//Quel che provo\\

Risolto?

Sono passati tre mesi da quando Namjoon avvertì dei cacciatori. Ma loro ancora non si fecero vivi.
In certo senso sei contenta, ma allo stesso tempo sei molto spaventa. Più passa il tempo più hai il terrore che i cacciatori vi trovino. E se i ragazzi non riuscissero a sconfiggerli?
Questa era la domanda che rimbombava e rimbomba nella tua mente.
Oggi non sei con Choi a scuola visto che non si è sentita molto bene, perciò rimani solo oggi.
Beh ci sono i ragazzi, ma con choi è diverso.
Quando c'è ricreazione esci e vai sul tetto della scuola per isolarti da tutti quando poi senti qualcuno chiamarti.
Questo momento hai sperato fosse jimin, per la prima volta, ma non è lui.
È Hyuna, la tua compagna di classe, ex amica per la precisione. Avete avuto un brutto litigio per colpa del tradimento da parte di Hyuna.
Hyuna: ehi (t/n)...devo parlarti.
Si mette dietro di te aspettando una risposta. Ma la ignori.
Hyuna: vabbè...senti devi stare lontana da jimin.
Dopo quella frase ti irrigidisci dal nervosismo, poi ti giri e la guardi.
Tu: che intendi?
Hyuna: andiamo! È da tempo che siete più uniti...probabilmente state insieme vero?!
Tu: m-ma che dici?! Non stiamo insieme siamo solo amici.
Hyuna: mh! Senti un po' sgualdrina...faresti meglio a stargli lontano perché in questo momento sto puntando a lui.
Ok adesso ti sei davvero arrabbiata.
Ti alzi e ti avvicini a lei guardandola.
Tu: tu non mi dai della sgualdrina. Io e jimin siamo solo amici quindi prenditelo pure. Puttana.
Dopo questa frase te ne vai ignorandola completamente.
Mentre Hyuna ti maledice sei troppo concentrata ad ignorandola e non ci fai caso.
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Siete tornati a casa e non vedi l'ora di finire i compiti solo per cazzeggiare dopo.
Intanto i ragazzi si riuniscono in soggiorno, parlando in privato.
Namjoon: tre mesi fa abbiamo parlato dell'argomento sui cacciatori. Vorrei riaprirlo un momento.
Yoongi: cosa vorresti dire?
Namjoon: come abbiamo accennato l'altra volta...(t/n) potrebbe essere colei della profezia, ovvero l'essere umano che riuscirà a terminare la guerra tra vampiri e i cacciatori.
Taehyung: ma non ha i poteri..come può essere lei?
Namjoon: lei non ha subito il trasferimento dei poteri da parte dei genitori...dobbiamo capire il perché.
Dobbiamo parlare con loro. Ma (t/n) ci deve dire dove si trovano.
C'è un momento di silenzio. I ragazzi sono immersi nei loro pensieri.
Devono capire perché i genitori della ragazza non le hanno trasferito il potere e convincerli a farlo.
Namjoon: per il momento non voglio parlarle di questa storia della profezia, perciò indagheremo tenendola all'oscuro di tutto. Quando scopriremo cos'è successo le parleremo.
Jimin: potrei provare a chiederle dei genitori visto che è più "unita" a me rispetto a voi.
Yoongi: sono d'accordo, potrebbe essere più facile per te scoprire la verità.
Hoseok: ma esattamente che poteri dovrebbe possedere (t/n)?
Namjoon: la profezia narra che la famiglia (t/c) possieda poteri psichici. In questo mondo le "leggende" come le chiamano gli umani, sono tutte vere. Tutti i poteri o creature che fanno vedere nei film o descrivono nei libri esistono.
Taehyung: questo lo sappiamo Nam, dopotutto noi siamo una delle loro leggende.
Jin: ha fatto solo il punto della situazione. Se lei riuscisse a possedere davvero questi poteri...riuscirebbe a sconfiggere i cacciatori.
Namjoon: se è della profezia si.
Jimin: avevo giusto deciso di parlare, lo farò stasera.
Namjoon: perfetto.
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È sera e ti stai facendo una bella doccia calda. Ci voleva proprio.
Dopo cha hai finito di asciugarti ti metti il pigiama e cominci ad ascoltare musica. È una delle poche cose che riesce a distrarti. Poi pensi alla chiacchierata con Hyuna.
-Quella brutta sgualdrina non può prendersi jimin-
(Il trattino prima e dopo la frase indica quando stai pensando)
Ti sei appena accorta che sei gelosa di lui, e pure tanto.
Arrossisci all'idea e torni ad ascoltare la musica.
Jimin: perché sei arrossita bambolina?
Tu: chi io! Nah stavo solo ascoltando la musica.
Jimin: lo vedo..secondo me sei arrossita pensando a me vero?
Dopo quella domanda ti fa un ghigno mentre si avvicina al tuo letto, sedendosi poi vicino a te.
Tu: smettila stupido. Comunque no stavo pensando al mio cantante preferito.
Jimin: sei innamorata di lui ma non di me hahaha
Tu: ok adesso piantala
Jimin: scusa dai lo sai che mi piace scherzare.
Cavolo, innamorata di lui. Non sei neanche sicura se lo sei oppure no.
Però sai che stavo scherzando quindi lasci perdere.
Io: cosa vuoi?
Jimin: sai..ho notato che non hai foto di famiglia, mi potresti dire il perché?
Hai avuto una situazione un po' complicata, non ne hai parlato con nessuno ma senti che con jimin tu possa fidarti.
Jimin: se non vuoi no-
Tu: beh...non ne ho mai parlato con nessuno perché non ci ho mai pensato.
Non siamo mai stati insieme.
Non so perché ma quando ero piccola sono sempre stata presa in giro perché venivo da una famiglia di persona strane.
Mia madre stanca di tutte le voci su di è la mia famiglia se ne andò. Invece mio padre rimase ma mi trascurava così sono scappata all'età di 13 anni andando a vivere da mio nonno.
Jimin: capisco...mi dispiace se-
Tu: no tranquillo non importa. Sono loro che mi hanno abbandonato, sono solo degli stupidi.
Jimin adesso ha capito. Non hanno voluto trasferire il potere perché giravano brutte voci sul loro conto.
Jimin cerca di sviare il discorso parlando d'altro.
Jimin: oggi ti ho sentita parlare con Hyuna, mi dispiace cara..ma io quella ragazza non me la prenderei neanche da vivo.
Tu: suona strano detto così haha, vabbè comunque Hyuna la lascio perdere è solo una povera illusa che si crede di rimorchiare chi vuole.
Jimin: bah non la capisco proprio, poi fa come sei fatta tu pensavo ti saresti offesa.
A quella frase ti metti a ridere come non mai, tu offenderti per delle parole dette da una persona ignorante e senza cervello?!
Ma quando mai.
Rimanete lì a parlare fina a tarda sera poi ti lascia dormire.
Quando è sicuro che tu ti sia addormentata chiede ai ragazzi di riunirsi in soggiorno.
Jimin: possiamo ricercare il padre visto che la mamma l'ha abbandonata. Se è rimasto lì allora il gioco è fatto.