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Bakugou osservò il Dio trainare quel maestoso carro in legno con inserti d'orati.
La notte calò velocemente, riempiendo il cielo di brillanti stelle.
Dall'alto si vedevano i falò accesi nei vari villaggi, usati per riscaldare i poveretti e per aiutare le guardie a vedere la sera. Sembravano tante piccole lucciole.
Finalmente, anche il Dio della Guerra tornò al suo tempio.
Passò una notte completamente in bianco.

"Eppure, io non l'ho mai visto nella prova..."

Anni addietro, All Might, Eraser Head e Present Mic avevano deciso di affidare l'Olimpo ad una nuova generazione.
Gli Dei che ora erano lì, erano passati tutti insieme a Katsuki.
Ma Kirishima... Non lo ha mai visto alla prova.
Sembra strano, a pensarci bene. Un rosso così intenso non si dimentica così facilmente.

Il giorno seguente, vi era una riunione: la primavera era alle porte.
Hagakure Toru, Dea dell'amore, era al settimo cielo. In fondo, era il suo periodo più proficuo.
Ad esultare con lei vi era anche Uraraka Ochaco, Dea della presenza femminile.
All Might, IL padre degli Dei, divide tutti i diversi gruppi per diffondere la primavera sull'intera Grecia.

Con Present Mic, Dio del mare, vi erano:
Asui Tsuyu, Dea della natura
Yaoyorozu Momo, Dea della saggezza
Kaminari Denki, Dio delle feste.

Con Eraser Head, Dio degli Inferi, vi erano:
Bakugou Katsuki, Dio della guerra
Midoriya Izuku, Semi-dio della forza
Kirishima Eijirou, Dio del sole
Uraraka Ochaco, Dea della femminilità

Con All Might, Dio del fulmine, vi erano:
Todoroki Shoto, Dio del fuoco
Ashido Mina, Dea della caccia
Uraraka Ochaco, Dea della femminilità

Invece, Sero Hanta, non fece squadra con nessuno. Motivo? Lui era il Dio messaggero, non doveva avere impegni se non quello di avvertire i suoi maggiori.

Finalmente a Eijirou si era presentata un'altra occasione per guardare lui.
Così alto e possente, senza paura e con un carattere incompreso. Erano cose che attiravano particolarmente il rosso.

"Dirigetevi sulla terra" Disse All' Might. "Spargete la primavera!"

I gruppetti si separano per tutta la terra, svolgendo lentamente i lavoro che gli era stato dato.
Kirishima, però, era affascinato dalla Terra.
Un posto pieno di colori, dove, però, qualcosa non dura per sempre.
Passando per una strada, sentì Le parole di un vecchio profeta.
Fortunatamente, il Dio era invisibile all'occhio umano.

"In questo mondo, tutto è passeggero. Nasciamo, cresciamo e moriamo. Ma se si trova l'amore vero, dopo la morte si incontreranno sotto il cospetto della dea Toru Hagakure! Elle giudicherà se il vostro amore era Eros, passionale ed occasionale, oppure Agape, tenero ed eterno. Quindi, non bruciate la vostra gioventù! Sperimentate!"

Un piccolo applauso si fece sentire dal pubblico che sentiva il profeta.
Il cuore di Eijirou si sciolse e, non poté far a meno, di ricambiare l'applauso, pur essendo invivibile.
Ma un dubbio sorse nella mente del rosso:"E l'amore immortale? Come si può trattare?"
Kirishima si addenttró in un vicolo e fece una cosa proibita: prese le sembianze di un essere umano.
Non era diverso dal normale, ma adesso sembrava in tutto e per tutto mortale. Nemmeno gli altri Dei potevano localizzarlo.
Uscendo dal vicolo, si avvicinò cautamente al vecchio profeta.

"Chiedo scusa maestro" si annunciò Kirishima, facendo un inchino.

"Oh, salve giovanotto"

"Volevo farle una domanda sul discorso che ha fatto prima!"

"Ti ascolto" il vecchietto si mise seduto su uno sgabello, guardando il ragazzo davanti a sé"

"Lei ha parlato di amore terreno... Ma se un amore è immortale? Come si può fare?" Abbassò lo sguardo, pentendosi della domanda. Forse lo stata disturbando

"L'amore eterno, eh? È la cosa più bella che possa esistere. Quando incontri la tua anima gemella in un mondo immortale, lo riconosci subito. Ma quell'amore è complicato, perché non è limitato dalla morte e dal:'vivere per sempre felici e contenti sotto la guida degli Dei'. I due amanti devono dunque combattere insieme" Il maestro si alzò e prese la spalla di Eijirou, sorridendogli. "Non so il motivo di questa domanda, non l'interessa nemmeno saperlo. Ma stai tranquillo che ce la farai"

Il cuore di Kirishima si fece più leggero e un grande sorriso si formò sulle sue sottili labbra

"LA RINGRAZIO, MAESTRO!"

S'inchinó numerosi volte, rintornó in quel buio vicolo e ritornò alla normalità: ora aveva una risposta.

Come un fulmine - BakushimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora