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A quelle dure parole, il biondo sembro pietrificarsi.
Come ha potuto, una persona così bella come il moro, morire?
A Bakugou questa cosa non piaceva, quindi, spinto da un attacco d'ira, prese le spalle di Kirishima e lo sbatté al muro.

"Che stronzate stai dicendo, capelli di merda?!?"

"La verità" dovette ammettere il rosso "la semplice e pura verità"

C'era dell'amarezza nella patole di Eijirou, un'amarezza che Katsuki aveva colto a pieno.
Gli lasciò le spalle e gli tirò un ultima occhiata.
Stranamente non era un'occhiata né brutta né bella. Era semplicemente neutra.

"Allora fallo tornare" e se ne andò.

Era una situazione parecchio strana.
Kirishima mai aveva visto quel lato di Bakugou.
Vi chiederete 'quale lato?'
Quello compassionevole.

Molti secoli prima, lui e Bakugou si erano incontrarti.
Eijirou, debole e gracile.
Katsuki, forte e determinato.
Il carattere del biondino lo spaventava, ma stranamente non lo prese in giro come fece con Midoriya.
Lo aiutò invece, a lottare e vincere ogni difficoltà.
Dopo la promozione, Bakugou non vide più quei capelli color ebano che tanto brameva.
Kirishima, dal canto suo, osservava sempre quella testa calda.
Era un sentimento provato da entrambi, ma non compreso.

Ricordare tutte quelle cose, faceva male. Ad entrambi.
Il ragazzo esplosivo era tornato al suo tempio, Eijirou invece era lì immobile.
'come lo aveva riconosciuto?'
Era completamente una persona differente; capelli, carattere...
Si portò una mano sul cuore e capì che, finalmente, dopo anni, si era accorto di lui.

Bakugou era rinchiuso nelle sue stanze a contemplare il nulla.
Non riusciva a togliersi dalla testa quella chioma bizzarra color fuoco.
Sentiva il suo cuore battere all'impazzata e questa cosa non gli piaceva.
Voleva urlare, come faceva di solito.
Non emettete nemmeno un suono appena aperta la bocca.
D'altro canto, Kirishima piangeva da solo.
Il suo grande amore si era avvicinato a lui, lo aveva notato, lo aveva riconosciuto.
Aveva... Buttato via una delle poche speranze che aveva.
Iniziò a versare lacrime su lacrime, senza nemmeno accorgersene.
Sentiva il cuore sempre più stretto e urlare lo aiutava a sfogarsi.

Lo sfogo invece di Bakugou erano i cari vecchi pugni.
Prese il suo vecchio e mal ridotto sacco da boxe e lo menó di brutto.
Era incazzato? No, semplicemente deluso.
Per una volta che sentiva di starsi fidando, poof, sparito tutto.
Non era giusto,
Non era giusto,
Non era giusto,
Non era possibile,
Non era possibile,
Non era possibile

Errore, era solo un malinteso. Di sicuro era così.

"Perché è cambiato?"

Come un fulmine - BakushimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora