Capitolo 15 ♛ You still have a lot to learn

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Ethan raggiunse presto l'altro capitano, fermandosi ad una decina di metri da lui. Si sorprese nel vederlo in una posizione quasi rilassata e non difensiva o offensiva. Aveva quel solito atteggiamento arrogante che gli dava sui nervi e avrebbe voluto sparargli la vernice dritta in faccia.

«A te la prima mossa, amico» disse Lucas come a volerlo prendere in giro.

«Non sottovalutarmi» senza pensarci due volte alzò la pistola, sparando in direzione del suo avversario «e non chiamarmi amico»

Lucas schivò il colpo per un pelo ma la sua espressione non cambiò, come se avesse calcolato tutto nei minimi dettagli, come se non avesse dubbi su come si sarebbe concluso quello scontro.

Contrattaccò immediatamente, ma anche Ethan riuscì a schivarlo abilmente. I rispettivi colpi erano praticamente serviti ad ufficializzare lo scontro, che finalmente poteva avere inizio.

Non molto lontano da lì, Mike e Jason non erano ancora riusciti a liberarsi dell'altro, ma a differenze dei loro capitano, quei due si stavano divertendo, stavano giocando. Jason era riuscito a colpirlo un paio di volte, prima sul braccio e poi sulla spalla. Per eliminarlo però doveva colpirlo al petto o all'addome. Mike invece non era riuscito a colpirlo neanche una volta, anche se ci era andato spesso vicino.

«Arrenditi e non ti farò del male» urlò Jason rifugiato dietro ad un tronco. «Ho sempre voluto dirlo» disse poi divertito.

Non sentendo però alcuna risposta, sbucò leggermente fuori dal nascondiglio per controllare il nemico, ma non lo vide. Un secondo dopo sentì la pistola del suo avversario posarsi sulla sua nuca. «Stavi dicendo?»

Mike era sbucato dietro di lui, approfittando di quel suo momento di distrazione e l'aveva colto di sorpresa. Jason sorrise colpito. Non se lo aspettava.

«Getta la pistola e metti le mani bene in vista» ordinò il membro della squadra blu, traendo ispirazione dagli innumerevoli film polizieschi che aveva visto.

Jason iniziò a ridere di gusto prima di dire «Ammiro la tua bravura, ma ti ricordo che per eliminarmi devi colpirmi in petto o all'addome» e senza aggiungere altro si girò di scatto, premendo il grilletto della usa arma che puntò sul torace dell'altro. Quest'ultimo però alle sue parole aveva abbassato l'arma dalla testa alla schiena dell'altro, sparando nel preciso istante in cui si era girato.

Conclusione, si erano colpiti nello stesso momento. Mike aveva una macchia rossa sull'addome mentre Jason ne aveva una blu sul petto. Erano entrambi eliminati. Si sorrisero a vicenda, fieri di loro stessi, e iniziarono a baciarsi dando un epilogo perfetto a quello che era stato più un gioco di seduzione che di guerra.

Anche Olivia raggiunse presto l'area nemica, individuando la bandiera e apparentemente nessuno a proteggerla. Sapeva che ciò era impossibile, cosa che la fece stare in guardia e rallentare il passo. Si guardò intorno, avanzando lentamente e di soppiatto.

Qualche secondo dopo entrò nella visuale di Grey, che se ne stava immobile sull'albero. Da quella postazione poteva colpirla facilmente. La ragazza infatti si guardava attorno ma non le venne in mente di alzare lo sguardo, cosa che le rendeva difficile notarlo.

Cercando di non farsi scoprire, Grey prese la mira stabilizzando bene i piedi sul ramo. Questo però lo tradì. Nell'aggiusta la sua posizione aveva spezzato un ramoscello, rumore che la rossa udì. Infatti alzò immediatamente lo sguardo fino ad incontrare la figura semi nascosta dell'amico.

Grey sparò comunque ma era troppo tardi. Olivia lo aveva notato e non aveva perso tempo a schivare il colpo e contrattaccare. Il colpo per fortuna venne parato dalla chioma di foglie di uno dei rami dell'albero ma preso dalla paura di essere colpito, il biondo aveva perso l'equilibrio e per evitare di cadere, saltò giù. Il secondo colpo lo prese in pieno petto, senza neanche dargli il tempo di accorgersene. Era appena stato eliminata e ciò significava che la bandiera della sua squadra era completamente indifesa.

«Ci hai provato» gli disse Olivia facendogli un occhiolino e dirigendosi al suo obiettivo.

Nel preciso istante in cui la prese, nel lato opposto del campo, Ethan era riuscito a colpire Lucas e se ne stava vantando con quest'ultimo.

«BANDIERA BLU CONQUISTATA» urlò Olly, annunciando la vittoria della propria squadra.

«Sembra che abbiate perso» disse Lucas divertito. «Eri così concentrato a battermi che non hai pensato al vero obiettivo del gioco» si avvicinò a lui, poggiandogli la mano sulla chioma castana «Hai ancora molto da imparare» e sorrise, stavolta un sorriso sincero.

«Ti sei concentrato troppo sull'avversario mentre l'obiettivo è la bandiera» Lucas lo riprese alla fine della partita, non con tono accusatorio, piuttosto cercando di fargli capire il suo errore. Poi gli poggiò una mano sulla testa «hai ancora molto da imparare» il ragazzino tredicenne dagli occhi color cielo in tempesta sorrise prima di continuare «devo insegnarti proprio tuto»

Lucas era come un fratello per Ethan e si comportava proprio come tale nei suoi confronti. Era solo un anno più grande di lui eppure sembrava già più maturo. Et lo ammirava moltissimo, motivo per il quale gli piaceva sempre entrare in competizione con lui.

Ethan lo guardò, immergendosi nei ricordi passati, rivedendo per la prima volta dopo tanto tempo il Lucas al quale aveva voluto bene. Ma durò giusto un attimo. «Levami le mani di dosso» con una mano spostò quella del moro dal suo capo, guardandolo male.

Fu in quel momento che iniziarono a raggiungergli gli altri ragazzi coperti di pittura, chi più chi meno.

«Mi sa che questo gioco non fa per me» disse Grey rivolto al suo capitano che però continuava a guardare Lucas. Solo allora gli altri sembrarono accorgersi della tensione che c'era tra i due.

«Sono sicuro che il tuo ragazzo saprà aiutarti a migliorare» commentò acido Ethan senza neanche guardarlo e andandosene subito dopo, seguito da Sebastian.

Grey a quel punto guardò Lucas. Erano in realtà in una situazione di stallo, volevano godersi quei giorni insieme ma la condizione posta da Grey aveva leggermente complicato le cose e infatti non erano ancora riusciti a parlarne. Una cosa però era certa, Lucas non era il suo ragazzo e Grey non sapeva come lo facesse sentire questo particolare.

Per quanto potessero fingere che le cose andavano bene, sapevano che la realtà era completamente diversa. Ethan, evidentemente, era ben lontano dal perdonare Lucas il che rendeva complicate le dinamiche di quel gruppo. Per giunta c'era il dettaglio dei "cugini spaccini". Lontani da casa avevano pensato di poter allontanare anche i problemi ma erano ancora lì.


Angolo Autore:

Ne approfitto per ringraziarvi tutti, perché nonostante la mia lentezza, la storia ha raggiunto 11mila letture il che per me non sono poche. So che ci sono errori e che a volte trascuro qualche personaggio ecc. ma sto ancora imparando e quindi vi chiedo di avere pazienza😂 detto ciò vi saluto e vi ringrazio di nuovo. Spero che vi stia piacendo ♥️

I Knew You Were Trouble ♛ Tematica Gay [In pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora