11 ♛ Can you do it for me?

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«Clark, siete in ritardo» il professore rivolse uno sguardo severo ai due cugini mentre salivano sul bus.

La gita in campeggio era finalmente arrivata. Tutti i ragazzi delle quinte, che avevano aderito, quella mattina si erano svegliato alle cinque, o forse anche prima, per ritrovarsi difronte all'edificio scolastico alle sei meno quarto. La partenza era infatti prevista per le sei in punto.

Solo Lucas e suo cugino arrivarono con dieci minuti di ritardo. «Meglio tardi che mai, Prof» disse Lucas prima di accomodarsi insieme a Jason infondo all'autobus, guarda caso proprio dietro Mike e Grey.

I quattro non avevano più parlato della confessione fatta dai due cugini qualche giorno prima. I due amici avevano semplicemente detto di aver bisogno di tempo per elaborare la situazione. Dopotutto anche se ora erano a conoscenza della verità, l'ostacolo che li divideva era ancora lì e entrambi si erano chiesti come avrebbero fatto Jason e Lucas a tirarsene fuori. Andare dalla polizia non era un'opzione. Grey aveva chiesto loro come mai non ci avessero provato e a quanto pare non potevano perché neanche sapevano per chi stessero lavorando e non avevano prove. Non avevano mai incontrato il loro capo e neanche altre persone che lavorassero per lui. La droga gli veniva consegnata nello stesso modo in cui la spacciavano, ovvero ricevevano indicazioni su dove e quando trovarla. Erano semplici pedine, pezzi poco rilevanti.

Inoltre c'era la questione di Ethan e Olivia. Grey e Mike erano convinti che, a questo punto, Lucas dovesse dire la verità anche a loro ma quest'ultimo non sembrava affatto convinto.

~•~

«Bene, ora che ci siamo tutti vi spiegheremo il programma di oggi» finalmente anche il secondo pullman era arrivato, così tutti gli studenti erano fermi al centro del villaggio dove si trovavano i piccoli bungalow, ognuno dei quali composto da una stanza e un bagno.

Ethan ed Olivia affiancarono Grey e Mike proprio in quel momento. «Spero che non ci siano escursioni previste per oggi. Sono così stanca che tornerei immediatamente sul bus per continuare a dormire» Olivia era una di quelle persone che riusciva a dormire ovunque, senza problemi.

«Ed eri tu quella che moriva dalla voglia di venire» le fece notare Mike ridendo.

«E' vero» ammise colpevole «è solo che stanotte non sono riuscita a dormire, la valigia non voleva saperne di chiudersi così ho dovuto ricominciare daccapo per decidere cosa lasciare indietro» probabilmente era stata ore ed ore a farlo.

«Lo sai che non siamo partiti per andare in guerra vero? Si tratta di cinque giorni» stavolta fu Ethan a prenderla in giro.

«Almeno non è una maniaca del controllo come quest'altro» Mike alzò gli occhi al cielo riferendosi a Grey. «Ha iniziato a preparare la valigia una settimana fa con tanto di lista completa di tutto ciò che doveva metterci dentro. Come se non bastasse stamattina si è alzato mezz'ora prima per controllarla un'ultima volta. Come se svegliarsi alla cinque non fosse già un trauma»

Gli altri due si misero a ridere e prima che Grey potesse difendersi in alcun modo, furono interrotti dalle parole del professor Brown

«...quindi la 5°A e la 5°B faranno parte del primo gruppo e saranno accompagnati dalla Professoressa Smith e dal Professor Taylor, mentre la C e la D faranno parte del secondo gruppo, accompagnati da me e dal Professor White»

Per fortuna erano tutti e quattro nello stesso gruppo, il che avrebbe reso la gita ancor più bella.

«Penso di aver detto tutto. Ora ognuno di voi verrà assegnato ad un bungalow, due per ognuno»

«... nella 8 ci sono Olivia Martin e Jessica Sanchez; nella 9 Mike Thompson e Jason Clark, nella 10 invece ci andranno Ethan Harris e Sebastian Ramirez, nella 11 Lucas Clark e Grey Walker...»

Grey, chiedendosi se l'universo – o i professori – li stesse prendendo in giro, istintivamente cercò con lo sguardo Lucas il quale lo stava già guardando. Solo pensare di dover condividere la stessa stanza col moro per ben cinque giorni lo fece avvampare.

«Per ogni Bungalow c'è una sola chiave, quindi non perdetela mi raccomando. Avete un'ora per sistemarvi e prepararvi prima di pranzo. L'appuntamento è alle 12.30 in mensa» e detto ciò tutti gli alunni furono congedati e si diressero ognuno al proprio alloggio. Grey salutò i suoi amici e si diresse al suo, con la chiave appena ricevuta già pronta. Ovviamente però la porta dell'alloggio non voleva saperne di aprirsi.

«Non ci sai fare con le serrature vero?» Lucas ridacchiò alle sue spalle, ricordando il primo giorno di scuola, quando lo aveva aiutato ad aprire l'armadietto. Come quella volta, lo fece spostare, aprì la porta e con un cenno teatrale lo invitò ad entrare.

«Da cosa lo hai capito?» rispose ironicamente il biondino entrando per poi fermarsi.

«Manca un letto» disse guardando il letto matrimoniale al centro della piccola stanza.

«Non hai ascoltato niente vero? Il prof ha detto che alcune camere hanno il letto matrimoniale ed altre letti singoli, indovina quale è toccata a noi?» sorrise maliziosamente prima di chiudere la porta alle sue spalle.

«Levati quel ghigno dal viso, non ci pensare neanche» lo riprese subito l'altro.

inutile dire che Lucas non lo fece, anzi si avvicinò a lui prendendolo per i fianchi «Quando capirai che siamo destinati a stare insieme?»

«Quando tu capirai che non posso stare insieme ad uno spacciatore» appoggiò le mani sul suo petto, non per allontanarlo ma per avere un ulteriore contatto col suo corpo anche se questo, Lucas, non poteva saperlo.

«Dettagli, nessuno è perfetto» fece spalluce, sorridendo «E poi non ti sto chiedendo di sposarmi. L'unica cosa che ti chiedo è di lasciare i problemi a Charleston e vivere questi cinque giorni senza pensare a quello che ti ho detto su me e Jason» Lucas abbassò la testa appoggiando la fronte a quella del più piccolo e guardandolo dritto negli occhi. «Puoi farlo per me?»

In quel momento Grey si sentì sciogliere da capo a piedi e, anche se era sempre stato abituato ad organizzare tutto, ad essere sempre un passo avanti, a pensare per bene prima di prendere qualunque decisione, quella volta non lo fece. Era sempre così con Lucas, non poteva pensare razionalmente quando si trattava di lui. Annuì lentamente e sorrise, portando le braccia intorno al suo collo «Va bene. Non ci penserò, per ora»

Lucas sorrise a sua volta, gli scostò una ciocca bionda da davanti al viso per poi fare l'unica cosa sensata che potesse fare in quel momento: lo baciò. Si appropriò di quelle labbra che ormai sentiva sue, le assaporò lentamente, come se volesse godersi ogni singolo istante e la stessa cosa fece Grey. Non ci volle molto prima che le loro lingue prendessero parte a quella danza, cercandosi, trovandosi per poi essere separate nuovamente.

«In cambio però anche tu devi fare una cosa per me»


Angolo Autore:

Probabilmente questo capitolo è leggermente più corto rispetto agli altri ma in compenso spero che l'ultima scena possa farmi perdonare. 

P.S. Allego qui una foto per farvi capire più o meno il tipo di Bungalow descritti nella storia.

 Allego qui una foto per farvi capire più o meno il tipo di Bungalow descritti nella storia

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