«8»

2.3K 193 44
                                    

<...>

Il giovane dalla chioma infuocata sorrise, tenendo tra le dita una spiga di grano. Avevano trovato casa, i due. Il vecchio saggio si era rivelato molto utile, anche se a Katsuki non stava tanto a genio. Vivevano in una casa in campagna, dove potevano godersi in pace la loro nuova vita da mortali. Era molto modesta, ma almeno possedevano un mulino ad acqua e potevano tranquillamente avere della farina per fare tante leccornie.

«Eijirou, che cazzo fai lì seduto?? È da un'ora che sei impalato a guardare quella fottuta spiga»

Kirishima alzò lo sguardo, consapevole di a chi appartenesse quella voce.

«E dai, guarda che è qualcosa di poetico!! Siediti vicino a me.»

Il rosso batté la mano sul prato per indicare un posto vicino a lui. Il biondo sbuffò, con le braccia conserte. Con poco preavviso, di sedette velocemente con le gambe incrociate. Mise il gomito sulla coscia, appoggiando il mento sul palmo della mano.

«Che hai lì?»

«Quel merdoso del fruttivendolo aveva detto che queste mele erano gratis, quindi le ho prese. Ne vuoi una?»

Il rosso annuì, sorridendo in modo raggiante come il solito. Bakugou prese dal cesto una mela rossa, passandola al suo amato.

«Aww, ti sei appena dichiarato!»

«NON MI SERVE UNA MELA DEL CAZZO PER DICHIARARMI!!»

Katsuki gli urlò contro, come al solito. Kirishima non riuscì a trattenere le risate, era troppo esilarante vedere Katsuki arrabbiato.

<...>

Nel corso del tempo, non ebbero mai il piacere di rivedere uno dei loro amici dell'olimpo. Videro però Jirou, una Dea che, come loro, era scesa dal quel paradiso per diventare una mortale. Ora era una musicista, suonava la lira. Dire che era brava era poco, era strabiliante. Purtroppo per i due ragazzi, Kyouka era sempre fuori città per intrattere ricchi e patrizi con le sue note. Aveva un talento eccezionale e faceva più che bene a sfruttarlo. Avvolte Kirishima si chiedeva se Denki non la stesse guardando dall'alto, ascoltando la sua soave musica e complimentarla. A Eijirou mancavano i suoi amici, ma sapeva che sarebbero sempre stati sopra di lui. Ora aveva Katsuki e sarebbero stati sempre insieme. Avrebbero avuto una vita felice. Certo, i litigi ci sarebbero stati, come ogni coppia. Ma è una cosa normale, giusto?

«Capelli di merda la smetti di rimanere lì impalato?? Avevi detto che saresti venuto con me al mercato!!» la voce del biondo lo riportó alla realtà, scuotendo leggermente la testa.

«A-AH? Scusami Katsuki, arrivo subito!!»

È vero, il tempo sarebbe passato e avrebbe portato tante cose con se. Litigi, tregue, gelosia, amore e altro ben degli Dei. Kirishima guardò un'ultima volta il cielo, osservando il sole. Sorrise, ringraziando All Might per la vita che aveva scelto per lui.

«... La vita di un uomo»

Come un fulmine - BakushimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora