From La Habana

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Cara Anna,

ti scrivo da La Habana, la capitale di Cuba.
Abbiamo viaggiato ininterrottamente per settimane, senza fermarci mai.
Bash è ogni giorno più agitato,proporzionalmente alla vicinanza di casa sua, Trinidad. Sembra non sapere come reagire e comportarsi.

La Habana mi ha messo addosso tanta allegria, nonostante tutto.
Ogni aspetto della vita è così diverso.
Nulla sembra come lo conoscevo.
Qui hanno la pelle più scura, di una tonalità che mi ricorda tanto il caffè mischiato a una punta di latte.
Parlano una lingua sconosciuta ma più armoniosa e ballano con entusiasmo e passione.
Oh Anna, è tutto così colorato!
Non riesco nemmeno a fare dei paragoni con la nostra amata Avonlea...è tutto troppo differente.

Vorrei la tua opinione in questo momento, Anna, come vorrei vedere la tua meraviglia e il tuo stupore.
Sai che non ho ancora trovato nessuno coi capelli come i tuoi? Nessuna ha la sfumatura che hai tu.
La teoria iniziata con queste lettere trova ancora conferma: saresti la sola anche qui.

Ora, però, non ci sono colori intorno a me, c'è solo il lume di una candela che a fatica rischiara la notte e illumina il foglio.
Tutti intorno al mio letto dormono ed io non posso fare a meno di pensare a casa mia.
Due compagni, Carlos e Juan, oggi hanno rivisto le loro famiglie dopo molto tempo.
Secondo te, come si sono sentiti?
Com'è tornare a casa da posti cosi lontani?
Non fraintendermi, Carotina, sono felice della mia scelta solo... a volte non posso fare a meno di chiedermi cosa sta accadendo lì, o se qualcuno mi aspetta.

Non so descriverti tutte le emozioni che sto provando.
Chi è Gilbert Blythe, Anna?
Chi sta diventando?
Probabilmente tu avresti la risposta o, nel caso ne fossi sprovvista, mi capiresti e mi aiuteresti come hai già fatto.

Cosa sta succedendo a scuola?
Ti stai annoiando?
Scusa i brutali cambi di discorso continui, ma ci sono così tante cose che vorrei dirti e raccontarti che perdo il filo logico.

La candela si sta consumando e forse è ora di dormire, domani ricominciamo a navigare e a spalare carbone.
È una fortuna che fossi abituato al duro lavoro.
Buona notte Anna.

Tornerò un giorno.
Con amore,

Gilbert Blythe

Letters to Miss Anne Shirley-CuthbertDove le storie prendono vita. Scoprilo ora