Capitolo 9

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P.O.V Justin

Io e Nick arrivammo al ristorante,  e dopo aver preso posto e aver ordinato il cibo, iniziammo a parlare un pò.

N: Juss, ti vorrei invitare ad una festa.

Io: A che festa?

N: È una festa-inaugurazione. Hanno aperto una discoteca al centro di New York. È la discoteca "Moonlight",  dicono che sia molto grande, ci saranno altre celebrità, e soprattutto molte ragazze.- disse facendo un sorriso malizioso.

Io: Quando ci sarà questa festa?

N: Domani sera alle 10.00!

Io: Ok, ci sarò.. Dimmi dov'è, ci incontriamo direttamente lì domani.

Mi disse dove si trovava la nuova discoteca.

Io: Ci sarà solo gente famosa?

N: È una discoteca privata, questo vuol dire che devi avere degli inviti per entrare, peró stiamo parlando di un'inaugurazione e solo per domani è aperta a tutti.

Io: Chissà se Nancy sa di questa festa...-Dissi tra me e me.

N: Nancy? Chi è Nancy?

Spiegai a Nick tutto quello che era successo.

N: Allora buona fortuna, spero la troverai - sorrise.

Io: grazie, anche se ormai ho perso un pó la speranza.

Di lei conosco solo il suo nome,  niente di più, ma una cosa so benissimo: da quando la vidi la prima volta non riesco a dimenticarla, è sempre nella mia testa e qualcosa mi dice che anche lei sarà presente domani sera. Ed è strano, molto strano, anche perché lei non sa neanche che la sto cercando.

Intanto la nostra ordinazione arrivò e iniziammo a mangiare.

P.O.V NANCY

Io:... Posso essere così sfigata?!-  Entrai dentro casa e sbattei la porta dietro di me. Avevo l'opportunità di incontrare uno dei miei cantanti preferiti e io dov'ero? In un lurido bagno, dove non c'era neanche la carta igienica!

Stavo salendo le scale ma una voce femminile mi bloccò.

M: Cos'è questo chiasso? Perché hai sbattuto la porta  e soprattutto perché hai urlato in quel modo ?!-Disse con aria severa.

N: Perché tutte queste domande? Sono fatti miei! -  alzai la voce.

M: Non ti permetto di parlarmi così! finché urli e sbatti la porta in casa mia sono anche fatti miei!- disse anche lei alzando il tono della voce.

Feci un respiro profondo per calmarmi.

N: Sai una cosa... Lascia stare, non puoi capire.

Iniziai a salire le scale.

M: il pranzo è quasi pronto.

N: Non ho fame... - dissi salendo l'ultimo gradino.

M: ah, Nancy..

Mi girai con aria scocciata e lei poco dopo continuò a parlare.

M: Ti ricordo che sono passati quattro mesi dal nostro patto, se non...

Io: Credi che non lo sappia?- Dissi interrompendola.

Stavo andando nella mia camera, ma a metà corridoio mi fermai.  Fissai una porta bianca, la porta della stanza di mio fatello.

A passi lenti mi avvicinai sempre di più, e solo toccando la maniglia di quella porta mille ricordi si fecero spazio nella mia testa.

** FLASHBACK**

5 ANNI PRIMA...

Stavo facendo i compiti in camera mia. Matematica, per precisare, LA ODIO.

La camera era silenziosa, non si sentiva neanche un piccolo rumore. Fa caldo e preferirei prendere un pò d'aria fresca in giardino che stare qui a fare le equazioni.

Il silenzio che si era creato intorno a me si ruppe, dando spazio ad una canzone di Michael Jackson "Billie jean".

Io: ma insomma! Già non capisco niente di matematica, se c'è anche questo chiasso- Dissi urlando, sapendo che nessuno mi avrebbe sentito per la musica troppo forte.

Sospirando decisi di alzarmi dalla sedia e andare nella stanza di mio fratello Alex, è da lì che proveniva la musica.

Stavo aprendo la porta, pronta ad urlare contro mio fratello e dirgli di abbassare il volume. Aprì la porta e lo vidi ballare, era bravissimo, mi incantai ai suoi passi .

A: Se volevi vedermi ballare potevi dirmelo- disse ridendo.

Io: Ma perfavore! Sono venuta per chiederti di abbassare il volume, qui c'è gente che studia.

A: tu che studi? MIRACOLO! Credevo fossi qui per vedere questo ballerino meraviglioso.- Disse vantandosi.

Io: Ho visto passi di danza più belli di quelli che hai fatto tu- scherzai ovviamente.

A: Ah! E quali sarebbero? Vediamo!

Io: Sbaglio o mi stai sfidando?

A: Può darsi!- sorrise.

Io: Ok l'hai voluto tu, ma dopo aver  perso la sfida non ti mettere a piangere.

Alex fece partire la musica, imitai qualche passo alla michael Jackson, ovviamente non ero brava come il re del pop ma quei passi li facevo abbastanza bene. Intanto iniziò a ballare anche Alex, e senza farci caso ci ritrovammo in quella stanza a ballare insieme.

A: sei brava sorellina! Dovresti frequentare una scuola di ballo.

Io: veramente? T-tu pensi che io sia brava?

A: Certo che sì! Domani ti accompagnerò nella mia stessa scuola di danza e ti iscriverò.

Io: Grazie!- ero felice, era una passione che tenevo nascosta.

**FINE FLASHBACK **

P.O.V Autrice

Nancy era ancora lì, davanti a quella porta, indecisa se entrare o no. Fece un respiro profondo, e quando entrò,  vide che gli oggetti della stanza erano nella stessa posizione lasciati da Alex. Nancy aveva pregato alla mamma di lasciare tutto com'era. Si avvicino al letto del fratello e si distese su di esso. Nancy poteva ancora sentire l'odore del fratello nell'aria della stanza, prese il cuscino e lo strinse a sè, immaginando fosse il fratello, e dopo qualche minuto intorno a lei si fece buio, si era addormentata.

**Sogno**

A: "Promettimelo Nancy"-disse con poca voce..

Io:"te lo prometto, ma ti prego Alex, non mi lasciare"-dissi in lacrime.

A: "Ti voglio bene!"-i suoi occhi pian piano si chiusero..

**Fine sogno**

X: "Nancy... Nancy svegliati!"

SCUSATE PER IL RITARDO. SPERO VI PIACCIA.♥♥

DANCE FOR MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora