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Alec si svegliò quella mattina più felice che mai, pronto a passare l'intera giornata con il suo ragazzo. Si fece una doccia veloce, si cambiò e alle dieci in punto uscì di casa. Sua sorella gli urlò qualcosa mentre usciva, ma non la sentì. Camminò fino a casa di Magnus con le cuffie nelle orecchie e quando arrivò a destinazione notò di essere arrivato con cinque minuti di anticipo.

Suonò il campanello e poco dopo Magnus aprì la porta con addosso solo un asciugamano legato in vita.

Alec arrossì dalla testa ai piedi.

<<C-ciao...>> disse squadrandolo dalla testa ai piedi.

<<Alexander, sei in anticipo!>> rispose Magnus facendo entrare il suo ragazzo.

<<Sì, beh...>> Alec cercò qualcosa di sensato da dire, ma con Magnus mezzo nudo davanti a lui, gli risultava difficile formulare una frase di senso compiuto.

<<Alexander così mi consumi.>> disse Magnus, ridendo sotto i baffi.

<<Non è colpa mia se tu apri la porta mezzo nudo!>> replicò l'altro.

<<Va bene, va bene. Vado a mettermi qualcosa addosso.>> disse Magnus, dirigendosi verso la sua camera. Alec lo seguì con lo sguardo fino a quando non sparì dietro la porta della sua stanza che si chiuse subito dopo.

Alec si sedette sul divano, sospirando. Magnus era perfetto in tutto, mentre lui era un disastro.

<<Tu un disastro? Ma la mattina ti guardi allo specchio?>> chiese Magnus apparendo alle sue spalle. Alec si rese conto solo in quel momento di averlo detto ad alta voce.
Non ricevendo risposta, Magnus si sedette accanto ad Alec e poi disse: <<Hai degli occhi azzurri che mi fanno affogare ogni volta che li incrocio. I tuoi capelli scuri rendono ancora più evidenti quei tuoi occhi perfetti. Per non parlare del tuo fisico, Alexander. Potrei scrivere un libro con tutti i tuoi pregi! Se non sei perfetto tu, allora chi lo é?>>

<<Tu. Tu sei perfetto.>> rispose Alec senza pensarci, diventando completamente rosso.

<<Sei perfetto anche quando arrossisci...>> disse Magnus, mordendosi le labbra.

Alec si avvicinò a lui lentamente, poggiando poi le sue labbra su quelle del suo ragazzo.

Il suo ragazzo. Ancora non riusciva a crederci.

Inizialmente fu un bacio dolce e delicato, poi si fece più passionale. Magnus si stese sopra Alec, facendolo coricare sul divano. Le mani di Alec finirono tra i capelli di Magnus, mentre quelle di quest'ultimo vagavano sul corpo del moro, finendo poi per accarezzargli il viso. Alec afferrò la maglietta di Magnus, tirandolo più vicino a lui. Le loro lingue si intrecciarono, muovendosi insieme, mentre piano piano entrambi finivano nella loro bolla d'amore, fuori dal resto del mondo.

Alec si allontanò lentamente da Magnus, entrambi erano senza fiato.

Alec sorrise e Magnus ricambiò.

<<Amo il tuo sorriso.>> disse Magnus.

Alec non rispose, ma gli prese il viso tra le mani. Gli lasciò un bacio a stampo e poi Magnus appoggiò la testa nell'incavo del collo di Alec, mentre quest'ultimo gli accarezzava i capelli.

Rimasero così per un tempo indefinito, poi Magnus parlò.

<<Hai pensato a quando parlare con i tuoi genitori?>> chiese, senza alzare la testa.

Alec smise per qualche secondo di accarezzargli i capelli, poi riprese di nuovo.

<<Non lo so, Mag... ti ho detto come sono fatti i miei genitori. Ho paura di come potrebbero reagire, ma ho più paura che trovino un modo per allontanarmi da te. Non potrei vivere lontano da te.>> disse Alec, buttando fuori tutte le sue paure.

<<Nemmeno io voglio perderti, Alexander. Non potrei sopportare di perdere anche te...>> disse Magnus.

<<Non mi hai mai parlato della tua famiglia... dei tuoi genitori.>> disse Alec.

<<Ti ho detto che sono morti. Quando io ero piccolo. Troppo piccolo per capire cosa fosse successo davvero. Mi mancano. Tanto. Vorrei poterti presentare a loro. Vorrei poter rientrare a casa e trovare il pranzo pronto, e mia madre ad accogliermi con un sorriso. Vorrei che mio padre mi insegnasse a guidare, per dirmi poi di essere orgoglioso di me. Vorrei entrare a casa con te e dire 'mamma, papà, vi presento Alec. Il mio ragazzo.' E vorrei che loro fossero presenti al mio matrimonio, che mi aiutassero a prendere le decisioni più difficili e a rimediare ai miei errori. Vorrei che mi guidassero nella nella direzione giusta quando non so come comportarmi. Avrei tamto bisogno di loro, ma non ci sono più e non possono tornare da me...>> disse, mentre le lacrime iniziarono a rigargli il viso, bagnando la maglietta di Alec.

Il suo ragazzo lo costrinse ad alzare il viso, guardandolo negli occhi ed asciugandogli le lacrime.

<<Sarebbero orgogliosi della persona che sei, Mag. Sarebbero felicissimi di aver cresciuto una persona splendida come te.>> disse Alec, poggiando la fronte a quella di Magnus.

<<Ho bisogno di te, Alec. Non abbandonarmi, ti prego...>> disse Magnus in tono disperato. Alec si tirò su, sedendosi. Magnus rimase seduto sulle sue gambe.

<<Non ti abbandonerò, Mag. Nemmeno se i miei genitori mi chiuderanno in casa per tenermi lontano da te. Glie lo dirò, ma non oggi. Giuro che la farò pagare a tutti quelli che proveranno a tenermi lontano da te.>> disse Alec, tenendo i suoi occhi fissi in quelli di Magnus.

<<Grazie per essere qui...>>

<<Grazie a te per aver preso quel numero dalla porta di quel bagno.>> rispose Alec, baciandolo.

Le scelte del cuore; MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora