Cara Anna,Questa è la prima lettera, il primo giorno.
Toronto oggi era soleggiata, credo sia un segno di buon auspicio.
Sai, mentre ero in treno ho trovato una delle lettere nel mio portafogli e ho pensato fosse opportuno ripetere l'esperienza affine.
Quindi, la te dei miei sogni sarà nuovamente il mio diletto diario.
Spero di mostrartele, un giorno...anche se dubito di averne il coraggio: in fondo mi viene mal di pancia alla sola idea di vederti.
Guarirò mai dalla tua influenza?
Comunque, il dormitorio non è male: modesto ed ordinato, devo dire che apprezzo la semplicità.
Il campus, però, sembra a dir poco frenetico. Qui tutti si precipitano da un edificio a un'altro come se ci fosse sempre un'emergenza. Forse è così.
È un complesso di edifici a dir poco ampio: sento che mi perderò spesso, però la gente sembra ben disposta ad aiutarti.
Quasi tutti almeno.
Ho paura che la grande città possa soffocarmi, non sono più un ragazzino con la smania di vedere quante più possibili località cosmopolite...non senza di te.
Devo dire che ho grandi aspettative da questa esperienza e voglio, malgrado tutto, viverla appieno come faresti tu.
È un giorno che non ti vedo.
Con amore,
Gilbert
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Letters to Miss Anne Shirley-Cuthbert
FanfictionUna lieta domanda posta da Gilbert fa sorgere amare controversie, che però potrebbero essere risolte da dolci ricordi mai dimenticati...